“Archeologia Industriale” Proiezione a cura di R. Ellero
10 Settembre 2016 15:30
Calle Michelangelo, 54/P - Giudecca 30133 Venezia, Italia
Itinerari di archeologia industriale a Venezia, di Hans Wieser (1979, 39')
presentazione con Roberto Ellero e Nicola Randolfi
Prodotto dagli Assessorati alla Cultura, alla Pubblica Istruzione e all'Urbanistica del Comune di Venezia nel 1979 (responsabile di produzione Roberto Ellero) e accompagnato da preziosi materiali di documentazione nella pubblicazione omonima, con interventi di Nicola Randolfi e Astone Gasparetto, consulenti scientifici della produzione insieme a Giandomenico Romanelli, il progetto Itinerari di archeologia industriale a Venezia di Hans Wieser, già noto in città per il precedente Venezia: una proposta (1974), grande appassionato di arte e storia veneziana, propone un viaggio nella Venezia industriale sviluppatasi fra Otto e Novecento, in parte già dismessa (un caso per tutti, il Molino Stucky) e in parte ancora attiva alla fine degli anni Settanta, com'è testimoniato dalle immagini della Corderia Inio alla Giudecca, che produceva cavi di manila secondo le tecniche tradizionali, occupando per la lavorazione una stretta calle, lunga quasi duecento metri, sita a due passi dall'odierno imbarcadero della Palanca. Un lavoro, quello di Wieser, all'epoca assai apprezzato, pionieristico qui da noi, dove la sensibilità per i temi della archeologia industriale – già diffusa nel Nord Europa – era ancora patrimonio di pochi.
Prodotto dagli Assessorati alla Cultura, alla Pubblica Istruzione e all'Urbanistica del Comune di Venezia nel 1979 (responsabile di produzione Roberto Ellero) e accompagnato da preziosi materiali di documentazione nella pubblicazione omonima, con interventi di Nicola Randolfi e Astone Gasparetto, consulenti scientifici della produzione insieme a Giandomenico Romanelli, il progetto Itinerari di archeologia industriale a Venezia di Hans Wieser, già noto in città per il precedente Venezia: una proposta (1974), grande appassionato di arte e storia veneziana, propone un viaggio nella Venezia industriale sviluppatasi fra Otto e Novecento, in parte già dismessa (un caso per tutti, il Molino Stucky) e in parte ancora attiva alla fine degli anni Settanta, com'è testimoniato dalle immagini della Corderia Inio alla Giudecca, che produceva cavi di manila secondo le tecniche tradizionali, occupando per la lavorazione una stretta calle, lunga quasi duecento metri, sita a due passi dall'odierno imbarcadero della Palanca. Un lavoro, quello di Wieser, all'epoca assai apprezzato, pionieristico qui da noi, dove la sensibilità per i temi della archeologia industriale – già diffusa nel Nord Europa – era ancora patrimonio di pochi.