Prossimi eventi
10 Settembre 2017 17:30
Giudecca, Venezia, Italia
Composizione multimediale di Aldo Vio e Alessio Rossato
per Clarinetto Basso e tracce digitali.
per Clarinetto Basso e tracce digitali.
10 Settembre 2017 17:30
Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Mariella Parravicini propone una lettura scenica della novella Storia di Sofia di Claudia Azzola, tratto dalla raccolta di racconti "Parlare a Gwinda"- casa editrice "La vita felice" 2013.
10 Settembre 2017 18:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Musica da danza dal medioevo ai giorni nostri.
con Nabila Chajai, Sara Mancuso, Nicola Cristante e tanti altri!
con Nabila Chajai, Sara Mancuso, Nicola Cristante e tanti altri!
10 Settembre 2017 18:30
Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Il video Evolve to die di Alexandra Foffano è una coreografia ispirata all'evoluzione delle età della vita.
Partendo dalla bambina innocente che inizia ad aprire gli occhi sul mondo ("Children"); persa l'innocenza si entra nell'adolescenza ("Teenager") alla ricerca di nuove esperienze da assaggiare; nell'epoca attuale non c'è più un passaggio diretto dall'adolescenza all'età adulta ma c'è una fase intermedia: la giovinezza ("Young") in cui c'è una tensione alla crescita ma il giovane è come intrappolato, invischiato nei suoi errori ed in quelli della società. Arriva poi l'adulta: dopo tante esperienze ha trovato il suo equilibrio nonostante tutti gli impegni ("Adult”); l'evoluzione termina con la vecchia ("Old”) ormai conscia di essere giunta al termine, stanca, malata ma felice. Alla morte dell'anziana la collettività accorre ("Selfish"). Se ne stanca presto e ognuno torna a pensare a sè stesso. Alla fine, però, tutti giungeranno alla stessa conclusione...
Con Valentina Ceccato, Anna Zavan, Ilaria Buccigrossi, Sofia FIume e Alexandra Foffano
Riprese di Stefano Germano
http://alexandrafoffano.wixsite.com/murmure
Partendo dalla bambina innocente che inizia ad aprire gli occhi sul mondo ("Children"); persa l'innocenza si entra nell'adolescenza ("Teenager") alla ricerca di nuove esperienze da assaggiare; nell'epoca attuale non c'è più un passaggio diretto dall'adolescenza all'età adulta ma c'è una fase intermedia: la giovinezza ("Young") in cui c'è una tensione alla crescita ma il giovane è come intrappolato, invischiato nei suoi errori ed in quelli della società. Arriva poi l'adulta: dopo tante esperienze ha trovato il suo equilibrio nonostante tutti gli impegni ("Adult”); l'evoluzione termina con la vecchia ("Old”) ormai conscia di essere giunta al termine, stanca, malata ma felice. Alla morte dell'anziana la collettività accorre ("Selfish"). Se ne stanca presto e ognuno torna a pensare a sè stesso. Alla fine, però, tutti giungeranno alla stessa conclusione...
Con Valentina Ceccato, Anna Zavan, Ilaria Buccigrossi, Sofia FIume e Alexandra Foffano
Riprese di Stefano Germano
http://alexandrafoffano.wixsite.com/murmure
10 Settembre 2017 19:00
Redentore, Fondamenta Croce, 30133 Venezia, Italia
di e con Marianna Biadene e con la partecipazione degli allievi dell'Associazione Gamaka
e della scuola di danza Salammbò
Lo spettacolo inizierà in Campo del Redentore alle 19 e proseguirà poi negli spazi dell'Associazione Canottieri Giudecca.
Il teatro-danza dell’India vanta origini antiche e si è sviluppato nei secoli in seno alle ricche tradizioni artistiche e spirituali dell’India (poesia, musica, iconografia e yoga). Ricodificata nella sua forma attuale agli inizi del XX secolo, la danza Bharatanatyam è oggi diffusa e apprezzata internazionalmente. Questo stile di danza si distingue per la perfetta geometria delle linee, la ricchezza ritmica e la raffinata mimica del volto.
Lo spettacolo presenta una selezione di brani ispirati al repertorio tradizionale della danza Bharatanatyam, principale forma di teatro-danza classica dell’India meridionale. L’ideazione coreografica si sviluppa a partire da una ricerca sui codici espressivi dello stile Bharatanatyam, esplorando i confini tra azione scenica e rituale. Le danze saranno accompagnate da alcuni interventi narrati, che potranno aiutare il pubblico alla comprensione dei testi e dei contenuti poetici espressi attraverso la danza e il linguaggio dell’abhinaya, raffinata arte del gesto.
Lo spettacolo sarà presentato dalla danzatrice e insegnante Marianna Biadene, e vedrà la partecipazione degli allievi che hanno frequentato i Corsi annuail di Danza Indiana organizzati a Venezia, Padova, Treviso, Udine. Ospiti della serata saranno inoltre le allieve della Scuola di Danza Salammbò di Udine.
Lo spettacolo è una produzione originale di Marianna Biadene, danzatrice, coreografa e insegnante di danza (membro del CID Unesco – International Dance Council) presso l’Associazione Gamaka.
Marianna si è formata in danza classica, contemporanea e danza classica indiana, ed ha perfezionato i suoi studi tra l’Europa (Inghilterra-Italia) e l’India con grandi maestri. Riconosciuta come una delle principali interpreti di danza Bharatanatyam a livello nazionale, ha presentato spettacoli in Italia e all’estero, con frequenti e significative collaborazioni con artisti di fama internazionale. Marianna è Presidente dell’ Associazione Gamaka e Direttore Artistico del Festival NATYAKALA.
http://mariannabiadene.blogspot.it
e della scuola di danza Salammbò
Lo spettacolo inizierà in Campo del Redentore alle 19 e proseguirà poi negli spazi dell'Associazione Canottieri Giudecca.
Il teatro-danza dell’India vanta origini antiche e si è sviluppato nei secoli in seno alle ricche tradizioni artistiche e spirituali dell’India (poesia, musica, iconografia e yoga). Ricodificata nella sua forma attuale agli inizi del XX secolo, la danza Bharatanatyam è oggi diffusa e apprezzata internazionalmente. Questo stile di danza si distingue per la perfetta geometria delle linee, la ricchezza ritmica e la raffinata mimica del volto.
Lo spettacolo presenta una selezione di brani ispirati al repertorio tradizionale della danza Bharatanatyam, principale forma di teatro-danza classica dell’India meridionale. L’ideazione coreografica si sviluppa a partire da una ricerca sui codici espressivi dello stile Bharatanatyam, esplorando i confini tra azione scenica e rituale. Le danze saranno accompagnate da alcuni interventi narrati, che potranno aiutare il pubblico alla comprensione dei testi e dei contenuti poetici espressi attraverso la danza e il linguaggio dell’abhinaya, raffinata arte del gesto.
Lo spettacolo sarà presentato dalla danzatrice e insegnante Marianna Biadene, e vedrà la partecipazione degli allievi che hanno frequentato i Corsi annuail di Danza Indiana organizzati a Venezia, Padova, Treviso, Udine. Ospiti della serata saranno inoltre le allieve della Scuola di Danza Salammbò di Udine.
Lo spettacolo è una produzione originale di Marianna Biadene, danzatrice, coreografa e insegnante di danza (membro del CID Unesco – International Dance Council) presso l’Associazione Gamaka.
Marianna si è formata in danza classica, contemporanea e danza classica indiana, ed ha perfezionato i suoi studi tra l’Europa (Inghilterra-Italia) e l’India con grandi maestri. Riconosciuta come una delle principali interpreti di danza Bharatanatyam a livello nazionale, ha presentato spettacoli in Italia e all’estero, con frequenti e significative collaborazioni con artisti di fama internazionale. Marianna è Presidente dell’ Associazione Gamaka e Direttore Artistico del Festival NATYAKALA.
http://mariannabiadene.blogspot.it
10 Settembre 2017 19:00
Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Programma serale di domenica 10 settembre al CZ95 a cura di Default:
dalle 19.00 selezione video
dalle 20.00 Pizzaeria da Gabriele
Seconda parte di “the house of bustle”, direttamente da BJCEM Biennale Mediterranea18.
Banchetto performativo aperto alla partecipazione attiva del pubblico, che si svolge in 3 diverse serate. La tavola, intesa come luogo espanso e non più come oggetto, si trasforma in un palco interattivo divenendo così luogo d'incontro, dialogo e confronto, attraverso immagine, suono e cibo: media che creano relazioni. Il processo relazionale avviene attraverso una cena pubblica, accompagnata da suoni e immagini in movimento. A conclusione dell'intervento, gli oggetti rimarranno in esposizione, per tutta la durata del Festival.
È consigliato confermare la propria partecpiazione tramite mail: default665avv1@gmail.com
dalle 22.00 rachitico + incapace
Live performance video sonora generatosi dall’interazione tra video e improvvisazione musicale con strumenti elettro acustici autocostruiti e loop station.
https://default665avv1.wixsite.com/default
dalle 19.00 selezione video
dalle 20.00 Pizzaeria da Gabriele
Seconda parte di “the house of bustle”, direttamente da BJCEM Biennale Mediterranea18.
Banchetto performativo aperto alla partecipazione attiva del pubblico, che si svolge in 3 diverse serate. La tavola, intesa come luogo espanso e non più come oggetto, si trasforma in un palco interattivo divenendo così luogo d'incontro, dialogo e confronto, attraverso immagine, suono e cibo: media che creano relazioni. Il processo relazionale avviene attraverso una cena pubblica, accompagnata da suoni e immagini in movimento. A conclusione dell'intervento, gli oggetti rimarranno in esposizione, per tutta la durata del Festival.
È consigliato confermare la propria partecpiazione tramite mail: default665avv1@gmail.com
dalle 22.00 rachitico + incapace
Live performance video sonora generatosi dall’interazione tra video e improvvisazione musicale con strumenti elettro acustici autocostruiti e loop station.
https://default665avv1.wixsite.com/default
10 Settembre 2017 20:00
Fondamenta Fianco Ponte Lungo, 30133 Venezia, Italia
Dopo il "divieto di sbarco" alla Biennale Cinema, Marco Amoretti presenta la sua Maserati-barca con una particolare installazione, accompagnata dalla proiezione del film Oceano in auto, basato sulla storia vera della traversata dell'oceano Atlantico in automobile in 119 giorni.
All'associazione Canottieri Giudecca domenica 10 alle ore 20.00.
www.autonauti.it
All'associazione Canottieri Giudecca domenica 10 alle ore 20.00.
www.autonauti.it
10 Settembre 2017 20:30
Fondamenta Fianco Ponte Lungo, 30133 Venezia, Italia
Formazione: Franca Pullia - voce, kazoo
Max Bustreo - organo elettrico
Alvise Seggi / Ricky Sartorel - basso
Giovanni "Sugo" Natoli - batteria
Il gruppo nasce nel 2008, attorno a un tavolino di un bar, con un bel Martini in mano. Voglia di leggerezza, riscoperta di perle artistiche, qualità musicale e brioso desiderio di suonare per un pubblico curioso dalle ginocchia mobili.
Il repertorio ritrovato e reinterpretato nello Stile Frankie è andato affinandosi sulla rilettura di chicche, più o meno note, del secondo Novecento: pezzi italiani e internazionali, da Nino Ferrer a Nada, da Tom Jones a Adriano Celentano a cui affiancano, con un sound sul quale è impossibile non sentir la voglia di muoversi e ballare, sigle dei varietà del sabato sera con Raffaella Carrà, Stefania Rotolo, Johnny Dorelli e la grande Mina.
I Frankie non sono una tribute band né applicano alcun recupero filologico nelle proprie esecuzioni. Semplicemente, esplicitano la loro voglia di leggerezza e di joie de vivre proponendo un repertorio accattivante composto da arrangiamenti e reintepretazioni originali, un repertorio malizioso, coinvolgente, caratterizzato da un groove ironico e dal look scanzonato omaggio al Peter Sellers del film-cult “Hollywood Party”.
Hanno suonato con i Frankie: Guglielmo Pagnozzi, Danilo Scaggiante, Piero Bittolo Bon (sax), Andrea Wob Facchin, Francesco Zanchi (chitarra), Loris Tagliapietra (basso), Ilenya De Vito, Giuliana Spanò (voce).
Frankie Back From Hollywood. Da ascoltare con un long drink in mano… se riuscite a non versarlo!
Max Bustreo - organo elettrico
Alvise Seggi / Ricky Sartorel - basso
Giovanni "Sugo" Natoli - batteria
Il gruppo nasce nel 2008, attorno a un tavolino di un bar, con un bel Martini in mano. Voglia di leggerezza, riscoperta di perle artistiche, qualità musicale e brioso desiderio di suonare per un pubblico curioso dalle ginocchia mobili.
Il repertorio ritrovato e reinterpretato nello Stile Frankie è andato affinandosi sulla rilettura di chicche, più o meno note, del secondo Novecento: pezzi italiani e internazionali, da Nino Ferrer a Nada, da Tom Jones a Adriano Celentano a cui affiancano, con un sound sul quale è impossibile non sentir la voglia di muoversi e ballare, sigle dei varietà del sabato sera con Raffaella Carrà, Stefania Rotolo, Johnny Dorelli e la grande Mina.
I Frankie non sono una tribute band né applicano alcun recupero filologico nelle proprie esecuzioni. Semplicemente, esplicitano la loro voglia di leggerezza e di joie de vivre proponendo un repertorio accattivante composto da arrangiamenti e reintepretazioni originali, un repertorio malizioso, coinvolgente, caratterizzato da un groove ironico e dal look scanzonato omaggio al Peter Sellers del film-cult “Hollywood Party”.
Hanno suonato con i Frankie: Guglielmo Pagnozzi, Danilo Scaggiante, Piero Bittolo Bon (sax), Andrea Wob Facchin, Francesco Zanchi (chitarra), Loris Tagliapietra (basso), Ilenya De Vito, Giuliana Spanò (voce).
Frankie Back From Hollywood. Da ascoltare con un long drink in mano… se riuscite a non versarlo!
10 Settembre 2017 22:00
Fondamenta Fianco Ponte Lungo, 30133 Venezia, Italia
La band nasce il 3 Dicembre 2012 (con un concerto in un'osteria perduta tra le nebbie della campagna veneta) dalle esperienze di tre (ahinoi) non più giovani musicisti, i quali convergono sull'idea di creare un trio di Blues cercando di recuperare quanto di africano, haitiano, misterioso e fuorischema ci sia nel Blues. Da qui il nome di Voodoo Blues. Dopo qualche periodo di studio, Mr. Wob & The Canes cominciano a proporre il proprio sound a partire da Venezia, loro patria, per poi muoversi a zonzo per il nord Italia. Dall'Emilia al Trentino, dalla Toscana alla Lombardia, questi "stagionati" musicisti, hanno deciso di portare in giro un modo diverso di fare il blues collezionando in un anno di attività circa 50 concerti (non molti ma un buon inizio) fino alla registrazione del loro primo album "Invitation to the Gathering" dove trova una prima realizzazione la loro ricerca. Si tratta di un album che mescola il fife&drum style del Mississippi con i ritmi primitivi del Blues senza dimenticare tributi stilistici alle esperienze più classiche del blues e le sue trasformazioni più moderne. In poche parole, il nostro è un blues da ballare, da cantare, nato per essere un vero e proprio invito a radunarsi e festeggiare.
10 Settembre 2017 22:00
Fondamenta Fianco Ponte Lungo, 30133 Venezia, Italia
Proiezione fotografica Arte sui muri, una collezione di immagini di Marco Bassi.
In concomitanza con il concerto di Mr Wob& the Canes, domenica 10 alle 22.00 all'Ass. Canottieri Giudecca.
In concomitanza con il concerto di Mr Wob& the Canes, domenica 10 alle 22.00 all'Ass. Canottieri Giudecca.
01 Giugno 2018 20:30 - 23:00
Calle Corte Grande, 30133 Venezia, Italia
Venerdì 1 giugno in Corte dei Cordami, il primo evento in attesa del Festival "Fuori luogo", nona edizione, che si terrà dal 7 al 9 settembre 2018.
Dalle 20:30 presentazione del Festival con rinfreschi e via ufficiale alle iscrizioni per gli artisti di ogni disciplina.
All'imbrunire, proiezione de "La legge della tormba", film di Augusto Tretti (B/N, 1960, durata 85').
Il folgorante esordio alla regia del "matto del cinema italiano", è un esempio di autorialità fuori dagli sche(r)mi. Il film di Tretti ribalta le facciate convenzionali, i luoghi comuni, le ipocrisie. E, dopo aver suscitato risate liberatorie, svela le nostre miserie lasciandoci la mente piena di amare riflessioni. La legge della tromba è un'irriverente farsa sulla società contemporanea e sulla sua rappresentazione, è come un razzo in partenza verso spazi ancora non percorsi.
Dalle 20:30 presentazione del Festival con rinfreschi e via ufficiale alle iscrizioni per gli artisti di ogni disciplina.
All'imbrunire, proiezione de "La legge della tormba", film di Augusto Tretti (B/N, 1960, durata 85').
Il folgorante esordio alla regia del "matto del cinema italiano", è un esempio di autorialità fuori dagli sche(r)mi. Il film di Tretti ribalta le facciate convenzionali, i luoghi comuni, le ipocrisie. E, dopo aver suscitato risate liberatorie, svela le nostre miserie lasciandoci la mente piena di amare riflessioni. La legge della tromba è un'irriverente farsa sulla società contemporanea e sulla sua rappresentazione, è come un razzo in partenza verso spazi ancora non percorsi.
16 Giugno 2018 18:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Secondo appuntamento "Aspettando il Festival", sabato 16 giugno alle 18:30 presso C.T.R. (Centro Teatrale di Ricerca) con una performance di danza presentata dal Gruppo CI-VE Contact Improvisation Venezia:
MALUM (work in progress) primo studio aperto al pubblico
Da un’idea di Carla Marazzato
In scena: Alessandro Affabris, Annapaola Passarini, Arianna Villa, Elisabetta Tiveron, Federica Chiuc, Sara Lonardi, Silvia Barbon, Silvia Costantini, Silvia DaLio
MaluM significa mela e male.
L’immagine dell’albero del bene e del male ha accompagnato durante tutto il lavoro di ricerca. Ci siamo interessati al peccato, alla brama di possedere, al bisogno di prevalere, di avere potere, ma anche alla purezza, alla scelta, al desiderio.
Attrazione e repulsione di un corpo solo nello spazio, di più corpi nello spazio e di corpi con altri corpi. Attrazione e repulsione sono parte della vita, elementi propri dell’essere in relazione con il tutto. Bene e male, amore e odio. Emozioni. Desiderio di avere spazio, di esistere, di mostrarsi, di amare e di essere amati, di stare vicini. Fame di conquista, con la seduzione o con la forza, paura di affrontare la lotta, rabbia, dolore.
MaluM è il gioco dei sentimenti umani, dove i partecipanti agiscono dentro ad una struttura con regole fisse. I performer cercano di stare in modo concreto e autentico in una situazione che continuamente si crea e si distrugge, in modo inaspettato e ogni volta nuovo, cercando dentro loro stessi la presenza adatta alla sfida.
L'ingresso è libero.
MALUM (work in progress) primo studio aperto al pubblico
Da un’idea di Carla Marazzato
In scena: Alessandro Affabris, Annapaola Passarini, Arianna Villa, Elisabetta Tiveron, Federica Chiuc, Sara Lonardi, Silvia Barbon, Silvia Costantini, Silvia DaLio
MaluM significa mela e male.
L’immagine dell’albero del bene e del male ha accompagnato durante tutto il lavoro di ricerca. Ci siamo interessati al peccato, alla brama di possedere, al bisogno di prevalere, di avere potere, ma anche alla purezza, alla scelta, al desiderio.
Attrazione e repulsione di un corpo solo nello spazio, di più corpi nello spazio e di corpi con altri corpi. Attrazione e repulsione sono parte della vita, elementi propri dell’essere in relazione con il tutto. Bene e male, amore e odio. Emozioni. Desiderio di avere spazio, di esistere, di mostrarsi, di amare e di essere amati, di stare vicini. Fame di conquista, con la seduzione o con la forza, paura di affrontare la lotta, rabbia, dolore.
MaluM è il gioco dei sentimenti umani, dove i partecipanti agiscono dentro ad una struttura con regole fisse. I performer cercano di stare in modo concreto e autentico in una situazione che continuamente si crea e si distrugge, in modo inaspettato e ogni volta nuovo, cercando dentro loro stessi la presenza adatta alla sfida.
L'ingresso è libero.
05 Settembre 2018 18:00
Fondamenta San Giacomo, 212, 30133 Venezia, Italia
Proiezione del film "Domani torno a casa" presso la sede di Emergency.
In contemporanea con la nona edizione del Festival delle Arti si terrà a Trento l’Assemblea Nazionale di Emergency. Non potendo, quindi, essere presenti in quei giorni alla Giudecca, ma volendo comunque partecipare all’evento, organizzeremo nella sede della Giudecca, per il 5 settembre, alle ore 18, come anteprima (Aspettando il Festival delle Arti), la proiezione del film-documentario Domani torno a casa di Fabrizio Lazzaretti e Paolo Santolini, presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2008 ed acquistato dalla BBC. Parteciperà all’incontro Mimmo Risica, cardiologo e testimone diretto delle vicende presentate nel film.
Il film è il frutto di due anni di riprese tra il Centro Salam di cardiochirurgia a Khartoum e il Centro chirurgico di Emergency a Kabul.
Il film racconta le significative vicende dei due piccoli protagonisti: Yagoub, un quindicenne sudanese colpito da una grave malattia cardiaca, ormai curabile e quindi dimenticata in Europa, e Murtaza, un afgano di sette anni incappato in una mina.
Entrambi, sebbene a “casa loro” nel paese di nascita, si trovano ugualmente costretti fuori luogo rispetto alla quotidianità della loro vita, della loro casa, lontani dai diritti della loro infanzia e lontani dalla propria famiglia. Domani torno a casa è un film costruito attraverso lo sguardo dei bambini sulla realtà della guerra e della povertà, bambini che vivono sulla loro pelle la dicotomia tra l’agognato ritorno a casa e la costrizione alla lunga degenza ospedaliera.
Nel documentario si parlano varie lingue: italiano, inglese, arabo, dari ed altre lingue locali. Il film è interamente sottotitolato in italiano.
Per info e prenotazioni: 041-877931, oppure infovenice@emergency.it
In contemporanea con la nona edizione del Festival delle Arti si terrà a Trento l’Assemblea Nazionale di Emergency. Non potendo, quindi, essere presenti in quei giorni alla Giudecca, ma volendo comunque partecipare all’evento, organizzeremo nella sede della Giudecca, per il 5 settembre, alle ore 18, come anteprima (Aspettando il Festival delle Arti), la proiezione del film-documentario Domani torno a casa di Fabrizio Lazzaretti e Paolo Santolini, presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2008 ed acquistato dalla BBC. Parteciperà all’incontro Mimmo Risica, cardiologo e testimone diretto delle vicende presentate nel film.
Il film è il frutto di due anni di riprese tra il Centro Salam di cardiochirurgia a Khartoum e il Centro chirurgico di Emergency a Kabul.
Il film racconta le significative vicende dei due piccoli protagonisti: Yagoub, un quindicenne sudanese colpito da una grave malattia cardiaca, ormai curabile e quindi dimenticata in Europa, e Murtaza, un afgano di sette anni incappato in una mina.
Entrambi, sebbene a “casa loro” nel paese di nascita, si trovano ugualmente costretti fuori luogo rispetto alla quotidianità della loro vita, della loro casa, lontani dai diritti della loro infanzia e lontani dalla propria famiglia. Domani torno a casa è un film costruito attraverso lo sguardo dei bambini sulla realtà della guerra e della povertà, bambini che vivono sulla loro pelle la dicotomia tra l’agognato ritorno a casa e la costrizione alla lunga degenza ospedaliera.
Nel documentario si parlano varie lingue: italiano, inglese, arabo, dari ed altre lingue locali. Il film è interamente sottotitolato in italiano.
Per info e prenotazioni: 041-877931, oppure infovenice@emergency.it
07 Settembre 2018 08:30 - 08 Settembre 2018 20:30
Fondamenta Sant'Eufemia 448, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Esposizione fotografica.
Acromazie è la fusione delle parole Acrobazie e Acromie per indicare un lavoro in cui ci si destreggia con la totale oppure parziale assenza del colore; le immagini mostrano le capacità espressive del bianco e nero ed i possibili viraggi.
07 Settembre 2018 08:30 - 08 Settembre 2018 20:30
Fondamenta Sant'Eufemia 448, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Opere fotografiche della nuova serie "Trogen", dal più bel giardino di piante e fiori officinali del Canton Appenzello in Svizzera.
07 Settembre 2018 10:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Opere e studi aperti degli Atelier Bevilacqua La Masa.
Chiara Calore, Giorgia Agnese Cereda, Jonathan Colombo, Diego De Marco, Silvia Faresin, Anna Marzuttini, Stefania Mazzola, Margherita Muriti, Marta Naturale, Giada Pianon, Paolo Pretolani, Ginevra Scialpi, Giacomo Segantini, Eva Chiara Trevisan.
Chiara Calore, Giorgia Agnese Cereda, Jonathan Colombo, Diego De Marco, Silvia Faresin, Anna Marzuttini, Stefania Mazzola, Margherita Muriti, Marta Naturale, Giada Pianon, Paolo Pretolani, Ginevra Scialpi, Giacomo Segantini, Eva Chiara Trevisan.
07 Settembre 2018 10:00 - 09 Settembre 2018 20:00
Fondamenta Ponte Piccolo 282, Giudecca Venezia VE, Italia
Di solitudine e abbandono
Viaggio nel South West degli Stati Uniti
Fotografie di Claudia de Zordo
La mostra inaugura sabato 1 settembre alle ore 19 e sarà aperta fino al 15 settembre (orario 10-20 tutti i giorni)
Nel mese di maggio 2018, Claudia de Zordo parte per un viaggio nel South West degli Stati Uniti, con una missione ben precisa in testa, declinare l'abbandono. Partendo da Los Angeles, passando per Amargosa, Freemont a Las Vegas, Bluff nello Utah, Bedrock City in Arizona, Amboy, Bombay Beach, East Jesus a Slab City, Cabozan, fotografia dopo fotografia, tappa dopo tappa, ritroviamo in estrema connessione tra loro luce e calore, solitudine e immensità.
Claudia De Zordo è nata nel 1967 a Pieve di Cadore. Da sempre appassionata di fotografia e letteratura americana, lavora come registrar in un Museo d'arte contemporanea di Venezia
07 Settembre 2018 10:00 - 09 Settembre 2018 21:00
Fondamenta Ponte Piccolo 282, Giudecca Venezia VE, Italia
Le mie opere rappresentano alcuni luoghi della Giudecca in una duplice visione fuori/dentro, dove all’esterno riproduco fedelmente la realtà e all’interno insceno una libera interpretazione di un’opera letteraria.
Quest’anno lo studio fotografico X-FRAME accoglierà le mie opere, riguardanti luoghi della Giudecca, che per la prima volta verranno esposte in un insieme.
In tema con il titolo del festival, un’opera verrà collocata fuori luogo, presso la libreria Marco Polo, che in realtà è il luogo più adatto...
Quest’anno lo studio fotografico X-FRAME accoglierà le mie opere, riguardanti luoghi della Giudecca, che per la prima volta verranno esposte in un insieme.
In tema con il titolo del festival, un’opera verrà collocata fuori luogo, presso la libreria Marco Polo, che in realtà è il luogo più adatto...