2° Binario: Elena Visotto
11 Settembre 2014 17:00 - 14 Settembre 2014 22:00
Sacca San Biagio, Venezia, Italia
Alieni Divini della mia Mente
Nella nostra concezione di vita teniamo a considerare casa, quella sorta di scatola di mattoni e cemento che rappresenta in realtà solo il luogo dove gran parte di noi trascorre la propria esistenza riempiendosi di confini. Dovremmo invece cercare di considerare casa quel luogo molto più grande che ci accoglie e che è la culla della nostra vita, la terra!
Ognuno di noi dovrebbe iniziare a guardare dentro se e a riflettere se sia davvero importante aggrapparsi alle cose della vita e ai particolari di ogni giorno, quando lassù tra le stelle c’è un intero universo da scoprire. Del resto l’umanità non è altro che la prova dell’esistenza di altre forme di vita nell’universo. Se esistiamo noi, loro esistono. L’universo è infinito e infinite sono le possibilità che esistano altri pianeti ospitanti forme di vita intelligenti. In molte culture primitive (proprio come ai giorni nostri) si parlava dell’esistenza di altri uomini provenienti da mondi lontani che scendevano dal cielo per portare il loro sapere agli uomini. Questo avveniva nell’età dell’oro in cui l’uomo cosciente della presenza degli “Dei” in se non agiva in dissonanza con il cosmo, ma interagiva in armoniosa sinergia con le sue leggi. Allo stesso tempo l’uomo non era nemico della natura, ma viveva in simboli con essa e, intendendone il linguaggio, plasmava la sua esistenza secondo leggi divine. In tempi odierni l’umanità ha quasi del tutto distrutto questi valori legati alla più alta fede interiore e ha così perso il diritto narcisistico di potersi rappresentare come immagine e simbolo divino. Da ciò deriva la speranza che entità di altri luoghi e altri tempi stiano a vegliare su di noi come a volerci riportare all’origine, dove tutto è nato, ossia l’Universo. Da ciò deriva la creazione soprannaturale di entità di altri luoghi e altri tempi che stanno a vegliare su di noi come a volerci riportare all’origine, dove tutto è nato, ossia l’Universo.
Nella nostra concezione di vita teniamo a considerare casa, quella sorta di scatola di mattoni e cemento che rappresenta in realtà solo il luogo dove gran parte di noi trascorre la propria esistenza riempiendosi di confini. Dovremmo invece cercare di considerare casa quel luogo molto più grande che ci accoglie e che è la culla della nostra vita, la terra!
Ognuno di noi dovrebbe iniziare a guardare dentro se e a riflettere se sia davvero importante aggrapparsi alle cose della vita e ai particolari di ogni giorno, quando lassù tra le stelle c’è un intero universo da scoprire. Del resto l’umanità non è altro che la prova dell’esistenza di altre forme di vita nell’universo. Se esistiamo noi, loro esistono. L’universo è infinito e infinite sono le possibilità che esistano altri pianeti ospitanti forme di vita intelligenti. In molte culture primitive (proprio come ai giorni nostri) si parlava dell’esistenza di altri uomini provenienti da mondi lontani che scendevano dal cielo per portare il loro sapere agli uomini. Questo avveniva nell’età dell’oro in cui l’uomo cosciente della presenza degli “Dei” in se non agiva in dissonanza con il cosmo, ma interagiva in armoniosa sinergia con le sue leggi. Allo stesso tempo l’uomo non era nemico della natura, ma viveva in simboli con essa e, intendendone il linguaggio, plasmava la sua esistenza secondo leggi divine. In tempi odierni l’umanità ha quasi del tutto distrutto questi valori legati alla più alta fede interiore e ha così perso il diritto narcisistico di potersi rappresentare come immagine e simbolo divino. Da ciò deriva la speranza che entità di altri luoghi e altri tempi stiano a vegliare su di noi come a volerci riportare all’origine, dove tutto è nato, ossia l’Universo. Da ciò deriva la creazione soprannaturale di entità di altri luoghi e altri tempi che stanno a vegliare su di noi come a volerci riportare all’origine, dove tutto è nato, ossia l’Universo.