"Voltarsi" - Stefania Gagliano
11 Settembre 2015 16:00 - 13 Settembre 2015 19:00
Fondamenta del Ponte Longo, 235/A - Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
"Voltarsi"
Senti le voci di scherno e soffocati auspici dietro le tue spalle. Senti graffiare la schiena da tutto quel nero che satura i bianchi in foschi ghigni e occhi giudici, mani rapaci, piedi prensili. Ma non puoi voltarti. Sotto di te la voragine. Alito freddo secco soffia alle tue spalle e ti sospinge ma non puoi tremare. Uno dopo l'altro senza sbagliare il filo. Senza arretrare. Loro ti seguiranno. Non occorre controllare.
Sono tele di grandi dimensioni (150x200cm), quelle di Stella (Stefania Gagliano). Inchiodate direttamente alle pareti. Solo il tessuto e i chiodi e nero carbone che ha graffiato le superfici quasi otto anni fa. Indelebili segni del tempo che inesorabile scorre. Dopo quei lavori ci sono stati innumerevoli cicli, mostre, progetti e ce ne saranno altri. Una sorta di pericolosissimo sguardo dietro le spalle, senza corda di sicurezza. Un momento di adrenalinica apnea ma senza fermare il piede. La fune è tesa e le dita ancorate.
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Senti le voci di scherno e soffocati auspici dietro le tue spalle. Senti graffiare la schiena da tutto quel nero che satura i bianchi in foschi ghigni e occhi giudici, mani rapaci, piedi prensili. Ma non puoi voltarti. Sotto di te la voragine. Alito freddo secco soffia alle tue spalle e ti sospinge ma non puoi tremare. Uno dopo l'altro senza sbagliare il filo. Senza arretrare. Loro ti seguiranno. Non occorre controllare.
Sono tele di grandi dimensioni (150x200cm), quelle di Stella (Stefania Gagliano). Inchiodate direttamente alle pareti. Solo il tessuto e i chiodi e nero carbone che ha graffiato le superfici quasi otto anni fa. Indelebili segni del tempo che inesorabile scorre. Dopo quei lavori ci sono stati innumerevoli cicli, mostre, progetti e ce ne saranno altri. Una sorta di pericolosissimo sguardo dietro le spalle, senza corda di sicurezza. Un momento di adrenalinica apnea ma senza fermare il piede. La fune è tesa e le dita ancorate.
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