Eventi @ CASA E GIARDINO WINEHOUSE
08 Settembre 2023 15:30 - 10 Settembre 2023 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Goccia dopo goccia
"Alice aprì la porticina e trovò che dava su un corridoietto non molto più ampio una tana di topo; s'inginocchiò e guardò lungo il corridoio, e vide che in fondo c'era il più bel giardino che avesse mai visto"
Alice nel paese delle meraviglie
08 Settembre 2023 15:30 - 10 Settembre 2023 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
L'uomo del Mare è l'uomo che rappresenta per me Venezia ed assieme a lei, la libertà e la gioia.
Il mare, come grembo materno dei veneziani, bambini che gli appartengono, e allo stesso tempo, lui appartiene a loro.
09 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi.
Marcel Proust
Sguardi di infanzia e di adultità sul mondo a venire e che c'è già.
Le opere di Simone saranno visibili venerdì 9 settembre dalle 15.30 alle 19, sabato 10 e domenica 11 dalle 10.00 alle 19.00.
Marcel Proust
Sguardi di infanzia e di adultità sul mondo a venire e che c'è già.
Le opere di Simone saranno visibili venerdì 9 settembre dalle 15.30 alle 19, sabato 10 e domenica 11 dalle 10.00 alle 19.00.
09 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Ondina è una ninfa mitologica. Si trova in una fonte d'acqua, ed è benigna verso i mortali. Forse Gagarin ha trovato la sua Ninfa, nel suo viaggio intorno alla Terra. E l'ha aiutato, perché la Ninfa si è innamorata di lui.
10 Settembre 2021 15:00 - 12 Settembre 2021 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
"Che cos'è l'erba? mi chiese un bambino portandomene a piene mani;
come potevo rispondergli?"
Walt Whitman
come potevo rispondergli?"
Walt Whitman
10 Settembre 2021 15:00 - 12 Settembre 2021 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
L'esilio è non solo fisico, ma spesso anche mentale. Da Venezia gli esiliati sono molti e anche io ora mi sento tale. Venezia, chi l'ha governata e governa ha perso una grande eredità.
10 Settembre 2021 15:00 - 12 Settembre 2021 19:30
Calle Spini, 435 - 30133 Venezia, Italia
Le opere rimandano agli elementi naturali. L'idea è quella di giocare con forme che si somigliano.
L'erba, i capelli, l'acqua, l'aria... possono essere disegnati con linee e caratteristiche simili ma rappresentare soggetti diversi. Ciò che ci circonda sembra avere una sua identità ma è invece mutevole, a volte ingannevole nelle sue metamorfosi. Trasformazioni e somiglianze creano un legame continuo.
La mostra di Valentina è visitabile nei giorni del Festival con i seguenti orari: 10.00/13.00 e 15.00/19.00.
Visita la pagina IG di Valentina
L'erba, i capelli, l'acqua, l'aria... possono essere disegnati con linee e caratteristiche simili ma rappresentare soggetti diversi. Ciò che ci circonda sembra avere una sua identità ma è invece mutevole, a volte ingannevole nelle sue metamorfosi. Trasformazioni e somiglianze creano un legame continuo.
La mostra di Valentina è visitabile nei giorni del Festival con i seguenti orari: 10.00/13.00 e 15.00/19.00.
Visita la pagina IG di Valentina
11 Settembre 2020 15:00 - 13 Settembre 2020 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Dipinti di Giovanni Levis, visibili presso il Winehouse Garden, venerdì 11 dalle 15 alle 19,30, mentre sabato 12 e domenica 13 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19,30.
11 Settembre 2020 15:00 - 13 Settembre 2020 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Schizzi, bozzetti emersi nel periodo di lockdown durante le riunioni on line a cui l'artista ha dovuto partecipare per lavoro o per impegni sociali, il disegno sgorga spontaneamente.
In mostra presso il Winehouse Garden, venerdì 11 dalle 15 alle 19,30, mentre sabato 12 e domenica 13 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19,30.
In mostra presso il Winehouse Garden, venerdì 11 dalle 15 alle 19,30, mentre sabato 12 e domenica 13 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19,30.
11 Settembre 2020 15:00 - 13 Settembre 2020 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Salti e danze in immagini, parole e suoni tra le fronde, dal Giardino delle Muse, fra infanzia e testimonianza, immaginario e reale. In mostra venerdì dalle 15.00 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30.
11 Settembre 2020 15:00 - 13 Settembre 2020 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
L'idea è volatile, ma se uno vuole, può acciuffarla. Vola!
In mostra venerdì dalle 15.00 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30.
In mostra venerdì dalle 15.00 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30.
11 Settembre 2020 10:00 - 13 Settembre 2020 19:00
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Le opere di Valentina Gonzo hanno una relazione con la leggerezza e la pesantezza, con il movimento di salite e discese, con i tentativi di fuggire, di aggrapparsi a qualcosa. Quando si levano i piedi da terra cercando di salire in alto, quando invece si vuole scendere e farsi prendere. E poi ci sono i momenti sospesi, a mezz'aria tra la pietra e l'aria, tra l'alto e il basso. In equilibrio precario o in attesa. Il nostro gioco.
In mostra presso il Winehouse Garden, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
In mostra presso il Winehouse Garden, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
13 Settembre 2019 15:30 - 15 Settembre 2019 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Da "Ossi di Seppia ", di E. Montale
"O mio tronco che additi,
in questa ebrietudine tarda,
ogni rinato aspetto coi germogli fioriti
sulle tue mani, guarda:
sotto l'azzurro fitto
del cielo qualche uccello di mare se ne va;
né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto:
"più in là"!"
Da "Maestrale"
"Potere
simili a questi rami
ieri scarniti e nudi ed oggi pieni
di fremiti e di linfe,
sentire
noi pur domani tra i profumi e i venti
un riaffluir di sogni, un urger folle
di voci verso un esito; e nel sole
che v'investe, riviere,
rifiorire! "
Da "Riviere"
"O mio tronco che additi,
in questa ebrietudine tarda,
ogni rinato aspetto coi germogli fioriti
sulle tue mani, guarda:
sotto l'azzurro fitto
del cielo qualche uccello di mare se ne va;
né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto:
"più in là"!"
Da "Maestrale"
"Potere
simili a questi rami
ieri scarniti e nudi ed oggi pieni
di fremiti e di linfe,
sentire
noi pur domani tra i profumi e i venti
un riaffluir di sogni, un urger folle
di voci verso un esito; e nel sole
che v'investe, riviere,
rifiorire! "
Da "Riviere"
07 Settembre 2018 16:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Schizzi fuori luogo.... ho sempre amato viaggiare e portarmi così fuori luogo cercando di trattenere qualcosa attraverso degli schizzi.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
«Non posso considerare libero un essere che dentro di sé non nutra il desiderio di sciogliere i legami del linguaggio.» G. Bataille.
«Scrivere può almeno avere questo senso: usare gli errori. Parlare li propaga, li dissemina facendo credere a una verità. Leggere: non scrivere; scrivere nella proibizione di leggere. Scrivere: rifiutare di scrivere – scrivere per rifiuto, in modo che basti che gli si domandi qualche parola afinché si pronunci una sorta di esclusione, come se lo si obbligasse a sopravvivere, a prestarsi alla vita per continuare a morire. Scrivere per difetto.» M. Blanchot
«Eterotopie: quegli spazi che hanno la particolare caratteristica di essere connessi a tutti gli altri spazi, ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l'insieme dei rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano». M. Foucault.
«Scrivere può almeno avere questo senso: usare gli errori. Parlare li propaga, li dissemina facendo credere a una verità. Leggere: non scrivere; scrivere nella proibizione di leggere. Scrivere: rifiutare di scrivere – scrivere per rifiuto, in modo che basti che gli si domandi qualche parola afinché si pronunci una sorta di esclusione, come se lo si obbligasse a sopravvivere, a prestarsi alla vita per continuare a morire. Scrivere per difetto.» M. Blanchot
«Eterotopie: quegli spazi che hanno la particolare caratteristica di essere connessi a tutti gli altri spazi, ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l'insieme dei rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano». M. Foucault.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Forza della maternità femminile e unione tra uomo e donna. Ttitolo: "Bimbo al seno".
08 Settembre 2017 15:30 - 10 Settembre 2017 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Simone Zaffina, dopo aver partecipato alle edizioni del Festival delle Arti della Giudecca del 2015 "Funamboli" con l'esposizione "Incisioni di Passaggio" e del 2016: "Derive e Approdi" con l'esposizione "Spettri: per un altro vedere", presso il sito della "Winehouse", propone, per l'edizione del Festival delle arti della Giudecca 2017 "Sconfinamenti", una esposizione con una interpretazione del tema dal titolo "Cartes Postales".
“Psiche è estesa, partes extra partes, non è che dispersione di posti indefinitivamente spezzettati in luoghi che si dividono e non si penetrano mai. Nessun incastro, nessuna sovrapposizione, tutto è al di fuori di un altro fuori” (pp. 23-24). Da S. Freud: J. Derrida. Le toucher, Jean-Luc Nancy, Galilée, Paris 2000-Genova 2007.
Queste "Cartes Postales" si presenterebbero come mancata e mancante testimonianza di "attraversamenti tra memoria e materia", come una serie di "atti come resti e gesti come assenze", si mostrerebbero come scene di un invio per un occasione dove gli attori mancano "a" se stessi e la perdita è la restituzione. Il calco, il solco, l'impressione, l'emersione, l'incisione, la sutura e il collage assunti così, come una "simbolica di pratiche trasformative come pratiche simboliche" a cui manca però destinazione e origine. "Cartes Postales" come "supporti e limite di una catena tra significanti" come "alfabeti" per "echi paralleli", tra "memoria, materia, occasione e perdita", come "in-contro-s-contro" tra "visione e tatto", "ascolto e silenzio", "immagine e parola"; un "significante dell'emergere e del sottrarre", rimandando all'evento oscillante di paradossali chiasmi tra positivo e negativo, presenza e assenza, visibile e invisibile.
“Psiche è estesa, partes extra partes, non è che dispersione di posti indefinitivamente spezzettati in luoghi che si dividono e non si penetrano mai. Nessun incastro, nessuna sovrapposizione, tutto è al di fuori di un altro fuori” (pp. 23-24). Da S. Freud: J. Derrida. Le toucher, Jean-Luc Nancy, Galilée, Paris 2000-Genova 2007.
Queste "Cartes Postales" si presenterebbero come mancata e mancante testimonianza di "attraversamenti tra memoria e materia", come una serie di "atti come resti e gesti come assenze", si mostrerebbero come scene di un invio per un occasione dove gli attori mancano "a" se stessi e la perdita è la restituzione. Il calco, il solco, l'impressione, l'emersione, l'incisione, la sutura e il collage assunti così, come una "simbolica di pratiche trasformative come pratiche simboliche" a cui manca però destinazione e origine. "Cartes Postales" come "supporti e limite di una catena tra significanti" come "alfabeti" per "echi paralleli", tra "memoria, materia, occasione e perdita", come "in-contro-s-contro" tra "visione e tatto", "ascolto e silenzio", "immagine e parola"; un "significante dell'emergere e del sottrarre", rimandando all'evento oscillante di paradossali chiasmi tra positivo e negativo, presenza e assenza, visibile e invisibile.
10 Settembre 2016 15:30 - 18:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Workshop gratuito, della durata di tre ore, sulle tecniche basilari per affacciarsi al mondo della beatbox, tenuto da Francesco Gibaldi, polistrumentista ( http://www.francescogibaldi.com ) e Pierluca Albanese, batterista/percussionista e beatboxer.
Gradita la prenotazione (posti limitati):
3408745180
francescogibaldi@gmail.com
https://www.facebook.com/events/173343273088497/
3408745180
francescogibaldi@gmail.com
https://www.facebook.com/events/173343273088497/
09 Settembre 2016 15:30 - 11 Settembre 2016 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Uno spettro, è qualcuno o qualcosa che si vede senza vedere o non si vede vedendolo, è una forma, una figura spettrale, che esita in modo indecidibile tra il visibile e l'invisibile.
J.DERRIDA
Le incisioni, i disegni e le sculture proposti si presentano come delle "cartes postales", manifestazioni di "supporti di resistenze", per un viaggio che muove dal "échec" della "nostalgia" e da cui emergono dei "revenants" : figure dell'impossissibilità di una fedele memoria per un evento mai pienamente vissuto e del suo pathos per un ricongiungimento sempre deposto e rinviato in un altrove che sopraggiunge.
Il calco, il solco, l'impressione, l'emersione, l'incisione, la sutura e il collage si presentano cosi come una "simbolica di una tecnica", come un "alfabeto procedurale e ritratto" per "echi paralleli", un "significante del produrre e dell' astrarre", rimandando al paradossale chiasmo tra positivo e negativo, presenza e assenza, visibile e invisibile.
J.DERRIDA
Le incisioni, i disegni e le sculture proposti si presentano come delle "cartes postales", manifestazioni di "supporti di resistenze", per un viaggio che muove dal "échec" della "nostalgia" e da cui emergono dei "revenants" : figure dell'impossissibilità di una fedele memoria per un evento mai pienamente vissuto e del suo pathos per un ricongiungimento sempre deposto e rinviato in un altrove che sopraggiunge.
Il calco, il solco, l'impressione, l'emersione, l'incisione, la sutura e il collage si presentano cosi come una "simbolica di una tecnica", come un "alfabeto procedurale e ritratto" per "echi paralleli", un "significante del produrre e dell' astrarre", rimandando al paradossale chiasmo tra positivo e negativo, presenza e assenza, visibile e invisibile.
09 Settembre 2016 15:30 - 11 Settembre 2016 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Carte da gioco, disegnate in viaggio, per il viaggio.