DOCKING'OFF: CATERINA MARGHERITA

09 Settembre 2016 15:30 - 11 Settembre 2016 19:30

Esposizioni 2016   AREA CONSORZIO VENEZIA SVILUPPO (EX LUCCHESE)

Calle Accademia dei Nobili, 604/M, 30133 Venezia, Italy

Mostra di dipinti ad encausto ed altri materiali di Caterina Margherita nella Darsena CVS.
Questo ciclo di lavori dal titolo '66 racconta come l'acqua sia effettivamente colei che dà vita e delinei approdi e derive. Il soggetto è quindi l'acqua con i suoi argini mutevoli. Una riflessione sulla esondazione del '66, di cui quest'anno è il cinquantenario.
Una serie di paesaggi diversi, dominati dall'acqua che raccontano un avvenimento devastante per Venezia e non solo.

Durante i giorni del Festival sarà inoltre possibile visitare l'atelier dell'artista all'interno del CVS.

Negli anni mi sono interessata ai rapporti che legano l’uomo alla realtà fisica e alla percezione dello spazio a cui essa è legata, allo studio della composizione delle immagini visive e alle sue regole.
L’intento del mio lavoro è quello di amplificare l’esperienza dello spettatore nello spazio che lo accoglie, scatenare in esso reazioni spontanee e riflessioni razionali, attivando una partecipazione intellettiva ed emotiva su quanto lo circonda.
Le ultime installazioni sono realizzate con dipinti realizzati con la tecnica dell’encausto. L’encausto è una antica tecnica, che prevedeva la stesura di cera a caldo su affreschi allo scopo di vivacizzarne i colori e di proteggerli dagli agenti atmosferici. Nei miei lavori, a differenza del metodo antico, la cera viene stesa su dipinti realizzati su tela . La cera d’api, viene sostituita con una cera di ultima generazione, un materiale molto versatile che applicato con tecniche diverse, ad esempio per colata o a pennello, consente di raggiungere nei dipinti diverse profondità; una cera trasparente che permette di ottenere un’infinita paletta di colori e che strato dopo strato da vita a spessori e trasparenze.
Grazie a questa tecnica, nascono opere spontanee, che rispondono ad una ricerca estetica e di composizione sperimentale (ad es. Etna) e progetti più strutturati come installazioni, che prevedono in fase di progettazione un attento studio sull’ambiente che accoglie l’opera attraverso un’analisi degli elementi salienti che lo caratterizzano. Le installazioni ideate nel corso degli anni, tendono a rivelare attraverso le opere ciò che non appare, gli elementi salienti a volte nascosti che caratterizzano e fanno parte della natura dello spazio stesso.


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