Eventi @ CORTE BERLOMENI e ASSOCIAZIONE BOAT
10 Settembre 2022 17:00
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Il Coro dell'Ateneo degli Imperfetti di Marghera e Monica Giori presenteranno canti popolari e politici, sabato 10 settembre alle 17.00 in Corte Berlomeni.
Il coro de “Gli Imperfetti” nasce nell’entusiasmo della festa del 1° Maggio del 2011, promossa dall’Ateneo degli Imperfetti, significativa realtà di espressione e cultura libertaria a Marghera.
Se il canto politico sociale rappresenta una delle testimonianze più precise e vigorose della lotta tra sfruttati e sfruttatori, sarebbe sbagliato considerare la ricerca storico-antropologica di queste canzoni soltanto come una testimonianza, una sorta di viaggio nella storia, o nella preistoria delle grandi lotte per l’emancipazione umana. Essa invece ci appare come un attuale strumento vivo ed incisivo per combattere un processo estraniante di globalizzazione, che impone modelli culturali omologati ed etero-determinati. Nel ri-proporre attraverso il “Coro degli Imperfetti” il canto popolare sociale, crediamo di cogliere segnali di una esigenza generale di riappropriazione di quella cultura, antica quanto attuale, che da sempre ci oppone al dominio. Sono canzoni che hanno attraversato il tempo, diventando simbolo e testimonianza di lotte dure e spesso tragiche a cui tutti dobbiamo molto. Un percorso di emancipazione sociale mai concluso e che continuamente dobbiamo riprendere, perché libertà, uguaglianza e giustizia sono valori e diritti ancora lontani dall’essere riconosciuti ed attuati. E questi canti “antichi“ forse ci aiuteranno a ricordarlo.
Sito dell'Ateneo degli Imperfetti
Il coro de “Gli Imperfetti” nasce nell’entusiasmo della festa del 1° Maggio del 2011, promossa dall’Ateneo degli Imperfetti, significativa realtà di espressione e cultura libertaria a Marghera.
Se il canto politico sociale rappresenta una delle testimonianze più precise e vigorose della lotta tra sfruttati e sfruttatori, sarebbe sbagliato considerare la ricerca storico-antropologica di queste canzoni soltanto come una testimonianza, una sorta di viaggio nella storia, o nella preistoria delle grandi lotte per l’emancipazione umana. Essa invece ci appare come un attuale strumento vivo ed incisivo per combattere un processo estraniante di globalizzazione, che impone modelli culturali omologati ed etero-determinati. Nel ri-proporre attraverso il “Coro degli Imperfetti” il canto popolare sociale, crediamo di cogliere segnali di una esigenza generale di riappropriazione di quella cultura, antica quanto attuale, che da sempre ci oppone al dominio. Sono canzoni che hanno attraversato il tempo, diventando simbolo e testimonianza di lotte dure e spesso tragiche a cui tutti dobbiamo molto. Un percorso di emancipazione sociale mai concluso e che continuamente dobbiamo riprendere, perché libertà, uguaglianza e giustizia sono valori e diritti ancora lontani dall’essere riconosciuti ed attuati. E questi canti “antichi“ forse ci aiuteranno a ricordarlo.
Sito dell'Ateneo degli Imperfetti
15 Settembre 2019 17:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Il Mercante di Parole
di Caterina Ardizzon | con Caterina Ardizzon e Domenico Zucaro | regia Andrea Elodie Moretti
Le parole: quelle che diamo per scontate e quelle che non sappiamo ancora. “Le parole che non conosciamo giacciono dentro di noi, solo che non le abbiamo ancora scoperte.” Per questo esistevano i mercanti di parole, che andavano di città in città, di villaggio, in villaggio, raccoglievano parole qua e là e le portavano a chi ne aveva bisogno.
Il Mercante di Parole è uno spettacolo che racconta la vita di uno di questi mercanti, tra la fine degli anni venti e gli inizi del duemila, che si è spinto più in là di tutti gli altri. E' interessato ai sentimenti degli uomini, sente di condividere emozioni con altri esseri umani, pur non conoscendoli e crede fortemente che "tutti pensano e sentono nella stessa maniera, solo che l'assenza di parole adeguate può impedire, negli uni o negli altri, la manifestazione di questo o di quel sentimento."
Ecco quindi che il mercante parte in un viaggio alla scoperta di se stesso, e del mondo, attraverso le parole che ama, scopre, vende, compra, regala. Un viaggio di scambio e arricchimento attraverso parole che provengono da tutti i paesi della terra, e di presa di coscienza dei mutamenti socio-culturali che hanno interessato l'ultimo secolo, da un punto di vista originale: le parole.
La storia è raccontata da un'attrice narratrice e un attore musicista i quali interpretano i ruoli dei diversi personaggi incontrati dal mercante durante i suoi viaggi e del mercante stesso. La narrazione e i dialoghi sono intervallati da momenti di musica e danza. In scena troviamo una donna e un uomo, una valigia e qualche strumento musicale, per accendere l'immaginazione di chi guarda e ascolta.
Policardia Teatro
di Caterina Ardizzon | con Caterina Ardizzon e Domenico Zucaro | regia Andrea Elodie Moretti
Le parole: quelle che diamo per scontate e quelle che non sappiamo ancora. “Le parole che non conosciamo giacciono dentro di noi, solo che non le abbiamo ancora scoperte.” Per questo esistevano i mercanti di parole, che andavano di città in città, di villaggio, in villaggio, raccoglievano parole qua e là e le portavano a chi ne aveva bisogno.
Il Mercante di Parole è uno spettacolo che racconta la vita di uno di questi mercanti, tra la fine degli anni venti e gli inizi del duemila, che si è spinto più in là di tutti gli altri. E' interessato ai sentimenti degli uomini, sente di condividere emozioni con altri esseri umani, pur non conoscendoli e crede fortemente che "tutti pensano e sentono nella stessa maniera, solo che l'assenza di parole adeguate può impedire, negli uni o negli altri, la manifestazione di questo o di quel sentimento."
Ecco quindi che il mercante parte in un viaggio alla scoperta di se stesso, e del mondo, attraverso le parole che ama, scopre, vende, compra, regala. Un viaggio di scambio e arricchimento attraverso parole che provengono da tutti i paesi della terra, e di presa di coscienza dei mutamenti socio-culturali che hanno interessato l'ultimo secolo, da un punto di vista originale: le parole.
La storia è raccontata da un'attrice narratrice e un attore musicista i quali interpretano i ruoli dei diversi personaggi incontrati dal mercante durante i suoi viaggi e del mercante stesso. La narrazione e i dialoghi sono intervallati da momenti di musica e danza. In scena troviamo una donna e un uomo, una valigia e qualche strumento musicale, per accendere l'immaginazione di chi guarda e ascolta.
Policardia Teatro
14 Settembre 2019 17:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Francesco Martinelli, scrittore, videomaker e Fabrizio Zanutto, danzatore - attore, presentano un reading con intromissioni di movimento e danza,cercando armonia e disarmonia tra lettura e movimento.
I testi letti di Francesco Martinelli sono pensieri, riflessioni, a carattere ironico/ trash, brevi racconti di avventure vissute, dove rispecchia la societa' nel disfacimento attuale.
14 Settembre 2019 17:00 - 19:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Mario Betto - Cuoco Amatore propone presso gli spazi dell'Associazione Boat un laboratorio di polpette veneziane, necessaria la prenotazione telefonando al 3383938718 o inviando una mail a cuoco@mariobetto.com.
Alle 17.00 - Nel laboratorio di polpette veneziane d'autore, il cuoco Mario Betto mostra i diversi passaggi per ottenere alcune deliziose polpette (max 30 partecipanti)
Alle 18.30 - Degustazione delle polpette veneziane (di carne e di pesce) con un'ombra de vin… (max 50 partecipanti)
Dopo aver lavorato a Venezia e a Bolzano nel settore giuridico prima e poi nella Comunicazione istituzionale e aziendale a Milano, da oltre 10 anni mi dedico a tempo pieno alla mia antica passione: la Cucina, che ha la particolarità di essere strettamente collegata alla tradizione, alla cultura e ai sapori della mia città d’origine, Venezia.
In particolare è forte e vivo il legame con la notevole produzione teatrale, le commedie di Carlo Goldoni soprattutto ricche di ricette gustosissime che ancor oggi sono una consuetudine e nel menù dei ristoranti e delle osterie veneziane.
Seleziono con particolare cura produttori e prodotti, questi ultimi di primissima scelta, con una marcata attenzione alle verdure, rigorosamente di stagione, e al pesce pescato.
La mia filosofia del cucinare bene è sempre la stessa: semplicità, equilibrio dei sapori, passione e professionalità. Ho iniziato a Milano nel 2005, seguendo corsi presso la scuola della Cucina Italiana con l’assistenza di famosi cuochi, poi partecipando a convegni, iniziative gastronomiche ed eventi.
www.mariobetto.com
Alle 17.00 - Nel laboratorio di polpette veneziane d'autore, il cuoco Mario Betto mostra i diversi passaggi per ottenere alcune deliziose polpette (max 30 partecipanti)
Alle 18.30 - Degustazione delle polpette veneziane (di carne e di pesce) con un'ombra de vin… (max 50 partecipanti)
Dopo aver lavorato a Venezia e a Bolzano nel settore giuridico prima e poi nella Comunicazione istituzionale e aziendale a Milano, da oltre 10 anni mi dedico a tempo pieno alla mia antica passione: la Cucina, che ha la particolarità di essere strettamente collegata alla tradizione, alla cultura e ai sapori della mia città d’origine, Venezia.
In particolare è forte e vivo il legame con la notevole produzione teatrale, le commedie di Carlo Goldoni soprattutto ricche di ricette gustosissime che ancor oggi sono una consuetudine e nel menù dei ristoranti e delle osterie veneziane.
Seleziono con particolare cura produttori e prodotti, questi ultimi di primissima scelta, con una marcata attenzione alle verdure, rigorosamente di stagione, e al pesce pescato.
La mia filosofia del cucinare bene è sempre la stessa: semplicità, equilibrio dei sapori, passione e professionalità. Ho iniziato a Milano nel 2005, seguendo corsi presso la scuola della Cucina Italiana con l’assistenza di famosi cuochi, poi partecipando a convegni, iniziative gastronomiche ed eventi.
www.mariobetto.com
13 Settembre 2019 15:30 - 15 Settembre 2019 19:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Il gruppo BLUM è un gruppo in movimento formato da persone che creano insieme da ormai tre anni e da persone che si sono aggregate negli ultimi tempi.
La caratteristica del gruppo BLUM è che gli artisti non hanno avuto formazione artistica precedente, oppure, l'hanno avuta durante un periodo della loro vita per poi non avere più a che fare con i materiali artistici.
Quindi, attraverso l'esperienza di arte terapia condotta da Concepcion García Sánchez, da anni operante nel territorio, il gruppo BLUM mette in moto la propria creatività, ricerca, entusiasmo, fantasia e vita di gruppo.
Quest'anno, grazie all'accoglienza del Festival delle Arti della Giudecca, mostra per la prima volta alcune opere prodotte in questi anni.
La caratteristica del gruppo BLUM è che gli artisti non hanno avuto formazione artistica precedente, oppure, l'hanno avuta durante un periodo della loro vita per poi non avere più a che fare con i materiali artistici.
Quindi, attraverso l'esperienza di arte terapia condotta da Concepcion García Sánchez, da anni operante nel territorio, il gruppo BLUM mette in moto la propria creatività, ricerca, entusiasmo, fantasia e vita di gruppo.
Quest'anno, grazie all'accoglienza del Festival delle Arti della Giudecca, mostra per la prima volta alcune opere prodotte in questi anni.
09 Settembre 2018 16:00
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
La compagnia teatrale milanese aTmariella riapproda all'isola della Giudecca con la lettura scenica di alcuni passi tratti dall'Adalgisa di Carlo Emilio Gadda.
Mariella Parravicini ed Eugenio Cannovale, nei panni della Sciura Adalgisa e del Sciur Carlo, accompagneranno il pubblico attraverso le pagine più esilaranti del celebre romanzo dell'«Ingegner», ambientato nella Milano colorata e caotica del secolo scorso.
Mariella Parravicini ed Eugenio Cannovale, nei panni della Sciura Adalgisa e del Sciur Carlo, accompagneranno il pubblico attraverso le pagine più esilaranti del celebre romanzo dell'«Ingegner», ambientato nella Milano colorata e caotica del secolo scorso.
09 Settembre 2018 17:00
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Terzetto spezzato - Atto unico da Italo Svevo
Un pezzo dalla comicità noir, dissacrante nei confronti della morte e, soprattutto, nei confronti dell'ipocrisia di un certo mondo benpensante e borghese che, incapace di staccarsi dalle grette piccolezze della quotidianità, ne rimane invischiato anche oltre questa vita.
Tre personaggi "fuori luogo" che scivolano in battute decisamente "fuori luogo".
Il gruppo teatrale Duse's Blush nasce dopo un biennio di studi sulle tecniche di recitazione statunitensi ideate da due grandi pedagoghi, Sanford Meisner e Uta Hagen, legati al Group Theatre di New York, dove l'arte di Eleonora Duse era fonte d'ispirazione e ricerca per una recitazione capace di portare l'attore a vivere in scena quello che accade al personaggio. Allo stesso modo, oggi noi, unica realtà sul territorio, riproponiamo l'approccio di questi maestri statunitensi di cui il famoso "blush" della Duse (la sua capacità di arrossire in scena) era l'emblema.
L'intento del formatore e regista Brad Sisk è stato quello di formare una compagnia di attori con un linguaggio tecnico condiviso, che lo stesso ha appreso presso la scuola di teatro Circle-in-the-Square Theatre di New York.
Un pezzo dalla comicità noir, dissacrante nei confronti della morte e, soprattutto, nei confronti dell'ipocrisia di un certo mondo benpensante e borghese che, incapace di staccarsi dalle grette piccolezze della quotidianità, ne rimane invischiato anche oltre questa vita.
Tre personaggi "fuori luogo" che scivolano in battute decisamente "fuori luogo".
Il gruppo teatrale Duse's Blush nasce dopo un biennio di studi sulle tecniche di recitazione statunitensi ideate da due grandi pedagoghi, Sanford Meisner e Uta Hagen, legati al Group Theatre di New York, dove l'arte di Eleonora Duse era fonte d'ispirazione e ricerca per una recitazione capace di portare l'attore a vivere in scena quello che accade al personaggio. Allo stesso modo, oggi noi, unica realtà sul territorio, riproponiamo l'approccio di questi maestri statunitensi di cui il famoso "blush" della Duse (la sua capacità di arrossire in scena) era l'emblema.
L'intento del formatore e regista Brad Sisk è stato quello di formare una compagnia di attori con un linguaggio tecnico condiviso, che lo stesso ha appreso presso la scuola di teatro Circle-in-the-Square Theatre di New York.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Opere realizzate con la tecnica del decollage.
07 Settembre 2018 16:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Esposizione fotografica.
Fuori dai luoghi comuni, fuori da ciò che è convenzione, omologazione, adattamento... Piazzale Roma, ho scelto questa meta come momento sia per una pratica fotografica ma anche per allontanarmi dalla città lagunare vera e propria divenuta convenzionale agli occhi dei turisti e delle loro macchine fotografiche. A questo punto non mi interessavano più i ponti, le calli o le splendide pietre di Venezia ma cercavo un luogo, fuori dai "luoghi comuni", che potesse esprimere la contemporaneità della vita andando oltre la bellezza dell'antico.
La mia attività svolta all'interno del piazzale è sia documentaristica che fotografia di strada.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
I´m a Slovenian photographer, I studied at the University of Ljubljana and am currently living in Vienna. I was born into a family with a long tradition in photography, dating back three generations to 1942.
I am specialised in classical musician's portraits, live concert photography and art photography.
www.andrej-grilc.com
I am specialised in classical musician's portraits, live concert photography and art photography.
www.andrej-grilc.com
09 Settembre 2017 18:00 - 10 Settembre 2017 20:00
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Visioni filmiche e avvistamenti a bordo di una barca per re-visionare insieme il patrimonio cinematografico della Casa di produzione Scalera Film, attiva sessanta anni fa in Giudecca.
Sabato e domenica dalle 18.00 alle 20.00: osservazione dell'area ex Scalera a bordo di una barca messa a disposizione dal cantiere. Il giro in barca durerà circa mezz'ora, si partirà via mare dal cantiere e si tornerà indietro. I partecipanti saranno divisi in piccoli gruppi che si saranno stabiliti in base alle prenotazioni che riceveremo, via mail o direttamente in sede dell'associazione.
http://a-spazioboat-blog.tumblr.com/
Sabato e domenica dalle 18.00 alle 20.00: osservazione dell'area ex Scalera a bordo di una barca messa a disposizione dal cantiere. Il giro in barca durerà circa mezz'ora, si partirà via mare dal cantiere e si tornerà indietro. I partecipanti saranno divisi in piccoli gruppi che si saranno stabiliti in base alle prenotazioni che riceveremo, via mail o direttamente in sede dell'associazione.
http://a-spazioboat-blog.tumblr.com/
09 Settembre 2017 19:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Nastri in Giudecca: concerto di musica acusmatica
musiche elettroniche di Leonardo Boldrin, Federico Costanza, Michele Del Prete, Davide Gagliardi
regia del suono: Michele Del Prete
Tra le varie pratiche della musica elettronica la composizione e l'esecuzione di un nastro sono tra le più antiche.
Il nastro magnetico infatti era un tempo (in alcuni casi anche oggi) il vero e proprio supporto materiale sul quale si trovavano fisicamente i suoni che i compositori, partendo da materiale sintetico e/o da registrazioni del mondo cosiddetto reale, assemblavano in vario modo. In questo concerto ascoltiamo musiche di quattro musicisti che si sono incontrati a Venezia in occasione dei loro studi di musica elettronica.
Nastri in Giudecca sarà ospite presso l'Associazione Boat sabato 9 settembre alle ore 19.30.
Durata circa 45 minuti.
musiche elettroniche di Leonardo Boldrin, Federico Costanza, Michele Del Prete, Davide Gagliardi
regia del suono: Michele Del Prete
Tra le varie pratiche della musica elettronica la composizione e l'esecuzione di un nastro sono tra le più antiche.
Il nastro magnetico infatti era un tempo (in alcuni casi anche oggi) il vero e proprio supporto materiale sul quale si trovavano fisicamente i suoni che i compositori, partendo da materiale sintetico e/o da registrazioni del mondo cosiddetto reale, assemblavano in vario modo. In questo concerto ascoltiamo musiche di quattro musicisti che si sono incontrati a Venezia in occasione dei loro studi di musica elettronica.
Nastri in Giudecca sarà ospite presso l'Associazione Boat sabato 9 settembre alle ore 19.30.
Durata circa 45 minuti.
08 Settembre 2017 16:30 - 10 Settembre 2017 20:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Visioni filmiche e avvistamenti a bordo di una barca per re-visionare insieme il patrimonio cinematografico della Casa di produzione Scalera Film, attiva sessanta anni fa in Giudecca.
Venerdì, sabato e domenica dalle ore 16.30 alle ore 20.30: proiezioni in loop di un paio di film prodotti dalla casa cinematografica durante il periodo veneziano e mostra materiali iconografici e libri che riguardano la Scalera Film e una selezione di oggetti d'epoca del Cantiere Navale Gruppo Faldis.
Venerdì, sabato e domenica dalle ore 16.30 alle ore 20.30: proiezioni in loop di un paio di film prodotti dalla casa cinematografica durante il periodo veneziano e mostra materiali iconografici e libri che riguardano la Scalera Film e una selezione di oggetti d'epoca del Cantiere Navale Gruppo Faldis.
10 Settembre 2016 16:00 - 11 Settembre 2016 17:00
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
BOAT, Cartografia #2. Amnesie urbane
Una barca del cantiere Faldis sarà messa a disposizione per visitare un'area abbandonata dell'isola della Giudecca.
Partenza dal Cantiere sabato 10 e domenica 11 alle ore 16.00.
Gradita la prenotazione al tavolo di BOAT in Corte Berlomeni.
Una barca del cantiere Faldis sarà messa a disposizione per visitare un'area abbandonata dell'isola della Giudecca.
Partenza dal Cantiere sabato 10 e domenica 11 alle ore 16.00.
Gradita la prenotazione al tavolo di BOAT in Corte Berlomeni.
10 Settembre 2016 18:00 - 11 Settembre 2016 19:00
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
BOAT, Cartografia #3. Il camminare come strumento di critica urbana
I partecipanti di BOAT propongono una camminata per scoprire la capacità critico-immaginativa del "camminare a zonzo".
Partenza da Corte Berlomoni sabato 10 e domenica 11 alle 18.00.
I partecipanti di BOAT propongono una camminata per scoprire la capacità critico-immaginativa del "camminare a zonzo".
Partenza da Corte Berlomoni sabato 10 e domenica 11 alle 18.00.
09 Settembre 2016 15:30 - 11 Settembre 2016 19:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
BOAT
Cartografie
La nostra deriva è iniziata da tempo e l’approdo, per ora, è un futuro spazio per l'autoproduzione, la socialità e l'arte contemporanea nell'ex Mensa del cantiere navale Faldis. Per tutta la durata del festival BOAT propone tre diverse Cartografie di Giudecca.
Cartografia #1. Quello che c'è e quello che non c'è
All'esterno del cantiere una mappa dell'isola raccoglie Quello che c'è: bar, negozi, macellerie, gallerie d'arte, chiese, tabacchi, panifici, associazioni, spazi multifunzionali, ristoranti, hotel, scuole, teatro, locali in disuso, ecc. Accanto alla mappa un tavolo con fogli bianchi e penne per chiedere agli abitanti e ai partecipanti del festival di raccontare (con parole/disegni/schizzi/scarabocchi ecc.) quello che non c'è.
Cartografia #2. Amnesie urbane
Una barca del cantiere Faldis sarà messa a disposizione per visitare un'area abbandonata dell'isola della Giudecca.
Cartografia #3. Il camminare come strumento di critica urbana
I partecipanti di BOAT propongono una camminata per scoprire la capacità critico-immaginativa del "camminare a zonzo".
Cartografie
La nostra deriva è iniziata da tempo e l’approdo, per ora, è un futuro spazio per l'autoproduzione, la socialità e l'arte contemporanea nell'ex Mensa del cantiere navale Faldis. Per tutta la durata del festival BOAT propone tre diverse Cartografie di Giudecca.
Cartografia #1. Quello che c'è e quello che non c'è
All'esterno del cantiere una mappa dell'isola raccoglie Quello che c'è: bar, negozi, macellerie, gallerie d'arte, chiese, tabacchi, panifici, associazioni, spazi multifunzionali, ristoranti, hotel, scuole, teatro, locali in disuso, ecc. Accanto alla mappa un tavolo con fogli bianchi e penne per chiedere agli abitanti e ai partecipanti del festival di raccontare (con parole/disegni/schizzi/scarabocchi ecc.) quello che non c'è.
Cartografia #2. Amnesie urbane
Una barca del cantiere Faldis sarà messa a disposizione per visitare un'area abbandonata dell'isola della Giudecca.
Cartografia #3. Il camminare come strumento di critica urbana
I partecipanti di BOAT propongono una camminata per scoprire la capacità critico-immaginativa del "camminare a zonzo".
09 Settembre 2016 15:30 - 11 Settembre 2016 19:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Il Collettivo Barnum è composto da tredici giovani artisti: tredici diverse sensibilità e personalità.
Il gruppo nasce dall’esperienza comune della formazione accademica e dalla coesistenza nello stesso atelier. La forza del collettivo sta nella diversità che contraddistingue ogni elemento del gruppo, diversità che diventa così opportunità di arricchimento.
Barnum si propone di presentare l’esperienza artistica contemporanea in una chiave di lettura autentica e originale. Il nome evoca un’atmosfera circense e giocosa che contraddistingue il clima del gruppo e l’approccio di esso verso l’arte, senza però tralasciare una necessità introspettiva. Barnum si identifica nelle personalità del circo, che unendosi e creando un nucleo, sono libere di esprimere e scoprire sé stesse.
Gli artisti: Laura Allegro, Martina Camani, Luca Forestan, Giorgia Furlan detto Martin, Maddalena Granziera, Alessio Guarda, Stefan Milosavljevic, Alex Ortiga, Fabio Ranzolin, Gianna Rubini, Giulia Vecchiato, Karin Zrinjski
ENTROPIA La mostra si propone come indagine sul concetto di entropia, teoria scientifica che si estende poi ad altri ambiti. Il Collettivo Barnum intende affrontare la tematica proponendone una visione in chiave artistica contemporanea.
In meccanica statistica l’entropia è una grandezza che viene interpretata come una misura del disordine presente in un sistema fisico qualsiasi, incluso, come caso limite, l’universo. Prendendo come punto di partenza il significato scientifico ed etimologico del termine - dal greco antico en, “dentro” e tropé, “trasformazione” - ogni elemento di Barnum ha fatto proprio questo concetto sviluppandone una personale rielaborazione e proponendo un’opera inedita.
L’esposizione comprende lavori che spaziano dalla pittura all’installazione, alla fotografia.
(Immagine di Fabio Ranzolin)
https://collettivobarnum.com/
Il gruppo nasce dall’esperienza comune della formazione accademica e dalla coesistenza nello stesso atelier. La forza del collettivo sta nella diversità che contraddistingue ogni elemento del gruppo, diversità che diventa così opportunità di arricchimento.
Barnum si propone di presentare l’esperienza artistica contemporanea in una chiave di lettura autentica e originale. Il nome evoca un’atmosfera circense e giocosa che contraddistingue il clima del gruppo e l’approccio di esso verso l’arte, senza però tralasciare una necessità introspettiva. Barnum si identifica nelle personalità del circo, che unendosi e creando un nucleo, sono libere di esprimere e scoprire sé stesse.
Gli artisti: Laura Allegro, Martina Camani, Luca Forestan, Giorgia Furlan detto Martin, Maddalena Granziera, Alessio Guarda, Stefan Milosavljevic, Alex Ortiga, Fabio Ranzolin, Gianna Rubini, Giulia Vecchiato, Karin Zrinjski
ENTROPIA La mostra si propone come indagine sul concetto di entropia, teoria scientifica che si estende poi ad altri ambiti. Il Collettivo Barnum intende affrontare la tematica proponendone una visione in chiave artistica contemporanea.
In meccanica statistica l’entropia è una grandezza che viene interpretata come una misura del disordine presente in un sistema fisico qualsiasi, incluso, come caso limite, l’universo. Prendendo come punto di partenza il significato scientifico ed etimologico del termine - dal greco antico en, “dentro” e tropé, “trasformazione” - ogni elemento di Barnum ha fatto proprio questo concetto sviluppandone una personale rielaborazione e proponendo un’opera inedita.
L’esposizione comprende lavori che spaziano dalla pittura all’installazione, alla fotografia.
(Immagine di Fabio Ranzolin)
https://collettivobarnum.com/
13 Settembre 2015 17:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
"Catch The Chicken Tribe" è la prima Tribe nata a Venezia con base nel sestiere di Castello, cuore della città, formata da ragazze che danzano l' American Tribal Style® o ATS ®, particolare stile di danza del ventre fondata da Carolina Nericcio negli Stati Uniti all'inizio degli anni 80, basata sull'improvvisazione di gruppo e che trae ispirazione, sia per i movimenti che per i costumi, dalle culture e danze popolari tribali del nord Africa, Medio Oriente, Maghreb, Spagna, India e Balcani. E' quindi una rivisitazione e fusione delle danze Orientali e folkloristiche, con la danza Indiana, il Flamenco e le danze Gipsy dell' est europeo.
La particolarità di questo stile è l'assenza di coreografie, sostituite dalle improvvisazioni, in cui le danzatrici comunicano tra loro danzando insieme. Questo stile è diffuso in tutto il mondo, quindi è possibile improvvisare con qualsiasi danzatrice di qualsiasi nazionalità che conosca l'ATS®.
Attingendo alle tradizioni dei popoli tribali che emula, si basa sulla fiducia e l'amicizia, sulla spontaneità, complicità e sull'energia della danza delle donne per le donne, molto più che sull'intrattenimento per lo spettatore.
Allo spettatore arriva l'energia e l'eleganza, l'armonia, i colori e la gioia. Chi danza si diverte e consolida il legame che sottilmente unisce da sempre una donna all'altra.
Daniela Zamperetti ed alcune componenti della Tribe danzano anche Tribal fusion, una fusione anche questa di danze orientali, tribali, moderne e contemporanee, più basata sulla coreografia e sull'impatto scenico dato allo spettatore."
Sito web: https://www.facebook.com/lagoongipsywaves?ref=hl
La particolarità di questo stile è l'assenza di coreografie, sostituite dalle improvvisazioni, in cui le danzatrici comunicano tra loro danzando insieme. Questo stile è diffuso in tutto il mondo, quindi è possibile improvvisare con qualsiasi danzatrice di qualsiasi nazionalità che conosca l'ATS®.
Attingendo alle tradizioni dei popoli tribali che emula, si basa sulla fiducia e l'amicizia, sulla spontaneità, complicità e sull'energia della danza delle donne per le donne, molto più che sull'intrattenimento per lo spettatore.
Allo spettatore arriva l'energia e l'eleganza, l'armonia, i colori e la gioia. Chi danza si diverte e consolida il legame che sottilmente unisce da sempre una donna all'altra.
Daniela Zamperetti ed alcune componenti della Tribe danzano anche Tribal fusion, una fusione anche questa di danze orientali, tribali, moderne e contemporanee, più basata sulla coreografia e sull'impatto scenico dato allo spettatore."
Sito web: https://www.facebook.com/lagoongipsywaves?ref=hl
12 Settembre 2015 18:00
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Musica pop, rock, blues, folk, whatever.
Sito Web: https://soundcloud.com/paolo-bidoli
Sito Web: https://soundcloud.com/paolo-bidoli
11 Settembre 2015 17:30 - 13 Settembre 2015 18:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Anita Pirredda, in arte Anin, propone una installazione con una serie di 10 riquadri contenenti rami d'alberi, corda, vetro e spago, a rappresentare il persorso delle idee.