Cristiano Carotti - Dove sono gli Ultras
08 Settembre 2017 15:30 - 10 Settembre 2017 19:30
Fondamenta S. Giacomo 211/B e 211/C
One Contemporary Art
, con la speciale collaborazione di
White Noise Gallery
, è lieta di
presentare
Dove sono gli
ultras,
la
prima
mostra personale
veneziana di
Cristiano Carotti
. La mostra, un’analisi del simbolo attraverso la celebrazione della sua forza comunicativa e totemica, in un percorso espositivo appositamente sonorizzato da Rodrigo D’Erasmo degli Afterhours , inaugurerà giovedì 7 settembre alle 18.30 , nello spazio dell’associazione cult urale nell’isola della Giudecca.
Croci, pantere, di avoli, teschi, orsi, bulldog sono alcuni dei simboli direttamente presi da vessilli, bandiere, magliette e sciarpe delle tifoserie calcistiche e centrifugate dalla straordinaria creatività di Cristiano Carotti, che p artendo dalla teoria degli archetipi for mulata da Carl Gustav Jung, indaga i fenomeni aggregativi e la costruzione della coscienza collettiva.
‘Dove sono gli ultras’ non è una domanda, non ha il punto interrogativo.
Perché non è (più) il famoso coro cantato in tutti gli stadi dai tifosi per prov ocare le curve avversarie ma, nel lavoro di Carotti, che parte da una prospettiva junghiana, diventa il modo per indicare quel luogo dell’inconscio di ognuno di noi nel quale l'archetipo incontra il nostro io razionale, condizionandolo e generando un parti colare tipo di dinamiche sociali.
Usando come base della sua ricerca un’analisi visuale legata al mondo degli Ultras, Carotti parla dell’influenza che i simboli hanno su ciascuno di noi. Nella Storia attorno al simbolo (e alla sua carica emozionale) che r ichiama idee e forme universali come l’Ombra, la Morte, gli dei dell’Olimpo, si sono aggregati eserciti, costituiti gruppi politici, si sono uniti gli ultras. Si è costruita una Fede che quasi sempre nulla ha a che vedere con l’origine di quel simbolo e ch e finisce per dominare la ragione del singolo individuo, così come testimonia la storia del nazismo, uno dei più evidenti e tragici transfer fra collettività e individuo, realizzato anche grazie all’uso di un’iconografia arcaica trasformata e riempita di n uovi significati. Carotti sembra dunque parafrasare Jung a ff ermando che dominati dall’archetipo, siamo tutti ultras.
Cristiano Carotti, classe 1981, vive e lavora tra Roma e Terni.
Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Terni, articola la sua ricerca fra pittura e installazione.
Il suo lavoro indaga le dinamiche sociali nelle loro espressioni più estreme, att raverso lo studio del potere archetipico dei simboli all’interno delle comunità.
. La mostra, un’analisi del simbolo attraverso la celebrazione della sua forza comunicativa e totemica, in un percorso espositivo appositamente sonorizzato da Rodrigo D’Erasmo degli Afterhours , inaugurerà giovedì 7 settembre alle 18.30 , nello spazio dell’associazione cult urale nell’isola della Giudecca.
Croci, pantere, di avoli, teschi, orsi, bulldog sono alcuni dei simboli direttamente presi da vessilli, bandiere, magliette e sciarpe delle tifoserie calcistiche e centrifugate dalla straordinaria creatività di Cristiano Carotti, che p artendo dalla teoria degli archetipi for mulata da Carl Gustav Jung, indaga i fenomeni aggregativi e la costruzione della coscienza collettiva.
‘Dove sono gli ultras’ non è una domanda, non ha il punto interrogativo.
Perché non è (più) il famoso coro cantato in tutti gli stadi dai tifosi per prov ocare le curve avversarie ma, nel lavoro di Carotti, che parte da una prospettiva junghiana, diventa il modo per indicare quel luogo dell’inconscio di ognuno di noi nel quale l'archetipo incontra il nostro io razionale, condizionandolo e generando un parti colare tipo di dinamiche sociali.
Usando come base della sua ricerca un’analisi visuale legata al mondo degli Ultras, Carotti parla dell’influenza che i simboli hanno su ciascuno di noi. Nella Storia attorno al simbolo (e alla sua carica emozionale) che r ichiama idee e forme universali come l’Ombra, la Morte, gli dei dell’Olimpo, si sono aggregati eserciti, costituiti gruppi politici, si sono uniti gli ultras. Si è costruita una Fede che quasi sempre nulla ha a che vedere con l’origine di quel simbolo e ch e finisce per dominare la ragione del singolo individuo, così come testimonia la storia del nazismo, uno dei più evidenti e tragici transfer fra collettività e individuo, realizzato anche grazie all’uso di un’iconografia arcaica trasformata e riempita di n uovi significati. Carotti sembra dunque parafrasare Jung a ff ermando che dominati dall’archetipo, siamo tutti ultras.
Cristiano Carotti, classe 1981, vive e lavora tra Roma e Terni.
Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Terni, articola la sua ricerca fra pittura e installazione.
Il suo lavoro indaga le dinamiche sociali nelle loro espressioni più estreme, att raverso lo studio del potere archetipico dei simboli all’interno delle comunità.