MATRIARCAS - ASS. CUTURALE PROGETTO 7LUNE
09 Settembre 2016 16:30 - 11 Settembre 2016 20:00
Fondamenta San Biagio 795, Giudecca 30133 Venezia, Italia
L’Associazione Culturale Progetto 7LUNE nasce a Venezia il 7 giugno 2014 con l’intenzione di diffondere la poesia e la cultura Ispanoamericana. Tra le varie azioni intraprese per farlo, gestiamo mostre itineranti di vari elaborati artistici. Dopo aver presentato al FESTIVAL DELLE ARTI GIUDECCA SACCA FISOLA 2015 le nostre 127 cartoline di Arte Postale a tema immigrazione, quest'anno proponiamo le MATRIARCAS.
Si tratta di 46 matrioske in legno della grandezza di 13 cm circa , ognuna formata da 7 pezzi che rappresentano le donne latinoamericane con vestiti tipici, differente aspetto nel colore della pelle, capelli, occhi, diversa caratterizzazione di tratti somatici, etnia, età e adorni. Sono state realizzate a mano da 47 diverse artiste provenienti da 8 differenti paesi dell’America di lingua spagnola e rappresentano le varie etnie di donne presenti nel continente americano, terra di forti immigrazioni e perciò risultano così essere un sunto di tutte le donne del mondo.
La scelta di utilizzare la matrioska, giocattolo tradizionale russo, come veicolo di una riflessione sulla sorellanza e la solidarietà tra donne, è nata proprio per la struttura della bambola: ogni matrioska grande ne contiene un’altra più piccola che a sua volta si apre perché ne custodisce un’altra e così via ad indicare come ogni donna può essere rifugio e custode della sorella in difficoltà.
Le splendide MATRIARCAS, così chiamate proprio per sottolineare la forza e la dignità che le contraddistinguono, passano dall’essere dei semplici giocattoli ad essere portatrici di un messaggio di autoconoscenza, sorellanza e vicinanza sociale-familiare-universale. Ogni artista ha interpretato personalmente la realizzazione della sua matrioska seguendo tre principali filoni: la rappresentazione di 7 diversi strati del sé (a tappe temporali rappresentando se stesse da anziane, da adulte, ragazze, bambine ecc. oppure a stratificazioni dall’esteriorità al nucleo ovverosia rappresentando la maschera che si vede all’esterno fino poi ad arrivare all’essenza vera, il nucleo indivisibile, la bambolina più piccola, che non si apre più), la rappresentazione del legame familiare (la bambola più grande come nonna, poi la madre, le sorelle, fino ad arrivare ai figli o agli immaginati nipoti) o più in generale la raffigurazione dell’appartenenza a un genere, quello femminile, identificato da attiviste, artiste, personaggi storici o famosi, che secondo le nostre pittrici ben rappresentano la femminilità nelle loro rispettive nazioni.
Queste MATRIARCAS hanno poi un dono speciale: conservano nel loro centro delle parole poetiche, dei versi, che una volta schiuse si possono vedere. Tutte assieme, e mescolate a formare delle matrioske bolivariane, formano frasi inattese e sorprendenti.
Possediamo un tesoro inestimabile di raffigurazioni femminili coraggiose, uniche ed altamente simboliche e speriamo di poterle far "approdare" a nuovi porti, consapevoli che le "derive" di questo progetto saranno gli incontri, i contatti, le ibridazioni: un concetto che nasce in Russia, che viene esportato in America Latina, che viaggia fino a Venezia da vari paesi: 46 bellissime matriarcas, come affascinanti marinai, sbarcano in laguna alla ricerca di sguardi e fortuna: non sono Penelopi in attesa, sono piuttosto dei valorosi Ulisse in gonnella, che in ogni porto fanno sbarcare la loro cultura con l'insaziabile proposito di diffondere conoscenza.
Pagina Web
Si tratta di 46 matrioske in legno della grandezza di 13 cm circa , ognuna formata da 7 pezzi che rappresentano le donne latinoamericane con vestiti tipici, differente aspetto nel colore della pelle, capelli, occhi, diversa caratterizzazione di tratti somatici, etnia, età e adorni. Sono state realizzate a mano da 47 diverse artiste provenienti da 8 differenti paesi dell’America di lingua spagnola e rappresentano le varie etnie di donne presenti nel continente americano, terra di forti immigrazioni e perciò risultano così essere un sunto di tutte le donne del mondo.
La scelta di utilizzare la matrioska, giocattolo tradizionale russo, come veicolo di una riflessione sulla sorellanza e la solidarietà tra donne, è nata proprio per la struttura della bambola: ogni matrioska grande ne contiene un’altra più piccola che a sua volta si apre perché ne custodisce un’altra e così via ad indicare come ogni donna può essere rifugio e custode della sorella in difficoltà.
Le splendide MATRIARCAS, così chiamate proprio per sottolineare la forza e la dignità che le contraddistinguono, passano dall’essere dei semplici giocattoli ad essere portatrici di un messaggio di autoconoscenza, sorellanza e vicinanza sociale-familiare-universale. Ogni artista ha interpretato personalmente la realizzazione della sua matrioska seguendo tre principali filoni: la rappresentazione di 7 diversi strati del sé (a tappe temporali rappresentando se stesse da anziane, da adulte, ragazze, bambine ecc. oppure a stratificazioni dall’esteriorità al nucleo ovverosia rappresentando la maschera che si vede all’esterno fino poi ad arrivare all’essenza vera, il nucleo indivisibile, la bambolina più piccola, che non si apre più), la rappresentazione del legame familiare (la bambola più grande come nonna, poi la madre, le sorelle, fino ad arrivare ai figli o agli immaginati nipoti) o più in generale la raffigurazione dell’appartenenza a un genere, quello femminile, identificato da attiviste, artiste, personaggi storici o famosi, che secondo le nostre pittrici ben rappresentano la femminilità nelle loro rispettive nazioni.
Queste MATRIARCAS hanno poi un dono speciale: conservano nel loro centro delle parole poetiche, dei versi, che una volta schiuse si possono vedere. Tutte assieme, e mescolate a formare delle matrioske bolivariane, formano frasi inattese e sorprendenti.
Possediamo un tesoro inestimabile di raffigurazioni femminili coraggiose, uniche ed altamente simboliche e speriamo di poterle far "approdare" a nuovi porti, consapevoli che le "derive" di questo progetto saranno gli incontri, i contatti, le ibridazioni: un concetto che nasce in Russia, che viene esportato in America Latina, che viaggia fino a Venezia da vari paesi: 46 bellissime matriarcas, come affascinanti marinai, sbarcano in laguna alla ricerca di sguardi e fortuna: non sono Penelopi in attesa, sono piuttosto dei valorosi Ulisse in gonnella, che in ogni porto fanno sbarcare la loro cultura con l'insaziabile proposito di diffondere conoscenza.
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