Prossimi eventi
09 Settembre 2016 16:30
Fondamenta San Giacomo, 30133 Venezia, Italia
Suono blues e roots rock sia acustico che elettrico, come one-man band o accompagnato da altri musicisti (spesso incontrati al momento, o comunque non previsti).
Mi esibisco con brani originali e arrangiamenti di pezzi blues, rock, soul e traditional, e per non dare l'impressione di avere un repertorio scarno mi dilungo volentieri in numerose improvvisazioni!
Ho suonato per strada da Bologna a Tel Aviv, ora sono in Marocco, e non vedo l'ora di tornare a 'casa' a Venezia!
09 Settembre 2016 16:30 - 11 Settembre 2016 20:00
Fondamenta San Biagio 795, Giudecca 30133 Venezia, Italia
L’Associazione Culturale Progetto 7LUNE nasce a Venezia il 7 giugno 2014 con l’intenzione di diffondere la poesia e la cultura Ispanoamericana. Tra le varie azioni intraprese per farlo, gestiamo mostre itineranti di vari elaborati artistici. Dopo aver presentato al FESTIVAL DELLE ARTI GIUDECCA SACCA FISOLA 2015 le nostre 127 cartoline di Arte Postale a tema immigrazione, quest'anno proponiamo le MATRIARCAS.
Si tratta di 46 matrioske in legno della grandezza di 13 cm circa , ognuna formata da 7 pezzi che rappresentano le donne latinoamericane con vestiti tipici, differente aspetto nel colore della pelle, capelli, occhi, diversa caratterizzazione di tratti somatici, etnia, età e adorni. Sono state realizzate a mano da 47 diverse artiste provenienti da 8 differenti paesi dell’America di lingua spagnola e rappresentano le varie etnie di donne presenti nel continente americano, terra di forti immigrazioni e perciò risultano così essere un sunto di tutte le donne del mondo.
La scelta di utilizzare la matrioska, giocattolo tradizionale russo, come veicolo di una riflessione sulla sorellanza e la solidarietà tra donne, è nata proprio per la struttura della bambola: ogni matrioska grande ne contiene un’altra più piccola che a sua volta si apre perché ne custodisce un’altra e così via ad indicare come ogni donna può essere rifugio e custode della sorella in difficoltà.
Le splendide MATRIARCAS, così chiamate proprio per sottolineare la forza e la dignità che le contraddistinguono, passano dall’essere dei semplici giocattoli ad essere portatrici di un messaggio di autoconoscenza, sorellanza e vicinanza sociale-familiare-universale. Ogni artista ha interpretato personalmente la realizzazione della sua matrioska seguendo tre principali filoni: la rappresentazione di 7 diversi strati del sé (a tappe temporali rappresentando se stesse da anziane, da adulte, ragazze, bambine ecc. oppure a stratificazioni dall’esteriorità al nucleo ovverosia rappresentando la maschera che si vede all’esterno fino poi ad arrivare all’essenza vera, il nucleo indivisibile, la bambolina più piccola, che non si apre più), la rappresentazione del legame familiare (la bambola più grande come nonna, poi la madre, le sorelle, fino ad arrivare ai figli o agli immaginati nipoti) o più in generale la raffigurazione dell’appartenenza a un genere, quello femminile, identificato da attiviste, artiste, personaggi storici o famosi, che secondo le nostre pittrici ben rappresentano la femminilità nelle loro rispettive nazioni.
Queste MATRIARCAS hanno poi un dono speciale: conservano nel loro centro delle parole poetiche, dei versi, che una volta schiuse si possono vedere. Tutte assieme, e mescolate a formare delle matrioske bolivariane, formano frasi inattese e sorprendenti.
Possediamo un tesoro inestimabile di raffigurazioni femminili coraggiose, uniche ed altamente simboliche e speriamo di poterle far "approdare" a nuovi porti, consapevoli che le "derive" di questo progetto saranno gli incontri, i contatti, le ibridazioni: un concetto che nasce in Russia, che viene esportato in America Latina, che viaggia fino a Venezia da vari paesi: 46 bellissime matriarcas, come affascinanti marinai, sbarcano in laguna alla ricerca di sguardi e fortuna: non sono Penelopi in attesa, sono piuttosto dei valorosi Ulisse in gonnella, che in ogni porto fanno sbarcare la loro cultura con l'insaziabile proposito di diffondere conoscenza.
Pagina Web
Si tratta di 46 matrioske in legno della grandezza di 13 cm circa , ognuna formata da 7 pezzi che rappresentano le donne latinoamericane con vestiti tipici, differente aspetto nel colore della pelle, capelli, occhi, diversa caratterizzazione di tratti somatici, etnia, età e adorni. Sono state realizzate a mano da 47 diverse artiste provenienti da 8 differenti paesi dell’America di lingua spagnola e rappresentano le varie etnie di donne presenti nel continente americano, terra di forti immigrazioni e perciò risultano così essere un sunto di tutte le donne del mondo.
La scelta di utilizzare la matrioska, giocattolo tradizionale russo, come veicolo di una riflessione sulla sorellanza e la solidarietà tra donne, è nata proprio per la struttura della bambola: ogni matrioska grande ne contiene un’altra più piccola che a sua volta si apre perché ne custodisce un’altra e così via ad indicare come ogni donna può essere rifugio e custode della sorella in difficoltà.
Le splendide MATRIARCAS, così chiamate proprio per sottolineare la forza e la dignità che le contraddistinguono, passano dall’essere dei semplici giocattoli ad essere portatrici di un messaggio di autoconoscenza, sorellanza e vicinanza sociale-familiare-universale. Ogni artista ha interpretato personalmente la realizzazione della sua matrioska seguendo tre principali filoni: la rappresentazione di 7 diversi strati del sé (a tappe temporali rappresentando se stesse da anziane, da adulte, ragazze, bambine ecc. oppure a stratificazioni dall’esteriorità al nucleo ovverosia rappresentando la maschera che si vede all’esterno fino poi ad arrivare all’essenza vera, il nucleo indivisibile, la bambolina più piccola, che non si apre più), la rappresentazione del legame familiare (la bambola più grande come nonna, poi la madre, le sorelle, fino ad arrivare ai figli o agli immaginati nipoti) o più in generale la raffigurazione dell’appartenenza a un genere, quello femminile, identificato da attiviste, artiste, personaggi storici o famosi, che secondo le nostre pittrici ben rappresentano la femminilità nelle loro rispettive nazioni.
Queste MATRIARCAS hanno poi un dono speciale: conservano nel loro centro delle parole poetiche, dei versi, che una volta schiuse si possono vedere. Tutte assieme, e mescolate a formare delle matrioske bolivariane, formano frasi inattese e sorprendenti.
Possediamo un tesoro inestimabile di raffigurazioni femminili coraggiose, uniche ed altamente simboliche e speriamo di poterle far "approdare" a nuovi porti, consapevoli che le "derive" di questo progetto saranno gli incontri, i contatti, le ibridazioni: un concetto che nasce in Russia, che viene esportato in America Latina, che viaggia fino a Venezia da vari paesi: 46 bellissime matriarcas, come affascinanti marinai, sbarcano in laguna alla ricerca di sguardi e fortuna: non sono Penelopi in attesa, sono piuttosto dei valorosi Ulisse in gonnella, che in ogni porto fanno sbarcare la loro cultura con l'insaziabile proposito di diffondere conoscenza.
Pagina Web
09 Settembre 2016 16:30 - 18:30
Fondamenta del Ponte Longo, 235/A - Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Percorso di esplorazione tattile di due sculture, condotto da Valeria Bottalico, esperta di abbattimento di barriere sensoriali nei musei e istituti culturali, e da Felice Tagliaferri, autore e scultore non vedente.
www.chiesadellarte.it
Il Maestro non-vedente Felice Tagliaferri aveva un sogno, quello di poter gestire una vera e propria scuola di arti plastiche. Ora quel sogno è diventato ...
www.chiesadellarte.it
Il Maestro non-vedente Felice Tagliaferri aveva un sogno, quello di poter gestire una vera e propria scuola di arti plastiche. Ora quel sogno è diventato ...
09 Settembre 2016 16:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Stampe serigrafiche dal vivo ed esposizione (su carta, tessuto e supporti vari...)
09 Settembre 2016 16:30 - 11 Settembre 2016 19:00
Fondamenta Ponte Piccolo, 30133 Venezia, Italy
Fin che la barca va
Venite a creare delle barche fatte con materiale riciclato durante il Festival delle Arti Giudecca e Sacca Fisola, 9, 10 e 11 settembre, 2016.
Il nostro scopo è di sensibilizzare sulle tragedie che si consumano lungo le coste del Mediterraneo. Centinaia di persone perdono la vita nel tentativo di scappare da una guerra o da una vita fatta di oppressioni e abusi in cerca di una esistenza migliore. Spesso sono i bambini a pagare il prezzo più alto. Il titolo dell’evento rinchiude due concetti: il primo riguarda la speranza e la disperazione della gente che intraprende un viaggio così pericoloso, il secondo rappresenta l’apparente indifferenza delle autorità – la mancanza di azioni risolutive davanti all’emergenza in corso.
Vogliamo creare un momento di riflessione e condivisione per i grandi, e un momento di gioia per i più piccoli con questo laboratorio creativo.
Il laboratorio sarà attivo ven 9 dalle 16:30 alle 19:00 - sab 10 e dom 11 dalle 15:30 alle 19:00
L'evento sarà ospitato nello spazio ‘Andrea Tardini Fucina’ alla Giudecca, dove saranno esposte tutte le barche.
Domenica, 11 Settembre alle 17,30 le barchette saranno 'vendute' per una cifra simbolica in un'asta condotta dal battitore più abile della Giudecca, Andrea Barina. Il ricavato della vendita all'asta ‘Fin che la barca va’ sarà devoluto a Medici Senza Frontiere.
Durante il laboratorio - mostra sarà presente un desk con materiale informativo e merchandising solidale a cura del Gruppo di Padova di Medici Senza Frontiere oltre a Pink Lioness in Venice.
Venite a creare delle barche fatte con materiale riciclato durante il Festival delle Arti Giudecca e Sacca Fisola, 9, 10 e 11 settembre, 2016.
Il nostro scopo è di sensibilizzare sulle tragedie che si consumano lungo le coste del Mediterraneo. Centinaia di persone perdono la vita nel tentativo di scappare da una guerra o da una vita fatta di oppressioni e abusi in cerca di una esistenza migliore. Spesso sono i bambini a pagare il prezzo più alto. Il titolo dell’evento rinchiude due concetti: il primo riguarda la speranza e la disperazione della gente che intraprende un viaggio così pericoloso, il secondo rappresenta l’apparente indifferenza delle autorità – la mancanza di azioni risolutive davanti all’emergenza in corso.
Vogliamo creare un momento di riflessione e condivisione per i grandi, e un momento di gioia per i più piccoli con questo laboratorio creativo.
Il laboratorio sarà attivo ven 9 dalle 16:30 alle 19:00 - sab 10 e dom 11 dalle 15:30 alle 19:00
L'evento sarà ospitato nello spazio ‘Andrea Tardini Fucina’ alla Giudecca, dove saranno esposte tutte le barche.
Domenica, 11 Settembre alle 17,30 le barchette saranno 'vendute' per una cifra simbolica in un'asta condotta dal battitore più abile della Giudecca, Andrea Barina. Il ricavato della vendita all'asta ‘Fin che la barca va’ sarà devoluto a Medici Senza Frontiere.
Durante il laboratorio - mostra sarà presente un desk con materiale informativo e merchandising solidale a cura del Gruppo di Padova di Medici Senza Frontiere oltre a Pink Lioness in Venice.
09 Settembre 2016 17:15
Fondamenta Zitelle, 30133 Venezia, Italia
PASSEGGIATA RIBELLE, venerdì 9 settembre 2016
a cura di Beatrice Barzaghi e Maria Fiano (autrici della GUIDA ALLA VENEZIA RIBELLE, edizioni VOLAND), Iveser e rEsistenze.
17.15 - Ritrovo all’approdo delle Zitelle e partenza della passeggiata
17.30 - Prima tappa a Campo di Marte "Vicinanza: ribellioni di ieri e risultati di oggi" con Roberto Cremascoli e Nuno Grande, Padiglione Portoghese alla Biennale Architettura, e con Valeria Dordit
17.50 - Seconda tappa al giardino della Residenza Zitelle I.R.E. “Radici lagunari: orti e vigne in terre comuni" con Michele Savorgnano (Spiazzi Verdi) e Flavio Franceschet (Ass. Laguna nel bicchiere)
18.10 - Terza tappa all’ingresso di Villa Hériot, affaccio laguna Sud X"La terza via: isole e altri luoghi comuni" con l'Associazione POVEGLIAXTUTTI
18.30 - Quarta tappa nel giardino di Villa Hériot "Patrimoni collettivi nella Venezia ribelle" presentazione della Guida alla Venezia Ribelle con Maria Teresa Sega, Marco Borghi, Lia Finzi e con le autrici, Beatrice Barzaghi e Maria Fiano
19.00 - Ultima tappa: Giardino di Villa Hériot, "Vitigni e vigneti ritrovati": assaporiamo il territorio con i vini dell'Associazione Laguna nel bicchiere
a cura di Beatrice Barzaghi e Maria Fiano (autrici della GUIDA ALLA VENEZIA RIBELLE, edizioni VOLAND), Iveser e rEsistenze.
17.15 - Ritrovo all’approdo delle Zitelle e partenza della passeggiata
17.30 - Prima tappa a Campo di Marte "Vicinanza: ribellioni di ieri e risultati di oggi" con Roberto Cremascoli e Nuno Grande, Padiglione Portoghese alla Biennale Architettura, e con Valeria Dordit
17.50 - Seconda tappa al giardino della Residenza Zitelle I.R.E. “Radici lagunari: orti e vigne in terre comuni" con Michele Savorgnano (Spiazzi Verdi) e Flavio Franceschet (Ass. Laguna nel bicchiere)
18.10 - Terza tappa all’ingresso di Villa Hériot, affaccio laguna Sud X"La terza via: isole e altri luoghi comuni" con l'Associazione POVEGLIAXTUTTI
18.30 - Quarta tappa nel giardino di Villa Hériot "Patrimoni collettivi nella Venezia ribelle" presentazione della Guida alla Venezia Ribelle con Maria Teresa Sega, Marco Borghi, Lia Finzi e con le autrici, Beatrice Barzaghi e Maria Fiano
19.00 - Ultima tappa: Giardino di Villa Hériot, "Vitigni e vigneti ritrovati": assaporiamo il territorio con i vini dell'Associazione Laguna nel bicchiere
09 Settembre 2016 17:30
Calle Scuola, 30133 Venezia, Italia
Il concorso per l'immagine del Festival delle Arti Giudecca e Sacca Fisola era rivolto per l'edizione 2016 agli studenti delle classi 3N, 4M, 4N del Liceo Artistico Guggenheim a indirizzo grafico.
Una collaborazione che ha visto gli studenti interpretare il tema di quest'anno, Derive e nuovi approdi, con risultati sorprendenti. Una giuria, composta da alcuni docenti del Liceo, alcuni degli organizzatori del Festival ed una grafica professionista, ha alla fine decretato vincitrice del concorso la proposta di Lisa Verde. Premiazione alle ore 17.30.
Una collaborazione che ha visto gli studenti interpretare il tema di quest'anno, Derive e nuovi approdi, con risultati sorprendenti. Una giuria, composta da alcuni docenti del Liceo, alcuni degli organizzatori del Festival ed una grafica professionista, ha alla fine decretato vincitrice del concorso la proposta di Lisa Verde. Premiazione alle ore 17.30.
09 Settembre 2016 18:00
Calle del Vaporetto, 30133 Venezia, Italia
Le rivoltelle sono una compagnia di danza aerea contemporanea, nata a Venezia nel 2013 grazie all'incontro di giovani atlete con background differenti.
Le dodici componenti provengono dal mondo della danza, della ginnastica, della musica, del teatro, dell'arte e del circo e nei loro spettacoli è visibile la ricerca di una forma capace di integrare tutte queste discipline.
La sperimentazione del linguaggio corporeo tra spazio aereo e terreno permette la creazione di performance innovative, ma è lo spirito collaborativo che contraddistingue ogni intervento delle RVL. Le creazioni sono sempre site-specific e il rapporto con musicisti, artisti e tecnici è inteso come una struttura dinamica capace di arricchirsi ogni volta. RVL si fa promotrice e sostenitrice di spettacoli open stage, in piazza, intesi come metodo di valorizzazione dei contesti urbani e degli eventi che promuovono socialità.
Per questa edizione del Festival delle Arti di Giudecca e Sacca Fisola Le Rivoltelle propongono una performance incentrata sulla tematica "Derive e Nuovi Approdi".
Come tutti gli anni si prevede una libera interpretazione delle componenti del gruppo per una durata di circa 2-3 ore.
Le dodici componenti provengono dal mondo della danza, della ginnastica, della musica, del teatro, dell'arte e del circo e nei loro spettacoli è visibile la ricerca di una forma capace di integrare tutte queste discipline.
La sperimentazione del linguaggio corporeo tra spazio aereo e terreno permette la creazione di performance innovative, ma è lo spirito collaborativo che contraddistingue ogni intervento delle RVL. Le creazioni sono sempre site-specific e il rapporto con musicisti, artisti e tecnici è inteso come una struttura dinamica capace di arricchirsi ogni volta. RVL si fa promotrice e sostenitrice di spettacoli open stage, in piazza, intesi come metodo di valorizzazione dei contesti urbani e degli eventi che promuovono socialità.
Per questa edizione del Festival delle Arti di Giudecca e Sacca Fisola Le Rivoltelle propongono una performance incentrata sulla tematica "Derive e Nuovi Approdi".
Come tutti gli anni si prevede una libera interpretazione delle componenti del gruppo per una durata di circa 2-3 ore.
09 Settembre 2016 18:00
Calle Accademia dei Nobili, 604/M, 30133 Venezia, Italy
I° Atto: Disegnatori all’opera
Atelier aperto al pubblico coni disegnatori all'opera (Nik Lucky e LCA) a seguire aperitivo/ vernissage della mostra di pittura di Caterina Margherita
Bragadinando e' un'azione multimediale che inizia da una darsena abbandonata e si conclude in una darsena autorecuperata, passeggiando a pelo d'acqua, a bordo di natanti di vario genere, tra la Laguna e il Naviglio del Brenta, attraverso chiuse monumento, ponti di archeologia industriale e passerelle semi- moventi, raggiungendo il battello dei nostri sogni e del vostro immaginario!
Si tratta di un gruppo di disegnatori, fotografi, blogger, poeti e musicisti che sul tema delle "Derive e Nuovi Approdi" compie un'azione artistica destinata a mettere in risalto le caratteristiche dei luoghi attraversati e che grazie alle loro diverse sensibilità, al coinvolgemento dei residenti/resistenti, dei fruitori dello storico Naviglio, cercheranno di mappare il territorio attraversato, indagarne l'immaginario e restituire immagini e riflessioni ad un folto gruppo di osservatori/pubblico.
Tre disegnatori, due blogger, un giornalista, un esploratore ed un animatore daranno vita ad un reportage: BRAGADINANDO... L'immaginario va!
Coord. e Art director: Lorenzo Parretti
Story-board: Lorenzo Costa Angeli (LCA) e Nicola Lacchin (Nik Lucky)
Effetti sonori: Robiremier
Logistica: Claudia e Caterina Margherita
Produzione: Enrico Ravalli e Lorenzo Parretti
Atelier aperto al pubblico coni disegnatori all'opera (Nik Lucky e LCA) a seguire aperitivo/ vernissage della mostra di pittura di Caterina Margherita
Bragadinando e' un'azione multimediale che inizia da una darsena abbandonata e si conclude in una darsena autorecuperata, passeggiando a pelo d'acqua, a bordo di natanti di vario genere, tra la Laguna e il Naviglio del Brenta, attraverso chiuse monumento, ponti di archeologia industriale e passerelle semi- moventi, raggiungendo il battello dei nostri sogni e del vostro immaginario!
Si tratta di un gruppo di disegnatori, fotografi, blogger, poeti e musicisti che sul tema delle "Derive e Nuovi Approdi" compie un'azione artistica destinata a mettere in risalto le caratteristiche dei luoghi attraversati e che grazie alle loro diverse sensibilità, al coinvolgemento dei residenti/resistenti, dei fruitori dello storico Naviglio, cercheranno di mappare il territorio attraversato, indagarne l'immaginario e restituire immagini e riflessioni ad un folto gruppo di osservatori/pubblico.
Tre disegnatori, due blogger, un giornalista, un esploratore ed un animatore daranno vita ad un reportage: BRAGADINANDO... L'immaginario va!
Coord. e Art director: Lorenzo Parretti
Story-board: Lorenzo Costa Angeli (LCA) e Nicola Lacchin (Nik Lucky)
Effetti sonori: Robiremier
Logistica: Claudia e Caterina Margherita
Produzione: Enrico Ravalli e Lorenzo Parretti
09 Settembre 2016 18:00
Redentore, Fondamenta Croce, 30133 Venezia, Italia
Gruppo Contact Improvisation Venezia
09 Settembre 2016 18:30
Fondamenta Sant'Eufemia, 30133 Venezia, Italia
Letture di economia solidale con Monica Ballarin
09 Settembre 2016 18:30
Fondamenta Sant'Eufemia, 656, 30133 Venezia, Italy
Geometrie Instabili è un percorso itinerante dal vivo con performance, musica e Teatro-danza. Parte dalla Fondamenta di S.Eufemia (fermata Giudecca Palanca)
di fronte all'ingresso della Calle del Pistor e approdo al teatro CTR al convento di SS. Cosma e Damiano.
Progetto artistico: Sonia Biacchi, Alberto Iannuzzi ed Elena Boni
Regia: Sonia Biacchi ed Alberto Iannuzzi
Installazione e Performance: Elena Boni
Coreografie: Francois Chat
Danzatrici: (in teatro) Jennifer Cabrera, Barbara Martinini; (in esterno) Keuri Poliane, Laura Colomban, Francesca Bindelli e bambine in tutù
Durata performance itinerante 35 min
Durata spettacolo al CTR 40 min
Durata totale 80 min
Progetto artistico: Sonia Biacchi, Alberto Iannuzzi ed Elena Boni
Regia: Sonia Biacchi ed Alberto Iannuzzi
Installazione e Performance: Elena Boni
Coreografie: Francois Chat
Danzatrici: (in teatro) Jennifer Cabrera, Barbara Martinini; (in esterno) Keuri Poliane, Laura Colomban, Francesca Bindelli e bambine in tutù
Durata performance itinerante 35 min
Durata spettacolo al CTR 40 min
Durata totale 80 min
09 Settembre 2016 19:00
Fondamenta San Giacomo, 212, 30133 Venezia, Italia
Gualtiero Bertelli e Ottavia Piccolo Concerto - racconto
con Emergency Ong Onlus
Gruppo EMERGENCY Venezia e Mestre venezia@volontari.emergency.it 3492626756 www.emergencyvenezia.org
Gruppo EMERGENCY Venezia e Mestre venezia@volontari.emergency.it 3492626756 www.emergencyvenezia.org
09 Settembre 2016 19:00
Calle Corte Grande, 30133 Venezia, Italia
Il JUKEBOX ATOMICO è un duo elettro-acustico composto da Francesca Sciarretta alla voce e accompagnata da Loris Tagliapietra alla chitarra, kazoo, armonica e sonagli.
Suonano quello che a loro piace, dalle canzoni dei loro film preferiti (inclusi Il libro della jungla, Lo chiamavano Trinità e Pulp Fiction) al Rock&roll anni ’50 al Pop (sì, come Iggy) di qualità.
Discografia consigliata: Elvis Presley, Amy Winehouse, David Bowie, Patti Smith, Led Zeppelin, Iggy Pop, Blondie, David Byrne, Elton John, Violent Femmes, George Harrison, The Cardigans, Jefferson Airplane, The Doors, The Kinks, Marc Bolan & T.Rex, The Kingsmen, Rolling Stones , Beatles, Ramones, Queen, Willy deVille, Lou Reed, Massive Attack, Harry Belafonte,P.J.Harvey,Jimi Hendrix,Buddy Holly
https://soundcloud.com/groups/jukebox-atomico
Suonano quello che a loro piace, dalle canzoni dei loro film preferiti (inclusi Il libro della jungla, Lo chiamavano Trinità e Pulp Fiction) al Rock&roll anni ’50 al Pop (sì, come Iggy) di qualità.
Discografia consigliata: Elvis Presley, Amy Winehouse, David Bowie, Patti Smith, Led Zeppelin, Iggy Pop, Blondie, David Byrne, Elton John, Violent Femmes, George Harrison, The Cardigans, Jefferson Airplane, The Doors, The Kinks, Marc Bolan & T.Rex, The Kingsmen, Rolling Stones , Beatles, Ramones, Queen, Willy deVille, Lou Reed, Massive Attack, Harry Belafonte,P.J.Harvey,Jimi Hendrix,Buddy Holly
https://soundcloud.com/groups/jukebox-atomico
09 Settembre 2016 20:00
Calle Corte Grande, 30133 Venezia, Italia
Sogno in due tempi
autore: Giorgio Gaber
attore: Ivan Azarnoush
regia: Brad Sisk
interpretato dalla compagnia Duse’s Blush, prodotto in occasione di Fort in Fest: festival delle diversità attraverso l'arte per il sociale.
Sinossi
Chi siamo noi? Chi sono gli altri? A cosa rinunciamo quando aiutiamo qualcuno? E a cosa rinunciamo quando non lo facciamo?
Questi sono gli interrogativi che muovono il monologo scritto da Giorgio Gaber nel 1996 e portato in scena dalla compagnia Duse's Blush per la sua dolente contemporaneità.
Gaber rappresenta con assoluta lucidità, per quanto in uno scenario onirico, il naufragio di un individuo in una società che, dietro ed oltre le affettazioni delle convenzioni, lo riconosce solo quale molecola impazzita e solitaria, divisa tra la compassione e il cinismo.
Nota biografica della compagnia:
La compagnia teatrale “Duse’s Blush” nasce dall’esigenza, fortemente sentita dai suoi componenti, di far conoscere e diffondere nel territorio veneto un modo di recitazione per lo più sconosciuto a questa realtà e che propone un innovativo approccio alla scena e al personaggio.
Si entra a far parte dei “Duse’s Blush” dopo un severo biennio di formazione, affrontato in parte in lingua italiana e in parte in lingua inglese, basato sulle tecniche di recitazione statunitensi ideate dai grandi pedagoghi Sanford Meisner, Uta Hagen e Robert Lewis, legati al Group Theatre di New York, dove l'arte di Eleonora Duse era fonte d'ispirazione e ricerca per un’interpretazione autentica e di cui il famoso "blush" (la capacità di arrossire in scena) era l'emblema.
Il metodo, insegnato dall’attore e cantante lirico statunitense Brad Carlton Sisk, ha come scopo quello di portare sul palcoscenico l’onestà e la dignità delle emozioni nelle quali il pubblico si riconosce e con le quali si confronta in un intreccio emotivo che lo lega indissolubilmente al personaggio e all’interprete.
L’intento è stato quello di formare una compagnia di attori con un linguaggio tecnico condiviso, che il suo formatore stesso ha appreso studiando presso la scuola di teatro Circle-in-the-Square Theatre di New York- Broadway, e che ha approfondito in varie esperienze internazionali che caratterizzano fortemente l'impostazione della direzione artistica che sta dando a questo giovane gruppo, che si esibisce in lingua italiana e in lingua inglese.
L’attenzione al panorama internazionale e la volontà di essere una porta di comunicazione tra questo e il territorio veneto, ha influenzato la scelta del repertorio della compagnia: da autori più propriamente legati alla tradizione, a quelli meno rappresentati, ad autori contemporanei che hanno scritto opere specificatamente per la compagnia (lo scrittore statunitense Jeremy Nichols).
you tube
autore: Giorgio Gaber
attore: Ivan Azarnoush
regia: Brad Sisk
interpretato dalla compagnia Duse’s Blush, prodotto in occasione di Fort in Fest: festival delle diversità attraverso l'arte per il sociale.
Sinossi
Chi siamo noi? Chi sono gli altri? A cosa rinunciamo quando aiutiamo qualcuno? E a cosa rinunciamo quando non lo facciamo?
Questi sono gli interrogativi che muovono il monologo scritto da Giorgio Gaber nel 1996 e portato in scena dalla compagnia Duse's Blush per la sua dolente contemporaneità.
Gaber rappresenta con assoluta lucidità, per quanto in uno scenario onirico, il naufragio di un individuo in una società che, dietro ed oltre le affettazioni delle convenzioni, lo riconosce solo quale molecola impazzita e solitaria, divisa tra la compassione e il cinismo.
Nota biografica della compagnia:
La compagnia teatrale “Duse’s Blush” nasce dall’esigenza, fortemente sentita dai suoi componenti, di far conoscere e diffondere nel territorio veneto un modo di recitazione per lo più sconosciuto a questa realtà e che propone un innovativo approccio alla scena e al personaggio.
Si entra a far parte dei “Duse’s Blush” dopo un severo biennio di formazione, affrontato in parte in lingua italiana e in parte in lingua inglese, basato sulle tecniche di recitazione statunitensi ideate dai grandi pedagoghi Sanford Meisner, Uta Hagen e Robert Lewis, legati al Group Theatre di New York, dove l'arte di Eleonora Duse era fonte d'ispirazione e ricerca per un’interpretazione autentica e di cui il famoso "blush" (la capacità di arrossire in scena) era l'emblema.
Il metodo, insegnato dall’attore e cantante lirico statunitense Brad Carlton Sisk, ha come scopo quello di portare sul palcoscenico l’onestà e la dignità delle emozioni nelle quali il pubblico si riconosce e con le quali si confronta in un intreccio emotivo che lo lega indissolubilmente al personaggio e all’interprete.
L’intento è stato quello di formare una compagnia di attori con un linguaggio tecnico condiviso, che il suo formatore stesso ha appreso studiando presso la scuola di teatro Circle-in-the-Square Theatre di New York- Broadway, e che ha approfondito in varie esperienze internazionali che caratterizzano fortemente l'impostazione della direzione artistica che sta dando a questo giovane gruppo, che si esibisce in lingua italiana e in lingua inglese.
L’attenzione al panorama internazionale e la volontà di essere una porta di comunicazione tra questo e il territorio veneto, ha influenzato la scelta del repertorio della compagnia: da autori più propriamente legati alla tradizione, a quelli meno rappresentati, ad autori contemporanei che hanno scritto opere specificatamente per la compagnia (lo scrittore statunitense Jeremy Nichols).
you tube
09 Settembre 2016 20:30
Calle Corte Grande, 30133 Venezia, Italia
Mr. Wob & The Canes hanno un medicine show. Di fattucchieri e ciarlatani. Di Canzoni e pozioni magiche. Storie e Filastrocche.
E voi direte: l'abbiamo già avuto.
Ma ci sono ben tre buoni motivi per riaccogliere un medicine show:
- la presenza di un fantasma nuovo, quello del tempo
- la maggiore ampiezza delle pozioni e delle loro qualità
- La presenza di antichi ed inquietanti strumenti musicali.
E' un rito. Una profezia. Una panacea alla vita moderna.
www.wobandthecanes.com
E voi direte: l'abbiamo già avuto.
Ma ci sono ben tre buoni motivi per riaccogliere un medicine show:
- la presenza di un fantasma nuovo, quello del tempo
- la maggiore ampiezza delle pozioni e delle loro qualità
- La presenza di antichi ed inquietanti strumenti musicali.
E' un rito. Una profezia. Una panacea alla vita moderna.
www.wobandthecanes.com
09 Settembre 2016 21:00 - 10 Settembre 2016 23:00
Redentore, Fondamenta Croce, 30133 Venezia, Italia
Il Circolo Ricreativo Culturale "3 AGOSTO" in collaborazione con l'Associazione Culturale VIVIDOTANGO e l'Associazione Cuturale TANGOACTION propone un evento di Tango Argentino (danza dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'Umanità) completamente gratuito e libero a tutti, presso il Sagrado della chiesa del SS. Redentore
L'iniziativa così organizzata è pensata per avvicinare a questa forma di arte in movimento un gran numero di appassionati e non, di generazioni diverse, unite dalla stessa passione in un contesto storico monumentale invidiabile qual è l'ingresso della chiesa del Redentore.
Ore 20.00/21.00 lezione primi passi
Ore 21.00/23.00 milonga
https://www.facebook.com/tangoaction
https://www.facebook.com/tangoaction
09 Settembre 2016 21:30
Calle Corte Grande, 30133 Venezia, Italia
Pop upstream minimale e videoproiezioni con Settore Giada:
Ali Salvioni (voce, Hang, tastiere, basso, Loops, fx) e Stefano Benini (live visuals).
Durante più di cento concerti Settore Giada ha dimostrato le sue qualità di performace in solo, ed affinato l'importante rapporto con il visuale. Strette collaborazioni con diversi videoartisti hanno portato a numerose videoclips e all'integrazione dal vivo delle videoproiezioni.
Settore Giada risveglia in un viaggio ipnotico attraverso oscure realtà metropolitane e malinconici paesaggi le immagini sottili e sconcertanti dei sogni lucidi.
Pagina Web
Durante più di cento concerti Settore Giada ha dimostrato le sue qualità di performace in solo, ed affinato l'importante rapporto con il visuale. Strette collaborazioni con diversi videoartisti hanno portato a numerose videoclips e all'integrazione dal vivo delle videoproiezioni.
Settore Giada risveglia in un viaggio ipnotico attraverso oscure realtà metropolitane e malinconici paesaggi le immagini sottili e sconcertanti dei sogni lucidi.
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10 Settembre 2016 11:00 - 11 Settembre 2016 18:30
Fondamenta Sant'Eufemia, 30133 Venezia, Italia
"La chiesa S.Eufemia, approdo alle origini storiche della Giudecca"
conversazione con Paola Landsmann
sab 10 ore 11:00
dom 11 ore 17:30
Ritrovo davanti alla chiesa
conversazione con Paola Landsmann
sab 10 ore 11:00
dom 11 ore 17:30
Ritrovo davanti alla chiesa