Illustrazione di Anna Fietta

Le erbe matte. Arbusti ribelli all’ordine del Progetto.
Le erbe matte, che si riappropriano del dimenticato e lo riportano continuamente in vita. Che si distendono precarie, provvisorie, su tutto quello che le circonda. Un esempio spontaneo di diversità, che risponde con lampi verdi ai nostri limiti e ai nostri disegni abbandonati.
Sono piante pioniere e testarde che per loro natura d’avanguardia sfidano il cemento, aprono nuovi tracciati, disegnano forme gobbe su superfici lisce, s’aggrappano e sfidano.
Sono l'immagine del risalire la corrente, dell’incessante ridipingere e riattivare, di quel ritessere i fili del sociale che è opera d’artisti, poeti, innamorati e sognatori.
E forse la rigenerazione può nascere solo così, in quei margini trascurati, rinunciando all’ambizione onnivora di essere “il piano”, "la riqualificazione”, "il programma" rigido cucinato nella pentola dello stratega e calato poi su stampi che non gli appartengono. La rigenerazione urbana e sociale ha bisogno di quei passi falsi, di tanti miraggi, di tentare là dove il verde addomesticato non osa.
Così ci insegnano le erbe matte.


Illustrazione di Anna Fietta
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