Eventi @ EX CONVENTO SS.COSMA E DAMIANO
13 Settembre 2014 17:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Concerto per due arpe.
13 Settembre 2014 20:00 - 14 Settembre 2014 21:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
The Mechanical Tales è un trio polistrumentale.
Come la colonna sonora all'interno del videonastro, accompagna l'ascoltatore all'interno del suo immaginato. Suono e immagini di sfondo danno vita a brevi spettacoli di vivida suggestione.
The Mechanical Tales è:
Juliette Bedrock_tastiera digitale, harmonium
Lucia Violetta Gasti_violino ed effetti
Lloyd Sinatra_basso, chitarra elettrica, chitarra acustica, piccole percussioni e macchina da scrivere
Il concerto sarà accompagnato dalle proiezioni di Eleonora Sovrani, artista in residenza agli Studi della Bevilacqua La Masa.
Presso il chiostro del Complesso di SS. Cosma e Damiano, sabato 13 e domenica 14 dalle ore 20:00, con le sedute modulari progettate dallo Studio QRZ.
http://www.eleonorasovrani.com/
http://themechanicaltales.bandcamp.com/
http://www.studioqrz.it/
Come la colonna sonora all'interno del videonastro, accompagna l'ascoltatore all'interno del suo immaginato. Suono e immagini di sfondo danno vita a brevi spettacoli di vivida suggestione.
The Mechanical Tales è:
Juliette Bedrock_tastiera digitale, harmonium
Lucia Violetta Gasti_violino ed effetti
Lloyd Sinatra_basso, chitarra elettrica, chitarra acustica, piccole percussioni e macchina da scrivere
Il concerto sarà accompagnato dalle proiezioni di Eleonora Sovrani, artista in residenza agli Studi della Bevilacqua La Masa.
Presso il chiostro del Complesso di SS. Cosma e Damiano, sabato 13 e domenica 14 dalle ore 20:00, con le sedute modulari progettate dallo Studio QRZ.
http://www.eleonorasovrani.com/
http://themechanicaltales.bandcamp.com/
http://www.studioqrz.it/
12 Settembre 2014 18:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Rappresentazione dello spettacolo "Borderline" di Muky-Gherardi.
Dialogo drammatico tra Sebastian e Violet rappresentato a Roma negli anni '70.
Sito: www.gliaccesi.altervista.org
Dialogo drammatico tra Sebastian e Violet rappresentato a Roma negli anni '70.
Sito: www.gliaccesi.altervista.org
11 Settembre 2014 14:30 - 15:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Visite guidate all'Archivio Luigi Nono, giovedì 11 Settembre alle 14,30 e alle 15,00.
L'Archivio Luigi Nono è stato fondato nel 1993, su iniziativa di Nuria Schoenberg Nono allo scopo di raccogliere, conservare e promuovere il prezioso lascito del compositore.
L'Archivio Luigi Nono è stato fondato nel 1993, su iniziativa di Nuria Schoenberg Nono allo scopo di raccogliere, conservare e promuovere il prezioso lascito del compositore.
11 Settembre 2014 15:30 - 14 Settembre 2014 20:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Immaginate una grande città affollata di palazzi, persone, auto; piena di confusione, rumore e inquinamento. Dovrebbe essere semplice in quanto è un'immagine piuttosto comune in tutto il mondo.
Provate poi a immaginare invece, un'isola verde che sa di libertà nel cuore di una grande città.
Questa è Tempelhof, ex aeroporto militare e civile a Berlino, trasformato dal 2009 in un parco pubblico di 386 ettari. Nel corso degli ultimi anni Tempelhof è stato spesso oggetto di dibattito e manifestazioni pubbliche, da parte di molte associazioni che si sono spese per la riconversione dell'area a verde pubblico. Grazie a queste associazioni, Tempelhof, il grande spazio pieno di verde tra i quartieri di Kreuzberg e Neukölln, attualmente ospita orti biologici urbani ed è frequentato da molti sportivi tra i quali un grande numero di skaters, ma anche da famiglie, artisti e da appassionati dell’arte del volo degli aquiloni. Tempelhof è un’importante area, oggi viva, memoria di un passato e quindi documento storico e architettonico. Un imponente edificio fa da sfondo a questo insolito parco urbano diventato uno dei più grandi d'Europa, che circonda le vecchie piste dove un tempo atterravano gli aeroplani. Di proprietà del Comune dal 2009, dopo alcune proteste cittadine, causate dalla paura di vedere lo spazio oggetto di “gentrificazione”, l’amministrazione pubblica aprì il dialogo con la cittadinanza per discutere sulle possibili opzioni d’uso dell’area.
Prese così il via il progetto ‘Flughafen Tempelhof’ in cui il Comune coinvolse tutti i cittadini interessati a dare la propria opinione sul futuro del parco. Furono attivate campagne on-line di marketing, orientate ad ottenere un forte coinvolgimento degli abitanti, specialmente quelli delle zone circostanti l’aeroporto. Furono organizzati workshops, eventi e concorsi, mirati a trovare una soluzione che potesse salvaguardare tutti gli interessi in gioco: quelli dei cittadini, che desideravano preservare un’importante zona della città, quelli delle varie associazioni che operavano nello spazio tramite iniziative come gli orti urbani, quelli del Comune di Berlino e infine, quelli dei nuovi investitori immobiliari, che intravedevano in Tempelhof una sicura fonte di profitto. Più di 10.000 cittadini parteciparono attivamente al dialogo con l’amministrazione pubblica, votando on line e proponendo idee; si lavorava nell'ottica futura di migliorare l’offerta sportiva e culturale della città.
Il risultato fu la presentazione di un progetto di riconversione del vecchio scalo in una ‘Smart-City’ che unisse le aree residenziali, ricreative e non ultima, la localizzazione per la grande biblioteca centrale della città. Nel 2010 fu quindi indetto un bando di concorso per individuare chi avrebbe progettato lo spazio. Vinse l’analisi proposta dallo studio d’architettura del paesaggio GROSS.MAX. che prevedeva la costruzione di tre zone residenziali, unità commerciali, una grande area per la biblioteca di Stato e una nuova stazione del collegamento di superficie (S-Bahn), ma nonostante l’amministrazione avesse tentato di promuovere il valore aggiunto del nuovo piano, la cittadinanza non dimostrò il suo consenso, e si raccolse intorno all'associazione “100% Tempelhof Feld”, che raccolse le firme per salvaguardare l’area. Lo scorso maggio la partecipazione massiccia dei berlinesi al referendum ha portato al blocco dei piani di riqualificazione dell’area e alla riapertura del dialogo con i cittadini, ora si lavora alla definizione di un nuovo progetto. In questo caso la partecipazione attiva da parte dei cittadini, è stata determinante nella definizione del piano di sviluppo di un’area di Berlino con un alto valore sociale, localizzata in un quartiere, Neukölln, caratterizzato, tra l’altro da un alto tasso di immigrazione.
Il rischio è che i movimenti sociali e urbani producano delle differenziazioni sulla base dei molteplici interessi da tutelare ma è anche vero che le ‘critiche organizzate’ alle azioni istituzionali hanno l’effetto di accrescere la pressione politica e di portare velocemente il problema davanti alla classe dirigente pubblica. L’aeroporto di Tempelhof è storicamente un simbolo della lotta per la libertà della città di Berlino e il progetto multimediale di Eugenio Novajra ritrae il “genius loci” e la partecipazione attiva tra gli abitanti e la città per salvare l’unico parco da cui si può vedere un orizzonte aperto...
The_Tempelhof_Project è visibile nei giorni del Festival alla Sala del Camino, dalle 15:30 alle 19:30.
www.eugenionovajra.com
Questa è Tempelhof, ex aeroporto militare e civile a Berlino, trasformato dal 2009 in un parco pubblico di 386 ettari. Nel corso degli ultimi anni Tempelhof è stato spesso oggetto di dibattito e manifestazioni pubbliche, da parte di molte associazioni che si sono spese per la riconversione dell'area a verde pubblico. Grazie a queste associazioni, Tempelhof, il grande spazio pieno di verde tra i quartieri di Kreuzberg e Neukölln, attualmente ospita orti biologici urbani ed è frequentato da molti sportivi tra i quali un grande numero di skaters, ma anche da famiglie, artisti e da appassionati dell’arte del volo degli aquiloni. Tempelhof è un’importante area, oggi viva, memoria di un passato e quindi documento storico e architettonico. Un imponente edificio fa da sfondo a questo insolito parco urbano diventato uno dei più grandi d'Europa, che circonda le vecchie piste dove un tempo atterravano gli aeroplani. Di proprietà del Comune dal 2009, dopo alcune proteste cittadine, causate dalla paura di vedere lo spazio oggetto di “gentrificazione”, l’amministrazione pubblica aprì il dialogo con la cittadinanza per discutere sulle possibili opzioni d’uso dell’area.
Prese così il via il progetto ‘Flughafen Tempelhof’ in cui il Comune coinvolse tutti i cittadini interessati a dare la propria opinione sul futuro del parco. Furono attivate campagne on-line di marketing, orientate ad ottenere un forte coinvolgimento degli abitanti, specialmente quelli delle zone circostanti l’aeroporto. Furono organizzati workshops, eventi e concorsi, mirati a trovare una soluzione che potesse salvaguardare tutti gli interessi in gioco: quelli dei cittadini, che desideravano preservare un’importante zona della città, quelli delle varie associazioni che operavano nello spazio tramite iniziative come gli orti urbani, quelli del Comune di Berlino e infine, quelli dei nuovi investitori immobiliari, che intravedevano in Tempelhof una sicura fonte di profitto. Più di 10.000 cittadini parteciparono attivamente al dialogo con l’amministrazione pubblica, votando on line e proponendo idee; si lavorava nell'ottica futura di migliorare l’offerta sportiva e culturale della città.
Il risultato fu la presentazione di un progetto di riconversione del vecchio scalo in una ‘Smart-City’ che unisse le aree residenziali, ricreative e non ultima, la localizzazione per la grande biblioteca centrale della città. Nel 2010 fu quindi indetto un bando di concorso per individuare chi avrebbe progettato lo spazio. Vinse l’analisi proposta dallo studio d’architettura del paesaggio GROSS.MAX. che prevedeva la costruzione di tre zone residenziali, unità commerciali, una grande area per la biblioteca di Stato e una nuova stazione del collegamento di superficie (S-Bahn), ma nonostante l’amministrazione avesse tentato di promuovere il valore aggiunto del nuovo piano, la cittadinanza non dimostrò il suo consenso, e si raccolse intorno all'associazione “100% Tempelhof Feld”, che raccolse le firme per salvaguardare l’area. Lo scorso maggio la partecipazione massiccia dei berlinesi al referendum ha portato al blocco dei piani di riqualificazione dell’area e alla riapertura del dialogo con i cittadini, ora si lavora alla definizione di un nuovo progetto. In questo caso la partecipazione attiva da parte dei cittadini, è stata determinante nella definizione del piano di sviluppo di un’area di Berlino con un alto valore sociale, localizzata in un quartiere, Neukölln, caratterizzato, tra l’altro da un alto tasso di immigrazione.
Il rischio è che i movimenti sociali e urbani producano delle differenziazioni sulla base dei molteplici interessi da tutelare ma è anche vero che le ‘critiche organizzate’ alle azioni istituzionali hanno l’effetto di accrescere la pressione politica e di portare velocemente il problema davanti alla classe dirigente pubblica. L’aeroporto di Tempelhof è storicamente un simbolo della lotta per la libertà della città di Berlino e il progetto multimediale di Eugenio Novajra ritrae il “genius loci” e la partecipazione attiva tra gli abitanti e la città per salvare l’unico parco da cui si può vedere un orizzonte aperto...
The_Tempelhof_Project è visibile nei giorni del Festival alla Sala del Camino, dalle 15:30 alle 19:30.
www.eugenionovajra.com
11 Settembre 2014 15:30 - 14 Settembre 2014 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Ana Maria Reque espone le sue sculture in mosaico e terracotta alla Sala del Camino, dall'11 al 14 settembre dalle 15:30 alle 19:30.
Laureata nell'anno 1995 in Architettura, presso l’Università Ricardo Palma di Lima Perù, ha realizzato un percorso di studi in diverse scuole di indirizzo architettonico e artistico. Sta frequentando il Biennio specialistico di Arti visive-Scultura, all'Accademia di Belle arti di Venezia. Nell'ambito artistico, lavora trasversalmente utilizzando diversi strumenti, il disegno, le incisioni, il mosaico, la pittura e la scultura e la sua ricerca è indirizzata a reinterpretare in chiave contemporanea i particolari architettonici e costruttivi delle città di Venezia, Verona, Mangas, Cuzco, Machu Picchu e Lima.
Visita la pagina fb di Ana Maria Reque
Visita il sito di Ana Maria Reque
Laureata nell'anno 1995 in Architettura, presso l’Università Ricardo Palma di Lima Perù, ha realizzato un percorso di studi in diverse scuole di indirizzo architettonico e artistico. Sta frequentando il Biennio specialistico di Arti visive-Scultura, all'Accademia di Belle arti di Venezia. Nell'ambito artistico, lavora trasversalmente utilizzando diversi strumenti, il disegno, le incisioni, il mosaico, la pittura e la scultura e la sua ricerca è indirizzata a reinterpretare in chiave contemporanea i particolari architettonici e costruttivi delle città di Venezia, Verona, Mangas, Cuzco, Machu Picchu e Lima.
Visita la pagina fb di Ana Maria Reque
Visita il sito di Ana Maria Reque
11 Settembre 2014 15:30 - 14 Settembre 2014 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Livio propone un lavoro fotografico, in particolare sulla laguna, una serie di scatti sull'isola. Le sue stampe in B/N di grande formato saranno visibili alla Sala del Camino, presso l'ex convento di SS. Cosma e Damiano dal giovedì a domenica, dalle 15:30 alle 19:30.
www.liviocassese.it
www.liviocassese.it
11 Settembre 2014 15:30 - 14 Settembre 2014 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Formelle di vetro e acrilico di Nicoletta De Grandis, sul tema dell'acqua.
Alla Sala del Camino, dal giovedì alla domenica dalle 15:30 alle 19:30.
Alla Sala del Camino, dal giovedì alla domenica dalle 15:30 alle 19:30.
11 Settembre 2014 15:30 - 14 Settembre 2014 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
"Flutti gelosi si gonfiano lungo le fiancate per sommergere la mia traccia. Facciano pure, ma prima, io passo."
Moby Dick di H. Melville
Le immagini esposte sono parte di un progetto più ampio, Lacuna/ae, Visual Archive Project of the Venice Lagoon, un database digitale che esplora con il mezzo fotografico la laguna di Venezia, ambiente per sua natura in perenne mutamento. Queste, in particolare, evocano lontane ere geologiche, relitti e tracce di forme in continuo divenire.
L'opera fotografica di Eleonora Milner è in mostra alla Sala del Camino, da giovedì a domenica dalle 15:30 alle 19:30.
http://www.eleonoramilner.com/
Moby Dick di H. Melville
Le immagini esposte sono parte di un progetto più ampio, Lacuna/ae, Visual Archive Project of the Venice Lagoon, un database digitale che esplora con il mezzo fotografico la laguna di Venezia, ambiente per sua natura in perenne mutamento. Queste, in particolare, evocano lontane ere geologiche, relitti e tracce di forme in continuo divenire.
L'opera fotografica di Eleonora Milner è in mostra alla Sala del Camino, da giovedì a domenica dalle 15:30 alle 19:30.
http://www.eleonoramilner.com/
11 Settembre 2014 15:30 - 14 Settembre 2014 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Una serie di scatti notturni al Forte Sant'Andrea. Figure sospese in un'atmosfera tra incanto e nostalgia.
Adeline Christin è in mostra alla Sala del Camino dal giovedì alla domenica, dalle 15:30 alle 19:30.
http://adelinechristinpeintures.blogspot.it/
Adeline Christin è in mostra alla Sala del Camino dal giovedì alla domenica, dalle 15:30 alle 19:30.
http://adelinechristinpeintures.blogspot.it/
11 Settembre 2014 15:30 - 14 Settembre 2014 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Copie o quasi di antichi quadri: tracce di vite, di storie, di volti, di oggetti dei nostri antenati. Un viaggio in quella soffitta dell'esistente che è il passato, dove si riscopre come nuovo tutto ciò che ci siamo scordati di possedere e si finisce per dubitare che esista l'originalità... o che abbia senso inseguirla..
"Molto tempo fa comprai una statuina di marmo da un rigattiere, sembrava antica, pareva greca, era sicuramente bella. La portai a casa e le diedi il posto d’onore: era ancora più bella e pareva impreziosire quanto le stava intorno. Venne un giorno un gran sapiente nella mia dimora e vedendo la statuetta sogghignò arricciando il naso. “Non la trovate bella?” Chiesi. “Non c’entra la bellezza” - rispose con aria severa e dotta - è solo una volgare copia, non è originale, non è arte!” E io, dubbioso: “Ma quando una cosa è originale?” . “Quando non è mai stata fatta prima” rispose. “Ma come si può essere certi che mai prima una cosa in qualche parte della terra da qualche uomo non sia stata fatta?” Continuai sempre più incuriosito. “Basta non si sappia che è stata fatta”, replicò lui seccato. “Quindi è originale tutto ciò che non si conosce come già fatto” lo incalzai. “Sì, diciamo di sì!” Sbuffò. “Dunque, quel che è originale è arte e quel che non è originale non lo è...” conclusi. “Appunto” urlò. “Ma allora questa statua è arte e non è arte perché è originale per me e per chi non sa che è copia e non per voi. Però se l’arte è quel che voi dite è davvero ben poca cosa come tutto ciò che può essere e non essere allo stesso tempo senza che nulli muti nella sua sostanza” sentenziai. “Non avete capito nulla!” Troncò lapidario il sapiente e sdegnato se ne andò. Io guardai stupito la mia statuetta: era ancora bella. Presi una mela, avevo fame, la mangiai e mi sentii meglio, anche se non era la prima mela che mangiavo né ero il primo uomo che mai ne mangiò".
Anonimo del XVII secolo.
"Molto tempo fa comprai una statuina di marmo da un rigattiere, sembrava antica, pareva greca, era sicuramente bella. La portai a casa e le diedi il posto d’onore: era ancora più bella e pareva impreziosire quanto le stava intorno. Venne un giorno un gran sapiente nella mia dimora e vedendo la statuetta sogghignò arricciando il naso. “Non la trovate bella?” Chiesi. “Non c’entra la bellezza” - rispose con aria severa e dotta - è solo una volgare copia, non è originale, non è arte!” E io, dubbioso: “Ma quando una cosa è originale?” . “Quando non è mai stata fatta prima” rispose. “Ma come si può essere certi che mai prima una cosa in qualche parte della terra da qualche uomo non sia stata fatta?” Continuai sempre più incuriosito. “Basta non si sappia che è stata fatta”, replicò lui seccato. “Quindi è originale tutto ciò che non si conosce come già fatto” lo incalzai. “Sì, diciamo di sì!” Sbuffò. “Dunque, quel che è originale è arte e quel che non è originale non lo è...” conclusi. “Appunto” urlò. “Ma allora questa statua è arte e non è arte perché è originale per me e per chi non sa che è copia e non per voi. Però se l’arte è quel che voi dite è davvero ben poca cosa come tutto ciò che può essere e non essere allo stesso tempo senza che nulli muti nella sua sostanza” sentenziai. “Non avete capito nulla!” Troncò lapidario il sapiente e sdegnato se ne andò. Io guardai stupito la mia statuetta: era ancora bella. Presi una mela, avevo fame, la mangiai e mi sentii meglio, anche se non era la prima mela che mangiavo né ero il primo uomo che mai ne mangiò".
Anonimo del XVII secolo.
11 Settembre 2014 15:30 - 14 Settembre 2014 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Claudia Corò, giovane artista veneziana, in controtendenza rispetto alle “nuove vie espressive”, si schiera con la pittura, si esalta con il colore, ripercorre il figurativo con la forza e l’espressività di una pennellata fatta di passione, curiosità, sentimento.
In mostra alla Sala del Camino nell'ex convento di SS. Cosma e Damiano.
http://www.claudiart.net/wordpress/
In mostra alla Sala del Camino nell'ex convento di SS. Cosma e Damiano.
http://www.claudiart.net/wordpress/
11 Settembre 2014 15:30 - 14 Settembre 2014 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Caleidoscopio di punti di vista sul rapporto tra ascolto, identità e visibilità. Essere nella società contemporanea trascendendo ruoli predisposti o compromessi con noi stessi. Restare in ascolto per poter essere pienamente nel luogo e nel tempo che ci appartengono. Si può essere angosciati o esserci, sentire o sparire, entrare o uscire.
L'installazione video di Savino e Laura sarà visibile alla Sala del Camino, dal giovedì alla domenica dalle 15:30 alle 19:30.
L'installazione video di Savino e Laura sarà visibile alla Sala del Camino, dal giovedì alla domenica dalle 15:30 alle 19:30.
11 Settembre 2014 15:30 - 14 Settembre 2014 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Creazioni con perle. In mostra alla Sala del Camino all'ex convento di SS. Cosma e Damiano.
11 Settembre 2014 15:30 - 14 Settembre 2014 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Creazione di oggetti artigianali con perle, stoffe, pelle, carta e materiali di recupero vari. In mostra alla Sala del Camino, nell'ex convento di SS. Cosma e Damiano.
11 Settembre 2014 15:30 - 14 Settembre 2014 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
L'opera ha per oggetto il volo. Mentre camminiamo per le nostre città, presi dal nostro quotidiano, migliaia di uccelli sorpassano le nostre teste e animano un ambiente a noi sconosciuto. Osservandoli si entra in un altro mondo, un mondo dominato da armonie lontane eppure familiari. Invado uno spazio con il volo ed i suoi ritmi, tutto spinge ad equilibrarsi ad altre leggi. Un modo di condividere la fascinazione per il creato.
11 Settembre 2014 16:00 - 14 Settembre 2014 20:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
La Fondazione Bevilacqua La Masa partecipa all'edizione 2014 del Festival delle Arti Giudecca
Sacca Fisola: saranno organizzati sia eventi dedicati in modo specifico alla manifestazione, sia
l'apertura al pubblico degli Atelier collocati presso il Chiostro dei SS. Cosma e Damiano alla
Giudecca. In questo modo verrà data ai visitatori la possibilità di conoscere gli artisti in residenza e
i luoghi in cui questi, per dodici mesi, producono le proprie opere.
Il pubblico, veneziano e non, potrà così addentrarsi nei luoghi di produzione artistica, osservando le tele dipinte e quelle ancora in corso di lavorazione del duo composto da Giuseppe Abate e Paola Angelini e le ricerche condotte dal collettivo Anemoi attorno ai rituali e alla possibile creazione di una nuova mitologia collettiva. Se la documentazione e i video riportano nell'atelier gli interventi site-specific di Fabrizio Perghem, focalizzati sulla relazione tra l'uomo e il paesaggio, i lavori di Fabio Roncato originano da micro-storie personali per svelare più complessi meccanismi della società in cui viviamo, dalla costruzione degli immaginari familiari alle dinamiche produttive di un territorio. Gli Impresari, il cui progetto è liberamente ispirato al teatro di Bernini, attraverso una ricerca iconografico-tecnica svelano la fascinazione per le macchine teatrali, elevandole da strumenti scenici a opere autonome. Proprio una di queste macchine produrrà l'accompagnamento acustico de La Tempesta, installazione di fuoco dell'artista Paolo Buggiani. Lo spettacolo avrà luogo giovedì 11 settembre alle 19.30 presso la Fondamenta San Biagio. Come interferenze, appariranno in questi luoghi di lavoro anche le opere degli artisti assegnatari di uno studio a Palazzo Carminati: Samuele Cherubini con il suo lavoro Prove tecniche di un varo, installazione in cui un salvagente nautico svolge la funzione di disco ball, affronta con ironia l'ibridazione tra l'immaginario veneziano tradizionale e gli elementi portati dal turismo e dalla modernità. Al confine tra realtà e finzione si colloca il Polaroid Book di Pamela Breda, in cui il fascino per un medium come la pellicola polaroid è soddisfatto attraverso un trucco digitale, celato dall'ulteriore processo di raccolta in una pubblicazione. E mentre la proiezione di Caterina Erica Shanta accoglie e sorprende lo spettatore attraverso geometrie di luce e illusioni ottiche dall'effetto giocoso e ipnotico, materiali video di Eleonora Sovrani accompagneranno il concerto dei The Mechanical Tales, che si terrà presso il Complesso dei SS. Cosma e Damiano alle ore 20.00 di sabato 13 settembre e domenica 14 settembre 2014.
Il programma degli studi d'artista della Fondazione Bevilacqua La Masa affonda le sue radici nel 1901, con la nascita dell'istituzione stessa; riconfigurato dal 2006 seguendo i criteri delle residenze d'artista internazionali, nel 2014, dopo oltre centodieci anni di attività, esso consente all'istituzione di mantenere inalterata la propria missione di sostegno ai giovani artisti, in particolare a quelli attivi nel Triveneto, attraverso l'assegnazione annuale di 12 Atelier. L'anno di permanenza vede gli artisti impegnati in un fitto calendario di eventi per il pubblico, incontri ad essi dedicati e importanti collaborazioni con altre Istituzioni e sponsor privati, e si conclude con una mostra presso la Galleria di Piazza San Marco della Fondazione Bevilacqua La Masa. Sostengono il programma degli studi d'artista Moleskine, Milano e Stonefly, Treviso.
www.bevilacqualamasa.it
(immagine di Oliver C. Haas)
Il pubblico, veneziano e non, potrà così addentrarsi nei luoghi di produzione artistica, osservando le tele dipinte e quelle ancora in corso di lavorazione del duo composto da Giuseppe Abate e Paola Angelini e le ricerche condotte dal collettivo Anemoi attorno ai rituali e alla possibile creazione di una nuova mitologia collettiva. Se la documentazione e i video riportano nell'atelier gli interventi site-specific di Fabrizio Perghem, focalizzati sulla relazione tra l'uomo e il paesaggio, i lavori di Fabio Roncato originano da micro-storie personali per svelare più complessi meccanismi della società in cui viviamo, dalla costruzione degli immaginari familiari alle dinamiche produttive di un territorio. Gli Impresari, il cui progetto è liberamente ispirato al teatro di Bernini, attraverso una ricerca iconografico-tecnica svelano la fascinazione per le macchine teatrali, elevandole da strumenti scenici a opere autonome. Proprio una di queste macchine produrrà l'accompagnamento acustico de La Tempesta, installazione di fuoco dell'artista Paolo Buggiani. Lo spettacolo avrà luogo giovedì 11 settembre alle 19.30 presso la Fondamenta San Biagio. Come interferenze, appariranno in questi luoghi di lavoro anche le opere degli artisti assegnatari di uno studio a Palazzo Carminati: Samuele Cherubini con il suo lavoro Prove tecniche di un varo, installazione in cui un salvagente nautico svolge la funzione di disco ball, affronta con ironia l'ibridazione tra l'immaginario veneziano tradizionale e gli elementi portati dal turismo e dalla modernità. Al confine tra realtà e finzione si colloca il Polaroid Book di Pamela Breda, in cui il fascino per un medium come la pellicola polaroid è soddisfatto attraverso un trucco digitale, celato dall'ulteriore processo di raccolta in una pubblicazione. E mentre la proiezione di Caterina Erica Shanta accoglie e sorprende lo spettatore attraverso geometrie di luce e illusioni ottiche dall'effetto giocoso e ipnotico, materiali video di Eleonora Sovrani accompagneranno il concerto dei The Mechanical Tales, che si terrà presso il Complesso dei SS. Cosma e Damiano alle ore 20.00 di sabato 13 settembre e domenica 14 settembre 2014.
Il programma degli studi d'artista della Fondazione Bevilacqua La Masa affonda le sue radici nel 1901, con la nascita dell'istituzione stessa; riconfigurato dal 2006 seguendo i criteri delle residenze d'artista internazionali, nel 2014, dopo oltre centodieci anni di attività, esso consente all'istituzione di mantenere inalterata la propria missione di sostegno ai giovani artisti, in particolare a quelli attivi nel Triveneto, attraverso l'assegnazione annuale di 12 Atelier. L'anno di permanenza vede gli artisti impegnati in un fitto calendario di eventi per il pubblico, incontri ad essi dedicati e importanti collaborazioni con altre Istituzioni e sponsor privati, e si conclude con una mostra presso la Galleria di Piazza San Marco della Fondazione Bevilacqua La Masa. Sostengono il programma degli studi d'artista Moleskine, Milano e Stonefly, Treviso.
www.bevilacqualamasa.it
(immagine di Oliver C. Haas)