Eventi @ EX CONVENTO SS.COSMA E DAMIANO
13 Settembre 2019 15:30 - 15 Settembre 2019 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
13 Settembre 2019 15:30 - 15 Settembre 2019 20:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
ITACA ART STUDIO DI MONICA MARTIN
Lo studio d'arte sarà aperto al pubblico con dimostrazione dal vivo di lavorazione dell'argilla.
Venerdi, sabato e domenica dalle 19.00 alle 20.30
www.itacaartstudio.com
Lo studio d'arte sarà aperto al pubblico con dimostrazione dal vivo di lavorazione dell'argilla.
Venerdi, sabato e domenica dalle 19.00 alle 20.30
www.itacaartstudio.com
13 Settembre 2019 15:30 - 15 Settembre 2019 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Esposizione di arazzi fatti di ritagli di pelle di recupero cuciti a mano su tele di stoffa.
E' una tecnica di lavorazione che mi sono inventata e che nasce dall'esigenza di ridare vita ai ritagli di pelle avanzati dai miei lavori di artigianato.
E' un progetto di arte ecologica.
www.instagram.com/wanitartegianato
E' una tecnica di lavorazione che mi sono inventata e che nasce dall'esigenza di ridare vita ai ritagli di pelle avanzati dai miei lavori di artigianato.
E' un progetto di arte ecologica.
www.instagram.com/wanitartegianato
09 Settembre 2018 19:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
I COLORI DELL'ABBANDONO
studio coreografico
creato con: Maria Paola Allegri, Silvia Barbon, Eleonora Bonino, Federica Chiuch, Emilia D’Ambrosio, Beatrice Di Fonzo, Ida Malfatti, Giulia Molino, Simone Puppa, Sandra Rallo, Arianna Villa
direzione coreografica di Laura Boato
studio coreografico
creato con: Maria Paola Allegri, Silvia Barbon, Eleonora Bonino, Federica Chiuch, Emilia D’Ambrosio, Beatrice Di Fonzo, Ida Malfatti, Giulia Molino, Simone Puppa, Sandra Rallo, Arianna Villa
direzione coreografica di Laura Boato
09 Settembre 2018 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Le vere ricchezze
Liberamente ispirato a Les vraies richesses di Jean Giono
In un villaggio di campagna le donne riprendono possesso del forno comune, dove cucinano per tutti il pane fatto col grano dei loro campi, anziché venderlo a chi specula sul lavoro dei contadini. Questa presa di coscienza del loro potere e del loro stretto rapporto con la terra, porta gli abitanti del villaggio a prendere (o meglio, riprendere) contatto con qualcosa di antico: si risvegliano, scoprono i loro desideri più profondi e la parte più nascosta del loro animo: il Daimon.
Ogni personaggio si racconta al pubblico accompagnato da un essere, unico e irripetibile: è la sua parte segreta, divina o animalesca, che li sprona, li asseconda o li contrasta. Sopraffatti da questa trasformazione gli abitanti del villaggio festeggiano la loro piccola rivoluzione in una sorta rito collettivo.
Regia: Alberta Toninato
Con: Simone Claudia Beagle, Teresa Gardella, Silvia Onda, Alessandra Pedersoli, Caterina Redana, Arianna Remoli, Antonella Teramo, Adriana Tosi, Andrea Vendrame, Domenico Zucaro
IL PROGETTO DAIMON
Lo spettacolo Le vere ricchezze è frutto di un laboratorio teatrale a livello avanzato dal titolo Progetto Daimon. Il laboratorio è stato indirizzato al gruppo Kantiere Teatro che segue da anni le proposte della regista Alberta Toninato, tanto da aver costituito nel tempo una vera e propria Compagnia che lavora con impegno e affiatamento. Nell’arco di quindici mesi si è lavorato sul corpo e sull’improvvisazione partendo da un tema: il Daimon, il demone, ovvero, secondo la versione di Socrate, la presenza divina che è dentro ogni persona, secondo altre interpretazioni e tradizioni il genio tutelare, lo spirito guida, l’animale di potere, il totem. Ci si è occupati del Daimon dei personaggi che sono stati creati nel corso dello studio. La ricerca si è sviluppata attorno alla relazione tra personaggi raddoppiati, dove la loro natura più profonda, il Daimon, manifesta costantemente la sua presenza, in armonia o in contrasto con il personaggio cui è legato o con il mondo che lo circonda. In scena sempre una copresenza: personaggio e Daimon, due attori che si ascoltano, si relazionano, si modificano, si contaminano. Ogni attore ha avuto la possibilità di analizzare il proprio lavoro da un nuovo punto di vista, quello di un alterego, di affinare la propria sensibilità, relativizzare il proprio ruolo individuale mettendosi al servizio dei compagni. Principale oggetto di studio è stata la partitura fisica, quella dei personaggi, in una direzione quotidiana, più vicina al realismo, quella dei Daimon, invece extraquotidiana.
Liberamente ispirato a Les vraies richesses di Jean Giono
In un villaggio di campagna le donne riprendono possesso del forno comune, dove cucinano per tutti il pane fatto col grano dei loro campi, anziché venderlo a chi specula sul lavoro dei contadini. Questa presa di coscienza del loro potere e del loro stretto rapporto con la terra, porta gli abitanti del villaggio a prendere (o meglio, riprendere) contatto con qualcosa di antico: si risvegliano, scoprono i loro desideri più profondi e la parte più nascosta del loro animo: il Daimon.
Ogni personaggio si racconta al pubblico accompagnato da un essere, unico e irripetibile: è la sua parte segreta, divina o animalesca, che li sprona, li asseconda o li contrasta. Sopraffatti da questa trasformazione gli abitanti del villaggio festeggiano la loro piccola rivoluzione in una sorta rito collettivo.
Regia: Alberta Toninato
Con: Simone Claudia Beagle, Teresa Gardella, Silvia Onda, Alessandra Pedersoli, Caterina Redana, Arianna Remoli, Antonella Teramo, Adriana Tosi, Andrea Vendrame, Domenico Zucaro
IL PROGETTO DAIMON
Lo spettacolo Le vere ricchezze è frutto di un laboratorio teatrale a livello avanzato dal titolo Progetto Daimon. Il laboratorio è stato indirizzato al gruppo Kantiere Teatro che segue da anni le proposte della regista Alberta Toninato, tanto da aver costituito nel tempo una vera e propria Compagnia che lavora con impegno e affiatamento. Nell’arco di quindici mesi si è lavorato sul corpo e sull’improvvisazione partendo da un tema: il Daimon, il demone, ovvero, secondo la versione di Socrate, la presenza divina che è dentro ogni persona, secondo altre interpretazioni e tradizioni il genio tutelare, lo spirito guida, l’animale di potere, il totem. Ci si è occupati del Daimon dei personaggi che sono stati creati nel corso dello studio. La ricerca si è sviluppata attorno alla relazione tra personaggi raddoppiati, dove la loro natura più profonda, il Daimon, manifesta costantemente la sua presenza, in armonia o in contrasto con il personaggio cui è legato o con il mondo che lo circonda. In scena sempre una copresenza: personaggio e Daimon, due attori che si ascoltano, si relazionano, si modificano, si contaminano. Ogni attore ha avuto la possibilità di analizzare il proprio lavoro da un nuovo punto di vista, quello di un alterego, di affinare la propria sensibilità, relativizzare il proprio ruolo individuale mettendosi al servizio dei compagni. Principale oggetto di studio è stata la partitura fisica, quella dei personaggi, in una direzione quotidiana, più vicina al realismo, quella dei Daimon, invece extraquotidiana.
09 Settembre 2018 18:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
GIUDECA NOSTRA ABANDONADA
Questo è il titolo di una canzone del cantautore veneziano Alberto D'amico - è una canzone che anche se un po' datata sta nel cuore di molti veneziani e non e visto che ci esibilamo alla Giudecca, per l'occasione la usiamo come titolo del concerto che proponiamo.
Siamo un trio musicale femminile di Venezia - genere folk popolare e canzoni d'autore.
Il nosto repertorio racconta Venezia nelle canzoni raccolte dalla ricercatrice e splendida cantante Luisa Ronchini partiamo dai canti della tradizione popolare (...batipali, perergrinazioni lagunari, il primo furto, le putte), per arrivare ale canzone piu significative ed importanti del repertorio del cantautore veneziano Alberto D' Amico.
Proponiamo anche canzoni originali con testi della poeta e giornalista veneziana Antonella Barina musicati da Monica Giori.
Chi siamo:
Verdiana Bacchin, percussioni - Tamburo surdo
Si avvicina al mondo delle percussioni africane partecipando al corso del maestro griot senegalese Sené nel 2001. Fa parte fino al 2010 del gruppo Tamtabanda nel quale suona il doundoun. Negli ultimi anni ha collaborato come percussionista con la scuola di musica "Angeli" di Santa Maria di Sala (VE) e il coro "Fiori de suca" di Mira (VE).
Monica Giori, voce e chitarra
L'esperienza musicale e canora di Monica si matura attraverso la bellezza e la vastità del canto popolare veneziano e delle canzoni del cantautore veneziano Alberto D'Amico con il quale ha cantato dal 1992 al 1996. Recentemente ha dato voce ai percorsi sonori di spettacoli teatrali di impegno storico e sociale ("Les cuisiniers Dangereux" e " 'A Storia cà crisci") ed è presente nel cd "IRIS" in ricordo della cantante e mondina Giovanna Daffini , ha musicato ed interpretato le canzoni dello spettacolo teatrale “7 Canzoni per l’anguana” di Antonella Barina . Direttrice del coro di canto poplare “I fiori de suca” di Borbiago e dal 2016 direttrice del coro dell”Ateneo degli Imperfetti” di Marghera e collabora, sempre curando la parte musicale, con compagnie teatrali del territorio.
Erika Tosato, violoncello
Erika Tosato ha iniziato lo studio del violoncello con il M° Gianni Chiampan presso il Conservatorio "Cesare Pollini" di Padova, dove si è brillantemente diplomata sotto la guida del M°Fernando Sartor.. Si è perfezionata con i Maestri Angelo Zanin e Marco Dalsass. Ha tenuto concerti in Italia e all'estero (Ungheria, Repubblica Ceca, Spagna, Austria, Slovenia,Croazia, Cina) esibendosi in teatri prestigiosi quali: Teatro Verdi e Sala dei Giganti di Padova, Teatro Regio di Torino, San Carlo diNapoli, AuditoriumLa Sapienza di Roma, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Comunale di Brescia, ecc. sia in formazione Sinfonia (Orchestra Filarmonica Città con cui ha inciso il cd "Charlie Parker with Strings" con il sassofonista Andrew Speight), Orchestra Venezia Concerto, Orchestra "Musici Patavini", Orchestra di Padova e del Veneto. I suoi interessi spaziano dalla musica barocca a quella popolare. E' membro stabile del Mahalia Ensemble. E' docente a contratto presso il Conservatorio "C. Pollini" di Padova.
Questo è il titolo di una canzone del cantautore veneziano Alberto D'amico - è una canzone che anche se un po' datata sta nel cuore di molti veneziani e non e visto che ci esibilamo alla Giudecca, per l'occasione la usiamo come titolo del concerto che proponiamo.
Siamo un trio musicale femminile di Venezia - genere folk popolare e canzoni d'autore.
Il nosto repertorio racconta Venezia nelle canzoni raccolte dalla ricercatrice e splendida cantante Luisa Ronchini partiamo dai canti della tradizione popolare (...batipali, perergrinazioni lagunari, il primo furto, le putte), per arrivare ale canzone piu significative ed importanti del repertorio del cantautore veneziano Alberto D' Amico.
Proponiamo anche canzoni originali con testi della poeta e giornalista veneziana Antonella Barina musicati da Monica Giori.
Chi siamo:
Verdiana Bacchin, percussioni - Tamburo surdo
Si avvicina al mondo delle percussioni africane partecipando al corso del maestro griot senegalese Sené nel 2001. Fa parte fino al 2010 del gruppo Tamtabanda nel quale suona il doundoun. Negli ultimi anni ha collaborato come percussionista con la scuola di musica "Angeli" di Santa Maria di Sala (VE) e il coro "Fiori de suca" di Mira (VE).
Monica Giori, voce e chitarra
L'esperienza musicale e canora di Monica si matura attraverso la bellezza e la vastità del canto popolare veneziano e delle canzoni del cantautore veneziano Alberto D'Amico con il quale ha cantato dal 1992 al 1996. Recentemente ha dato voce ai percorsi sonori di spettacoli teatrali di impegno storico e sociale ("Les cuisiniers Dangereux" e " 'A Storia cà crisci") ed è presente nel cd "IRIS" in ricordo della cantante e mondina Giovanna Daffini , ha musicato ed interpretato le canzoni dello spettacolo teatrale “7 Canzoni per l’anguana” di Antonella Barina . Direttrice del coro di canto poplare “I fiori de suca” di Borbiago e dal 2016 direttrice del coro dell”Ateneo degli Imperfetti” di Marghera e collabora, sempre curando la parte musicale, con compagnie teatrali del territorio.
Erika Tosato, violoncello
Erika Tosato ha iniziato lo studio del violoncello con il M° Gianni Chiampan presso il Conservatorio "Cesare Pollini" di Padova, dove si è brillantemente diplomata sotto la guida del M°Fernando Sartor.. Si è perfezionata con i Maestri Angelo Zanin e Marco Dalsass. Ha tenuto concerti in Italia e all'estero (Ungheria, Repubblica Ceca, Spagna, Austria, Slovenia,Croazia, Cina) esibendosi in teatri prestigiosi quali: Teatro Verdi e Sala dei Giganti di Padova, Teatro Regio di Torino, San Carlo diNapoli, AuditoriumLa Sapienza di Roma, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Comunale di Brescia, ecc. sia in formazione Sinfonia (Orchestra Filarmonica Città con cui ha inciso il cd "Charlie Parker with Strings" con il sassofonista Andrew Speight), Orchestra Venezia Concerto, Orchestra "Musici Patavini", Orchestra di Padova e del Veneto. I suoi interessi spaziano dalla musica barocca a quella popolare. E' membro stabile del Mahalia Ensemble. E' docente a contratto presso il Conservatorio "C. Pollini" di Padova.
08 Settembre 2018 16:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Porte ilfuorièluogoilluogoèdentro
atti performativi a cura di Loredana Manfré
Pronto Intervento Creativo Deposito Bagagli
La Porta è un elemento emerso da esigenze individuali, di gruppo, relazionali, che diviene metafora del viaggio di esplorazione al di là degli schermi tra reale e virtuale.
Viaggio fuori luogo, migrazione verso altro da me. Un me generato ogni volta da nuovi presenti.
“Farsi luogo, dentro fuori. Filare, intrecciare, cucire, cucirsi fuori dentro... Gesti antichi, passaggi, movimenti circolari, migrazioni, porte oltre luogo...”
PORTE nasce da un progetto espressivo teatrale con i bambini di scuola dell’infanzia e l’applicazione del Training Dinamicocreativo di Loredana Manfré. Stimolazioni nella relazione corpo-mente, l’altro, l’ambiente e sviluppo dei potenziali. Interconnessioni tra movimento-voce-segno-colore-materia-espressione performatica. Il percorso si intreccia con il lavoro di ricerca espressiva del Pronto Intervento Creativo liberando atti performativi in cui la percezione dell’adulto gioca con quella del bambino, in simbiosi attraverso occhi acuti e una comunicazione a nudo.
Si propone un laboratorio sul tema, per bambini e adulti, della durata di 45’, prima della performance, condotto da Loredana Manfré in collaborazione con Pronto Intervento Creativo.
atti performativi a cura di Loredana Manfré
Pronto Intervento Creativo Deposito Bagagli
La Porta è un elemento emerso da esigenze individuali, di gruppo, relazionali, che diviene metafora del viaggio di esplorazione al di là degli schermi tra reale e virtuale.
Viaggio fuori luogo, migrazione verso altro da me. Un me generato ogni volta da nuovi presenti.
“Farsi luogo, dentro fuori. Filare, intrecciare, cucire, cucirsi fuori dentro... Gesti antichi, passaggi, movimenti circolari, migrazioni, porte oltre luogo...”
PORTE nasce da un progetto espressivo teatrale con i bambini di scuola dell’infanzia e l’applicazione del Training Dinamicocreativo di Loredana Manfré. Stimolazioni nella relazione corpo-mente, l’altro, l’ambiente e sviluppo dei potenziali. Interconnessioni tra movimento-voce-segno-colore-materia-espressione performatica. Il percorso si intreccia con il lavoro di ricerca espressiva del Pronto Intervento Creativo liberando atti performativi in cui la percezione dell’adulto gioca con quella del bambino, in simbiosi attraverso occhi acuti e una comunicazione a nudo.
Si propone un laboratorio sul tema, per bambini e adulti, della durata di 45’, prima della performance, condotto da Loredana Manfré in collaborazione con Pronto Intervento Creativo.
08 Settembre 2018 17:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Porte ilfuorièluogoilluogoèdentro
atti performativi a cura di Loredana Manfré
Pronto Intervento Creativo Deposito Bagagli
con Libera e Maurizio Campitelli, Alberto Concas, Michela Pederiva, Stefania Pau, Luigina Possamai, Maria Tonon
PORTA TORPA CASA PRATO PORTA CARTA TORPA APRE PORTA... magico è passare la PORTA...
La Porta è un elemento emerso da esigenze individuali, di gruppo, relazionali, che diviene metafora del viaggio di esplorazione al di là degli schermi tra reale e virtuale.
Viaggio fuori luogo, migrazione verso altro da me. Un me generato ogni volta da nuovi presenti.
“Farsi luogo, dentro fuori. Filare, intrecciare, cucire, cucirsi fuori dentro... Gesti antichi, passaggi, movimenti circolari, migrazioni, porte oltre luogo...”
PORTE nasce da un progetto espressivo teatrale con i bambini di scuola dell’infanzia e l’applicazione del Training Dinamicocreativo di Loredana Manfré. Stimolazioni nella relazione corpo-mente, l’altro, l’ambiente e sviluppo dei potenziali. Interconnessioni tra movimento-voce-segno-colore-materia-espressione performatica. Il percorso si intreccia con il lavoro di ricerca espressiva del Pronto Intervento Creativo liberando atti performativi in cui la percezione dell’adulto gioca con quella del bambino, in simbiosi attraverso occhi acuti e una comunicazione a nudo.
Non storia ma storie, suggestioni, corpo, carta, in una sequenza di 25 minuti (dopo il laboratorio).
atti performativi a cura di Loredana Manfré
Pronto Intervento Creativo Deposito Bagagli
con Libera e Maurizio Campitelli, Alberto Concas, Michela Pederiva, Stefania Pau, Luigina Possamai, Maria Tonon
PORTA TORPA CASA PRATO PORTA CARTA TORPA APRE PORTA... magico è passare la PORTA...
La Porta è un elemento emerso da esigenze individuali, di gruppo, relazionali, che diviene metafora del viaggio di esplorazione al di là degli schermi tra reale e virtuale.
Viaggio fuori luogo, migrazione verso altro da me. Un me generato ogni volta da nuovi presenti.
“Farsi luogo, dentro fuori. Filare, intrecciare, cucire, cucirsi fuori dentro... Gesti antichi, passaggi, movimenti circolari, migrazioni, porte oltre luogo...”
PORTE nasce da un progetto espressivo teatrale con i bambini di scuola dell’infanzia e l’applicazione del Training Dinamicocreativo di Loredana Manfré. Stimolazioni nella relazione corpo-mente, l’altro, l’ambiente e sviluppo dei potenziali. Interconnessioni tra movimento-voce-segno-colore-materia-espressione performatica. Il percorso si intreccia con il lavoro di ricerca espressiva del Pronto Intervento Creativo liberando atti performativi in cui la percezione dell’adulto gioca con quella del bambino, in simbiosi attraverso occhi acuti e una comunicazione a nudo.
Non storia ma storie, suggestioni, corpo, carta, in una sequenza di 25 minuti (dopo il laboratorio).
08 Settembre 2018 18:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Da un’idea di Carla Marazzato
In scena: Alessandro Affabris, Annapaola Passarini, Arianna Villa, Elisabetta Tiveron, Federica Chiuch, Sara Lonardi, Silvia Barbon, Silvia Costantini, Silvia Da Lio
MaluM in latino significa mela ma anche male. L’immagine dell’albero del bene e del male ha accompagnato tutto il lavoro. Il frutto del peccato, la brama di possedere, il bisogno di prevalere, di avere potere, ma anche la purezza, la scelta, il desiderio.
Attrazione con e contro. Attrazione/repulsione di un corpo solo nello spazio, di più corpi nello spazio e di corpi con altri corpi. Quali sono le forze che ci muovono? Abbiamo cercato il tempo zero. All’interno del tempo, che si accorcia e si allunga c’è sempre una forza di attrazione: anche nell’immobilità c’è un movimento interno, quasi impercettibile. Attrazione e repulsione sono parte della vita, elementi propri dell’essere in relazione con il tutto. Bene e male, amore e odio. Emozioni. Desiderio di avere spazio, di esistere, di mostrarsi, di amare e di essere amati, di stare vicini. Fame di conquista, con la seduzione o con la forza, paura di affrontare la lotta, rabbia, dolore.
Che tipo di presenza ha il corpo del performer in una situazione in cui cambiano continuamente le attrazioni e le repulsioni? Come stare costantemente dentro e sopravvivere a queste forze contrastanti? MaluM è il gioco dei sentimenti umani, dove i partecipanti agiscono dentro ad una struttura con regole fisse. I performer cercano di stare in modo concreto e autentico in una situazione che continuamente si crea e si distrugge, in modo inaspettato e ogni volta nuovo, cercando dentro loro stessi la presenza adatta alla sfida. Chi vincerà?
In scena: Alessandro Affabris, Annapaola Passarini, Arianna Villa, Elisabetta Tiveron, Federica Chiuch, Sara Lonardi, Silvia Barbon, Silvia Costantini, Silvia Da Lio
MaluM in latino significa mela ma anche male. L’immagine dell’albero del bene e del male ha accompagnato tutto il lavoro. Il frutto del peccato, la brama di possedere, il bisogno di prevalere, di avere potere, ma anche la purezza, la scelta, il desiderio.
Attrazione con e contro. Attrazione/repulsione di un corpo solo nello spazio, di più corpi nello spazio e di corpi con altri corpi. Quali sono le forze che ci muovono? Abbiamo cercato il tempo zero. All’interno del tempo, che si accorcia e si allunga c’è sempre una forza di attrazione: anche nell’immobilità c’è un movimento interno, quasi impercettibile. Attrazione e repulsione sono parte della vita, elementi propri dell’essere in relazione con il tutto. Bene e male, amore e odio. Emozioni. Desiderio di avere spazio, di esistere, di mostrarsi, di amare e di essere amati, di stare vicini. Fame di conquista, con la seduzione o con la forza, paura di affrontare la lotta, rabbia, dolore.
Che tipo di presenza ha il corpo del performer in una situazione in cui cambiano continuamente le attrazioni e le repulsioni? Come stare costantemente dentro e sopravvivere a queste forze contrastanti? MaluM è il gioco dei sentimenti umani, dove i partecipanti agiscono dentro ad una struttura con regole fisse. I performer cercano di stare in modo concreto e autentico in una situazione che continuamente si crea e si distrugge, in modo inaspettato e ogni volta nuovo, cercando dentro loro stessi la presenza adatta alla sfida. Chi vincerà?
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Gli artisti e artigiani aprono i loro atelier al pubblico con esposizioni.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Esposizione e performance con la bicicletta che disegna.
Il progetto nasce dalla voglia di raccontare i miei viaggi in bicicletta, bervi o lunghi che siano, attraverso un sistema di ingranaggi che applicati alla bicicletta permettono di tracciare il percorso fatto trasferendo il moto rotatorio della ruota al movimento fluido della penna.
Ogni quadro ha forma e dettagli diversi: il tipo di strada percorsa, ogni buca, ogni fermata, il diverso tipo di terreno ed i km fatti vengono trasferiti sul foglio in maniera indelebile ed irripetibile.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Studio aperto con dimostrazione del maestro Stefano Morasso, arte vetraria.
07 Settembre 2018 10:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Opere e studi aperti degli Atelier Bevilacqua La Masa.
Chiara Calore, Giorgia Agnese Cereda, Jonathan Colombo, Diego De Marco, Silvia Faresin, Anna Marzuttini, Stefania Mazzola, Margherita Muriti, Marta Naturale, Giada Pianon, Paolo Pretolani, Ginevra Scialpi, Giacomo Segantini, Eva Chiara Trevisan.
Chiara Calore, Giorgia Agnese Cereda, Jonathan Colombo, Diego De Marco, Silvia Faresin, Anna Marzuttini, Stefania Mazzola, Margherita Muriti, Marta Naturale, Giada Pianon, Paolo Pretolani, Ginevra Scialpi, Giacomo Segantini, Eva Chiara Trevisan.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Monia Basso presenta per il Festival delle Arti una serie di studi di volti per edicola votiva.
"... la costruzione dei capitelli poteva essere determinata come ex voto per uno scampato pericolo, per una carestia o una pestilenza, ma anche come strumento di aggregazione della comunità che si poteva riunire in preghiera. I luoghi dove più spesso si può trovare questa forma di arte povera sono le zone di confine, gli incroci delle vie di comunicazione (tipica è la sostituzione dei cippi che limitavano le cinturie romane con capitelli votivi) oppure in posti dove la tradizione popolare individua una motivazione religiosa alla costruzione."
"... la costruzione dei capitelli poteva essere determinata come ex voto per uno scampato pericolo, per una carestia o una pestilenza, ma anche come strumento di aggregazione della comunità che si poteva riunire in preghiera. I luoghi dove più spesso si può trovare questa forma di arte povera sono le zone di confine, gli incroci delle vie di comunicazione (tipica è la sostituzione dei cippi che limitavano le cinturie romane con capitelli votivi) oppure in posti dove la tradizione popolare individua una motivazione religiosa alla costruzione."
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Esposizione di piccoli disegni/tele come omaggio al mito di Ade.
In particolare riferito alla testa in terracotta policroma - esemplare raro di terracotta greca - ritornata in Italia, dopo essere stata trafugata in passato dalla Sicilia e ora conservata al Museo di Morgantina (con tracce di pittura blu sulla barba e rossa nei capelli). Sono ritratti, pezzi di corpo e nudi maschili, su carta e su piccole tele.
La mia caratteristica è di lavorare sempre dal vivo, sia con i modelli e sia quando dipingo all’aperto, perché è la Natura che mi guida, quindi saranno eseguiti anche dei ritratti in ex-tempore.
In particolare riferito alla testa in terracotta policroma - esemplare raro di terracotta greca - ritornata in Italia, dopo essere stata trafugata in passato dalla Sicilia e ora conservata al Museo di Morgantina (con tracce di pittura blu sulla barba e rossa nei capelli). Sono ritratti, pezzi di corpo e nudi maschili, su carta e su piccole tele.
La mia caratteristica è di lavorare sempre dal vivo, sia con i modelli e sia quando dipingo all’aperto, perché è la Natura che mi guida, quindi saranno eseguiti anche dei ritratti in ex-tempore.
16 Giugno 2018 18:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Secondo appuntamento "Aspettando il Festival", sabato 16 giugno alle 18:30 presso C.T.R. (Centro Teatrale di Ricerca) con una performance di danza presentata dal Gruppo CI-VE Contact Improvisation Venezia:
MALUM (work in progress) primo studio aperto al pubblico
Da un’idea di Carla Marazzato
In scena: Alessandro Affabris, Annapaola Passarini, Arianna Villa, Elisabetta Tiveron, Federica Chiuc, Sara Lonardi, Silvia Barbon, Silvia Costantini, Silvia DaLio
MaluM significa mela e male.
L’immagine dell’albero del bene e del male ha accompagnato durante tutto il lavoro di ricerca. Ci siamo interessati al peccato, alla brama di possedere, al bisogno di prevalere, di avere potere, ma anche alla purezza, alla scelta, al desiderio.
Attrazione e repulsione di un corpo solo nello spazio, di più corpi nello spazio e di corpi con altri corpi. Attrazione e repulsione sono parte della vita, elementi propri dell’essere in relazione con il tutto. Bene e male, amore e odio. Emozioni. Desiderio di avere spazio, di esistere, di mostrarsi, di amare e di essere amati, di stare vicini. Fame di conquista, con la seduzione o con la forza, paura di affrontare la lotta, rabbia, dolore.
MaluM è il gioco dei sentimenti umani, dove i partecipanti agiscono dentro ad una struttura con regole fisse. I performer cercano di stare in modo concreto e autentico in una situazione che continuamente si crea e si distrugge, in modo inaspettato e ogni volta nuovo, cercando dentro loro stessi la presenza adatta alla sfida.
L'ingresso è libero.
MALUM (work in progress) primo studio aperto al pubblico
Da un’idea di Carla Marazzato
In scena: Alessandro Affabris, Annapaola Passarini, Arianna Villa, Elisabetta Tiveron, Federica Chiuc, Sara Lonardi, Silvia Barbon, Silvia Costantini, Silvia DaLio
MaluM significa mela e male.
L’immagine dell’albero del bene e del male ha accompagnato durante tutto il lavoro di ricerca. Ci siamo interessati al peccato, alla brama di possedere, al bisogno di prevalere, di avere potere, ma anche alla purezza, alla scelta, al desiderio.
Attrazione e repulsione di un corpo solo nello spazio, di più corpi nello spazio e di corpi con altri corpi. Attrazione e repulsione sono parte della vita, elementi propri dell’essere in relazione con il tutto. Bene e male, amore e odio. Emozioni. Desiderio di avere spazio, di esistere, di mostrarsi, di amare e di essere amati, di stare vicini. Fame di conquista, con la seduzione o con la forza, paura di affrontare la lotta, rabbia, dolore.
MaluM è il gioco dei sentimenti umani, dove i partecipanti agiscono dentro ad una struttura con regole fisse. I performer cercano di stare in modo concreto e autentico in una situazione che continuamente si crea e si distrugge, in modo inaspettato e ogni volta nuovo, cercando dentro loro stessi la presenza adatta alla sfida.
L'ingresso è libero.
10 Settembre 2017 18:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Musica da danza dal medioevo ai giorni nostri.
con Nabila Chajai, Sara Mancuso, Nicola Cristante e tanti altri!
con Nabila Chajai, Sara Mancuso, Nicola Cristante e tanti altri!
09 Settembre 2017 16:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Spettacolo di giocoleria con palline, clave, anelli, anche mescolati tra loro.
Lo spettacolo è rivolto ad un pubblico di tutte le età, poiché ci sono parti complesse a livello tecnico alternate a parti più facili.
Lo spettacolo è rivolto ad un pubblico di tutte le età, poiché ci sono parti complesse a livello tecnico alternate a parti più facili.
09 Settembre 2017 17:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
atti performativi sonorità poetiche corpo sconfinamenti...
produzione artistica di Loredana Manfrè
Loredana Manfrè, performer, regista, autrice di testi teatrali, opera in Italia e all’estero. Si occupa di ricerca espressiva, teatro corporeo, progetti d’arte applicata al sociale: ambito psichiatrico e situazioni riferite al disagio fisico, sociale. Mette a punto un metodo di lavoro personale che definisce ‘Training Dinamicocreativo’, connesso con gli spazi degli ambienti naturali, in Brasile in particolare interagendo nel ‘ Manguezal’ (mangrovie). Il sistema che parte dal ritrovare un contatto con gli ambienti naturali, coinvolge i linguaggi espressivi del corpo, della voce, in relazione con il colore, il segno, la parola... agendo sul corpo emozionale e quello fisico. Sull’applicazione del metodo pubblica nel 2013 .’Insieme Possiamo Volare’ prodotto per AITSaM - Associazione Italiana Tutela Salute Mentale- BL . Sviluppa dal 2003 il suo rapporto con il Brasile. dando vita, con lo scultore Gianpaolo D’Andrea, ad un centro di attività artistiche, culturali e sperimentazione espressiva, nello stato di Bahia, incrementando relazioni internazionali di scambio: Saovento Fazenda Creativa. www.saovento.com
produzione artistica di Loredana Manfrè
Loredana Manfrè, performer, regista, autrice di testi teatrali, opera in Italia e all’estero. Si occupa di ricerca espressiva, teatro corporeo, progetti d’arte applicata al sociale: ambito psichiatrico e situazioni riferite al disagio fisico, sociale. Mette a punto un metodo di lavoro personale che definisce ‘Training Dinamicocreativo’, connesso con gli spazi degli ambienti naturali, in Brasile in particolare interagendo nel ‘ Manguezal’ (mangrovie). Il sistema che parte dal ritrovare un contatto con gli ambienti naturali, coinvolge i linguaggi espressivi del corpo, della voce, in relazione con il colore, il segno, la parola... agendo sul corpo emozionale e quello fisico. Sull’applicazione del metodo pubblica nel 2013 .’Insieme Possiamo Volare’ prodotto per AITSaM - Associazione Italiana Tutela Salute Mentale- BL . Sviluppa dal 2003 il suo rapporto con il Brasile. dando vita, con lo scultore Gianpaolo D’Andrea, ad un centro di attività artistiche, culturali e sperimentazione espressiva, nello stato di Bahia, incrementando relazioni internazionali di scambio: Saovento Fazenda Creativa. www.saovento.com
09 Settembre 2017 20:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
STÄBETANZ, sabato 9 alle ore 20.00 al chiostro di SS. Cosma e Damiano.
costume di Schlemmer riprodotto da Sonia Biacchi
Danza di Laura Colomban
Musiche di Fuad Vand
Foto di Farbod Ahmadvand
Il 2 settembre 1915 Oskar Schlemmer scrisse: “Voglio rappresentare l’idea più romantica nella forma più distaccata". Il costume di Oskar Schlemmer, riprodotto da Sonia Biacchi, è il punto di partenza della performance di musica e danza, un approccio monumentale alla forma umana, che rivela architetture nello spazio, geometrie del corpo che conducono a trascendere e raggiungere la sublimazione.
http://www.ctrteatro.it/
costume di Schlemmer riprodotto da Sonia Biacchi
Danza di Laura Colomban
Musiche di Fuad Vand
Foto di Farbod Ahmadvand
Il 2 settembre 1915 Oskar Schlemmer scrisse: “Voglio rappresentare l’idea più romantica nella forma più distaccata". Il costume di Oskar Schlemmer, riprodotto da Sonia Biacchi, è il punto di partenza della performance di musica e danza, un approccio monumentale alla forma umana, che rivela architetture nello spazio, geometrie del corpo che conducono a trascendere e raggiungere la sublimazione.
http://www.ctrteatro.it/