Prossimi eventi

08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   CAMPO JUNGHANS e TEATRO JUNGHANS

Calle Scuola, 30133 Venezia, Italia

ZUA (Giorgia Zuin) presenta PETἌτλας, un'opera in continua crescita in base al nostro consumo di plastica con lo stesso materiale riciclato da bottiglie.

Sopportare o supportare?

Si racconta che Atlante era Re della Mauritania e molto portato per l’astrologia, era considerato il primo ad aver studiato la scienza dell'astronomia e fu il primo a rappresentare il mondo per mezzo di una sfera, per questo motivo si diceva che portasse il cielo sulle spalle. Ho voluto riprendere questa figura e riproporla riflettendo non solo sulla sua ipotetica emotività negativa ma prendendo come riferimento i risultati del consumo sociale di plastica, secondo quanto pubblicato da WWF il 5 Gennaio 2018 nell’articolo ‘I NUMERI DELLA PLASTICA NEL MONDO’ di Lucio Biancatelli: ’La produzione mondiale di plastica è passata dai 15 milioni del 1964 agli oltre 310 milioni attuali. Ogni anno almeno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani del mondo e, ad oggi, si stima che via siano più di 150 milioni di tonnellate di plastica negli oceani...’

La scultura è stata effettuata con ritagli e scarti di plastica derivati da bottiglie riciclate dai colori che richiamano il cielo e il mare rappresentando così l’affaticamento del pianeta che sta sopportando i dolori derivati dalla nostra inciviltà.
Credo vivamente che in questo periodo storico sia nettamente importante da parte di noi 'artisti' portare un messaggio che colpisca nel profondo delle persone al fine di migliorarci al livello sociale e umano.
Da qui appunto nasce il quesito 'SOPPORTARE tutto ciò che sta accadendo al nostro Pianeta o SUPPORTARE il nostro Pianeta riducendo i nostri consumi quotidiani e non solo?'

Visita la pagina IG di ZUA



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   CIRCOLO R.NARDI

Calle Spini, 432 - Giudecca 30133 Venezia, Italia

Sappiamo che le api vivono in uno spazio tutto loro sulla nostra terra.
Come delle navicelle spaziali colorate a strisce gialle e marroni gironzolano intorno al loro pianeta: l’alveare.
Da sempre impollinatrici, non a caso un universo gerarchico al femminile, costituito dall’ape regina e dal maschio riproduttore: il fuco.
Volano tra le diverse specie di fiori per poi ritornare all’arnia.
Il laboratorio artistico “e” quest’anno si è ispirato al magico mondo delle api, ricordandoci che il loro lavoro è di grande necessita per la sopravvivenza alimentare della specie umana.
Un monito per l’uomo di salvaguardare queste simpatiche e preziose creature.
Lavoro che gli artisti del laboratorio hanno interpretato ognuno a suo modo ispirandosi un po' anche alla fantascienza.

Visita il sito di Anffas Venezia



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   CAMPO JUNGHANS e TEATRO JUNGHANS

Calle Scuola, 30133 Venezia, Italia

Le opere di Barbara Grossato manifestano nell’organicità estetica delle forme una forza primordiale di matrice femminile, cifra caratterizzante il suo stile espressivo.
Il passaggio dalla pittura - tecnica mai del tutto abbandonata - alla scultura e installazione avviene all’insegna di un procedimento che elegge la tessitura manuale a componente fondamentale dell’opera.
L’utilizzo ossessivo di materiali industriali, filo di ferro, fascette elettriche, rete, corde, cartoncino ecc. avviene seguendo moduli predisposti alla crescita esponenziale, che acquistano forza dall’assemblaggio per accumulazione, ripetizione della cellula base.
Il lavoro paziente purifica il supporto dalla sua natura materiale e lo astrae dalla sua funzione originaria.



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   CAMPO JUNGHANS e TEATRO JUNGHANS

Calle Scuola, 30133 Venezia, Italia

Greta Boato presenta una serie di dipinti astratti che evocano delle vedute della terra dall'alto.
Un omaggio alla bellezza del pianeta in un richiamo al fotografo, giornalista e ambientalista francese Yann Arthus-Bertrand, la cui opera fotografica porta proprio il titolo La terre vue du ciel.

La mia ricerca artistica si nutre e si ispira di ciò che mi circonda, è il desiderio di raccontare la bellezza, sempre sotto i nostri occhi ma che spesso fatichiamo a vedere, la volontà di far prendere coscienza di questo mondo delicato, prezioso ed eccezionale che abitiamo e che sta a noi proteggere e rispettare.



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 18:00

Esposizioni 2022   PONTE LUNGO e FONDAMENTA S. GIACOMO

Fondamenta San Giacomo, 30133 Venezia, Italia

Chiara Cecchini, in arte Impiraressa 2.0 vive a Murano, l'isola del vetro. Da bambina impirava perline per creare collanine e braccialetti per sè e le sue bambole.
Oggi, con lo stesso spirito di allora, cerca di unire le vecchie perle di conteria a creazioni in vetro e in altri materiali che normalmente sarebbero fuori luogo in un gioiello. Il risultato sono pezzi unici da indossare.

Impiraressa 2.0 sarà presente ai Piedi del Ponte Lungo giovedì 8 dalle 15.30 alle 19.00 e negli altri giorni dalle 11.00 alle 18.00.



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   CIRCOLO ARCI "LUIGI NONO"

Fondamenta del Ponte Longo, 235/A - Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

Il perdono legato alla figura della madre, in un nuovo vortice creato grazie al reciproco perdono. Come un’astronauta vede il mondo da un’altro punto di vista, è necessario rivalutare i legami familiari, al fine di creare armonia, equilibrio, guarigione e bilanciamento.
Vorremmo quindi proporre un duo, ben distinti tra loro ma che cooperano dalla stessa energia.



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   CIRCOLO ARCI "LUIGI NONO"

Fondamenta del Ponte Longo, 235/A - Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

I miei ricordi sono in bianco e nero è una serie fotografica dedicata a Venezia: 30 diverse immagini a rappresentare i diversi volti della città lagunare. "Passaggi segreti", "Istantanee", "Mura", "Lidi" e "Anime" sono i cinque capitoli che compongono il racconto visivo, nucleo e sunto di un ben più ampio archivio di scatti realizzati tra l’estate del 2020 e l’autunno del 2021.
In uno scenario nel quale le uniche gradazioni di colore sono quelle del bianco e del nero, emergono fondamenta, calli, vie acquatiche, muri, incrostazioni, luci, sguardi, sensazioni: reperti e testimonianze di una realtà stratificata e seducente quale è la città di Venezia.

Elisabetta Osarite Moiraghi (Torino, 1996) ha vissuto a Venezia dal 2017 al 2021, dove ha frequentato l’Università Ca’ Foscari laureandosi in Storia dell’arte contemporanea. A Venezia si è dedicata alla fotografia, alla scrittura creativa e al teatro (presso il C.T.R. Centro Teatrale di Ricerca di Giudecca).



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   CIRCOLO ARCI "LUIGI NONO"

Fondamenta del Ponte Longo, 235/A - Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

Se mi fermo forse sono io è una conversazione tra due elementi: il volto e il fuoco. Il volto comunica la volontà di spiccare tra mille altri, il fuoco gli concede la parola attivando un flusso di voci interiori.
L’opera è pensata come un’installazione audiovisiva strutturata su due grandi schermi affiancati in posizione verticale. Il dialogo che si crea è una continua indagine sull’essere, adeguati o inadeguati, attivi o passivi; è il dolore un male?
Il materiale analizzato e rielaborato proviene dai filmati amatoriali della famiglia Guerra, risalenti all’inizio degli anni ‘80 fino ai primi anni ‘90, quindi in supporto VHS. Si tratta di riprese di memorie ed eventi conviviali, come la nascita dei figli, la prima comunione, le cene in famiglia.
Partendo da questi video tape che rappresentano apparentemente momenti “felici”, la nostra attenzione è caduta su tutte quelle persone non consapevoli di comparire in camera. Volti spesso assorti nei loro pensieri, tradotti in azioni spontanee, non controllate che sono difficili da simulare se si sa di essere ripresi. Parliamo di personaggi secondari che restano un po' nascosti, chi sta dietro la camera non ha come primo intento captare ed immortalare questi volti. Infatti, non sono il soggetto dei video originali, ma appartengono al contorno, a tutte quelle cose che fuggono inosservate.
Il soggetto si presenta come non-protagonista, nel ruolo di comparsa. Il suo stato resta un vuoto interpretabile: è comunque un atto performativo. Ed è proprio questa non presenza sostanziale il soggetto del nostro lavoro.
Abbiamo individuato in questi volti e nelle espressioni una dimensione: uno stato di non ruolo, di non luogo a cui abbiamo restituito uno spazio e un tempo, un valore. I volti dall’ultimo strato della pellicola vengono fatti emergere in primo piano, rendendoli così dei protagonisti.

Il testo che accompagna il video è un collage di estratti di diari personali che affrontano i temi dell’inadeguatezza, della non definizione del sé.
L’intento è quello di dare voce a stati indefiniti, inespressi e talvolta incompresi.



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   CIRCOLO ARCI "LUIGI NONO"

Fondamenta del Ponte Longo, 235/A - Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

Stefano Zago - taccuini di viaggio, schizzi e opere grafiche.
Un anno e più di schizzi, disegni e opere grafiche realizzate per raccontare una comunità impegnata nella difesa dell'isola di Poveglia e i Beni Comuni veneziani e del mondo intero.

Stefano Zago, disegnatore padovano a Parigi, torna nella sua amata Venezia per raccontare nei suoi taccuini gli incontri con le associazioni impegnate nella difesa dell'isola di Poveglia, di Venezia e della sua laguna. Se la bellezza di questa straordinaria città è conosciuta in tutto il mondo, i disegni dell’autore vogliono concentrarsi sulle persone coraggiose che, ogni giorno, pensano e costruiscono un nuovo rinascimento per una città che non vuole arrendersi.
Da questi incontri è nata l'idea di raccontare Venezia in una forma inedita. Dalla spontaneità di appunti disegnati in diretta emergono le storie, le esperienze e i progetti degli abitanti di Venezia che vedono in prima persona peggiorare di giorno in giorno le condizioni della città per i noti problemi legati al clima, per l’impatto di un turismo sempre più asfissiante, per le opere pubbliche legate al passaggio delle gandi navi da crociera, ma soprattutto per le manovre speculative che vedono convergere l'imprenditoria privata e gli apparati dell'amministrazione pubblica.

L'artista intende esporre una serie di elaborazioni grafiche partendo dai disegni realizzati durante le riunioni dell'associazione « Poveglia per tutti » e durante i viaggi recenti che lo hanno portato da Parigi a Venezia. Insieme a questa serie saranno esposti una serie di disegni originali, contenuti nelle pagine dei carnet dell'artista.

Disegnatore "live" legato alla comunità globale degli « Urban Sketcher » Stefano Zago ha l'intenzione di coinvolgere durante i giorni del festival altri disegnatori, semplici visitatori e cittadini, invitando a disegnare a loro volta su fogli e carnet messi a disposizione dall'artista.

Visita il sito di Stefano Zago



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   STUDIO GIUDECCA 860

Calle San Giacomo, 860, 30133 Venezia, Italia

Lo Studio Giudecca 860 è aperto al pubblico con in esposizione le opere più recenti degli artisti Serena Nono e Nicola Golea.



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   CZ95

Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

Acquerelli e altri lavori a tecnica mista.



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   CZ95

Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

Cosa ci azzeccano le miniature di Monica Casaril con il titolo del Festival 2022? Lo spiega molto bene una frase dello scultore Alberto Giacometti: “Ci sono più possibilità di farsi un’idea dell’universo facendo una cosa alta mezzo centimetro che nel cercare di rifare il cielo intero”.

Monica partecipa al festival 2022 con quattro opere al CZ95.
La prima con titolo “Il libraio di Venezia”, prende spunto dall’omonimo libro scritto da Giovanni Montanaro e riproduce in miniatura la libreria “Moby Dick” di Vittorio (il protagonista). L’opera, che contiene elementi identificativi di varie librerie di Venezia in una fusione tra reale e immaginato, vuole raccontare un giorno di acqua alta a Venezia, con uno sguardo amorevole verso le contraddizioni della città.
La seconda e la terza opera con titolo “Il viaggiatore statico” e “Una finestra sull’ignoto” sono ispirate da due racconti di Antonio Tabucchi, tratti dalla raccolta “Racconti con figure”. L’opera “Il viaggiatore statico” è un omaggio allo scrittore Pessoa che ha saputo raccontare la realtà da innumerevoli punti di vista. L’opera “Racconti con figure” gioca sul rapporto dentro/fuori.
La quarta opera a sorpresa!



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   CZ95

Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

L'installazione presenta un abito da sposa con un lungo velo di quasi trecento metri, coadiuvato da foto, dipinti, ritagli di giornale, oggetti, che narra il viaggio d'Arte e vita dell'artista attraversando diversi paesi del mondo e attraverso molti happening.
Come il racconto di un diario, lo spettatore potrà immaginare di vivere azioni ed emozioni dell'artista vestita da sposa.
L'abito da Sposa con il Velo è andato sporcandosi e consumandosi nel tempo, in un viaggio iniziato dal 1998.



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   Parco Giochi Sacca Fisola

Sacca Fisola, Fondamenta Beata Giuliana di Collalto, Venezia

Questo lavoro vuole essere un omaggio e allo stesso tempo reinterpretazione di una scena fondamentale del film 8 e mezzo di Federico Fellini. Nel film un mago legge nella mente del protagonista Guido Anselmi.
L’assistente del mago scrive così sulla lavagna la formula “ASA NISI MASA”. Parole apparentemente senza senso, se non fosse che quella formula altro non è che la parola “anima” in alfabeto serpentino, un tipo di alfabeto utilizzato da bambini per parlare in codice e nascondere significati. Non a caso la parola viene ripetuta in una scena in cui una bambina dice a Guido bambino che se vorrà accedere al tesoro della vita dovrà ricordarsi la formula “ASA NISI MASA”.
Dunque è l’anima la chiave per accedere ai segreti della vita. Anima è anche la soluzione ai problemi di Guido, un regista in piena crisi poetica ed esistenziale, in cerca della chiave per realizzare il suo nuovo attesissimo film.

Nella mia poetica l’anima non esiste. O se esiste, è qualcosa di altamente terreno, spogliata da ogni riferimento spirituale. L’anima è materia. La materia è la stessa terra che calpestiamo, che un giorno, calpesterà noi. Da qui la mia scelta di fare questo lavoro in un terreno adiacente a un parco giochi, un luogo brulicante di vita. Ma dove c’è vita, c’è inevitabilmente la morte. E dunque materia diventa la parola opposta ad anima, che invece di allontanarci dalle cose e da noi stessi, ci avvicina a tutte le cose terrene, fatte della stessa materia del nostro corpo.

L'opera di Lorenzo Montinaro, Masa Tese Riasa (2022) è parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.

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08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   FONDAMENTA PONTE PICCOLO

Fondamenta Ponte Piccolo, Giudecca 30133 Venezia, Italia

Quando la temperatura interna di un corpo equivale alla temperatura esterna al corpo stesso si raggiunge il grado di empatia.

Collettivo plurale è formato da Giulio Ancona, Leonardo Avesani e Chiara Ventura. Propone una performance, Gesto 4 in Fondamenta del Ponte Piccolo da giovedì 8 a domenica 11 settembre.
E' parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.

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08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   Calle della Croce

Calle della Croce, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

A volte è possibile riconoscere concetti di “casa”, “rifugio”, “appartenenza” in quello che la natura o la città (o la natura nella città) offre spontaneamente.
Un riposizionare lo sguardo rispetto all’ideale urbano di “abitazione”, che scardina il concetto di “abitare” come spazio chiuso, limitato, personalizzato.
Quello che può generarsi da questa interazione tra corpo e luogo è un abitare molteplice, un vivere lo spazio nello spazio, senza interruzione tra dentro e fuori; lo stesso atteggiamento, provocatorio, istintivo, naturale, che ci avvicinava da bambini ad un’idea abitativa spontanea, che nasceva insieme al luogo appena scoperto. Un rifugio semplice, per giocare all’ombra, un piccolo nido per proteggersi, ma senza barriere, senza soglie, dove il fuori e il dentro sfumano l’uno nell’altro creando una continuità, una simbiosi con l’ambiente, in cui non ci si sente né ospiti, né conquistatori.
Trovare senso di casa dove casa non c’è. Sentirsi abitante senza abitazione, o solo con la sua illusione. Così l’idea di casa nasce tra l’abbracciarsi dei rami e il nascondersi tra i tessuti, riparati dall’ombra degli alberi ma da cui riesco sempre a vedere attraverso.

L'installazione site specific Tree House (Space Within a Space) di Laura Guastini richiede di essere cercata e abitata lungo Calle de la Croce, ed è parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.

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08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   Calle Michelangelo

Calle Michelangelo, Giudecca 30133 Venezia, Italia

Lo spazio è di chi lo abita!
ASMA - Associazione Schizogeografica di Mappatura Alternativa, espone nei giorni del Festival, in forme a noi del tutto ignote e misteriose, il risultato del laboratorio di striscioni ufologici che si terrà durante l'Anteprima del 3 settembre.
Lo spazio ci viene costantemente negato, recinzioni e confini ci impediscono il movimento libero sulla mappa. C'è sempre qualcuno che vuole decidere per noi e agire alle nostre spalle, nascondendoci la verità.
Campo Marte in Giudecca, i cui lavori sono iniziati negli anni '80 e non ancora conclusi, è solo l'ennesima Area 51 da cui siamo tagliati fuori. Basta sfratti, basta ingiustizie!
Che tutti gli esseri umani collaborino con tuttɜ lɜ alienɜ! Usciamo allo scoperto, facciamoci sentire lanciando messaggi forti contro la xenofobia e i soprusi territoriali terrestri. Contro il sortilegio capitalista lanciato dall'élite rettiliano-massonica neocoloniale esoplanetarista sono necessarie le forze psichiche di tutte le creature: umani, umanoidi, insettoidi, pleiadianɜ, nordicɜ, macchine, demoni inorganici e tuttɜ lɜ altrɜ, unitevi!

Il risultato in mostra del laboratorio di striscioni ufologici di ASMA, e le varie forme che potrà prendere nel corso del Festival, è parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   CZ95

Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

From the Universe... with Love: Acquerelli Cosmici è l'esposizione per questa edizione del Festival di Mariem Meiram.
Galassie e nebulose vorticano nelle fusioni di colore sempre inaspettate. L'universo fa da sfondo e cambiano le prospettive, l'immaginazione non ha né confini né coordinate : illustrazioni per sognare, creazioni per riflettere.



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   Calle della Croce

Calle della Croce, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

La struttura che abbiamo costruito si ispira a quelle dei parchi giochi, luoghi che cambiano drasticamente nell’arco della giornata. Il pubblico del giorno non è lo stesso che li abita di notte. Quando c’è il sole, i bambini giocano a nascondersi, ma quando cala il sole i più grandi entrano nella tana per nascondersi dalla società e intrattenersi in attività spesso immorali.
L’esterno si maschera da gioco essendo però qualcos’altro. Il dentro è inconoscibile. La struttura in sé cambia natura in base a quando viene visitata. Da bambini ci si nasconde sotto le coperte per sfuggire all’Uomo Nero. Ci si copre gli occhi e si piomba nell’oscurità, rimanendo da soli. Nascondersi è un momento d’introspezione, un incontro inevitabile con le ombre.
Si sfugge dal buio entrando nel buio.

Tana libera tutti di Lorenzo Ercoli, Giacomo Furlan, Moreno Hebling e Francesco Bruno Niero è parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.

Visita la pagina IG di Lorenzo Ercoli
Visita la pagina IG di Giacomo Furlan
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Visita la pagina IG di Ileana
Visita la pagina IG di Giulia Del Gobbo



08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00

Esposizioni 2022   CZ95

Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

D'ISTINTO
Effetto della veduta d’insieme- 108 minuti nello spazio


Mostra d'arte contemporanea con opere di Gaia Bucciarelli, Romina Doringo, Simone Fochesato, Rachele Zerbetto, Barbara Rosita Raimondo, Giorgia Contin.

Effetto della veduta d’insieme: una condizione che, se sperimentata, cambia la consapevolezza che abbiamo di noi stessi e della nostra esistenza all’interno della nostra dimensione spazio- temporale. Molti astronauti hanno sperimentato tale effetto durante le missioni spaziali.

Il titolo suggerisce la chiave di lettura della mostra organizzata dal collettivo, invitando lo spettatore a osservare la realtà da un punto di vista inedito, come un astronauta.

In tale modo è favorita una nuova misura dove il dualismo che caratterizza il nostro pensiero è superato. Un percorso di ritorno verso un’origine, verso sé stessi. Ognuno di noi è chiamato a scoprire il mistero della propria nascita, il mistero della vita, come esistenza e poesia, il mistero dell’uomo, come unità e molteplicità, il mistero della religiosità, come rapporto col divino. Nell’ottica proposta questi livelli non sono separati, ma giustapposti. Nelle sacre scritture l’uomo non nasce dal fango, ma dal limo. Da questo termine si ricava limite. Tale limite non è una prigione, ma piuttosto una condizione di vita. Solo vivendo l’unità come insieme l’uomo può essere sé stesso e realizzare la propria missione.



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