KHATEREH SAFAJOO-"Somewhere I’ve never been"
08 Settembre 2023 11:00 - 30 Settembre 2023 17:00
Fondamenta San Giacomo, 212, 30133 Venezia, Italia
"La mia opera d'arte è una rappresentazione della casa di mia nonna, che lei e la sua famiglia dovettero lasciare alle spalle quando iniziò la guerra Iran-Iraq. Mia madre non ha mai avuto una foto per ricordare la sua casa d'infanzia e mi ha chiesto più volte di crearne una versione digitale. Di conseguenza, ho immaginato e realizzato questo scorcio di un luogo in cui non sono mai stata, ma di cui ho sentito molte bellissime storie. Oltre alla narrazione personale, "Da qualche parte dove non sono mai stata" si pone come una potente testimonianza della resilienza dello spirito umano. Ci ricorda che anche quando le circostanze ci costringono a lasciare luoghi fisici alle spalle, i ricordi che portiamo nel cuore possono offrire conforto e forza di fronte alle avversità. Attraverso la mia arte, trasmetto un potente messaggio sull'impatto della guerra e dello sfollamento sulle famiglie e le comunità. La perdita di una casa amata diventa una metafora per le conseguenze più ampie dei conflitti e sottolinea l'importanza della pace e della comprensione nella società. Quest'opera d'arte si pone come voce per coloro che hanno affrontato sfide simili, promuovendo empatia e compassione."
Khatereh Safajoo, scenografa e l’artista multimediale, pratica nei campi dell'arte dell'installazione e dell'arte 3D. È nata e cresciuta a Teheran, dove ha iniziato i suoi studi artistici. Ha conseguito la sua prima laurea in Teatro presso l'Università d'arte di Teheran nel 2016. Ha proseguito i suoi studi con una seconda laurea in Scenografia per il Teatro e ha completato la sua Laurea specialistica in Scenografia per il Cinema e la Televisione nel luglio 2022, entrambe presso l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Si concentra sull'astrazione e sulla reimmaginazione di ambienti e spazi mentre sperimenta e cerca di evocare i ricordi e le emozioni della sua infanzia da giorni nostalgici del passato con la sua arte.
Il suo percorso artistico si concentra sulla ricreazione dei ricordi d'infanzia e sulla cattura dell'impatto della situazione politica iraniana su di lei. Le sue opere riflettono spesso momenti in cui affronta il contrasto tra la sua innocenza infantile e il sapore amaro della realtà. L'opera è parte della mostra “La doppia assenza. Riverberi artistici ed effetti a lungo raggio dell’arte in esilio” promossa da “A2030. Social Innovation Designers”, curata da Francesca Grisot PhD ed ospitata da Emergency dall'8 al 30 settembre dal mercoledí al sabato dalle 11:00 alle 17:00.
Durante il Festival sarà visitabile venerdí 8 e sabato 9 dalle 11:00 alle 19:00.