Prossimi eventi

13 Settembre 2015 18:30

Eventi 2015   AREA "CASETTE"

Calle di Mezzo, 30133 Venezia, Italia

Dopo la presentazione del nuovo disco per "Aspettando il Festival", tornano gli indieronici Punk Y Nada con un concerto in area Casette, domenica 13 alle 18,30.
Punk y Nada = il niente con del punk attorno! Divertimento assicurato.

Pagina Web



13 Settembre 2015 21:00

Eventi 2015   CORTE DEI CORDAMI e CAMPIELLO DEL FORNO

Calle Corte Grande, 30133 Venezia, Italia

Per la presente edizione del Festival delle Arti Cinema Vixen ha deciso di accontentare le numerose richieste di visione del film YUPPI DU (1975). Seconda regia di Adriano Celentano, seguente "Super rapina a Milano", in co-direzione con Piero Vivarelli, il film é creatura integrale del cantante. Pur con tutti i limiti e difetti, il film ha una connotazione decisamente originale e, nella prima parte, presenta Venezia (ma anche Burano) immersa in un clima underground e seventies che si distacca dall'immagine-cartolina tipica di molte pellicole con la nostra città come scenario. Il film è rimasto per anni irreperibile poiché l'artista impedì la diffusione su vhs.
Nel 2008 è stata presentata una versione restaurata (precedentemente si poteva vedere una malconcia copia da tv su Youtube) in parte discutibile. Come che sia o non sia, effetti elettronici posticci, ieratismi, ammiccamenti e celentanate, un film "unico" come il regista.
Una curiosità in musical decisamente particolare che all'epoca trionfò al botteghino ed ebbe anche una qualche stima critica. A tutt'oggi l'unica cosa cinematografica interessante nella lunga carriera del molleggiato.
Con Claudia Mori, Charlotte Rampling, Lino Toffolo e Gino Santercole.



23 Gennaio 2016 21:00

Aspettando il Festival 2016   CZ95

Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

DUO CORO sono David Beltran Soto Chero alla chitarra e Mario Cardona al charango.
Sabato 23 gennaio vi aspettano per una calda serata d'atmosfera al CZ95, presenteranno il loro disco "De Viaje y Contrapunto".

La chitarra e il charango sono due vecchi conoscenti.
Gli spagnoli all’epoca della conquista del Nuovo Mondo portarono con sé la vihuela e la chitarra barocca introducendo così strumenti cordofoni nel panorama musicale autoctono formato prevalentemente da aerofoni e percussioni. Da quell’incontro nacque il frutto mestizo, il charango.
Da allora chitarra e charango hanno percorso un lungo cammino assieme attraverso i tanti ritmi e danze che caratterizzano le molteplici espressioni musicali dei paesi andini, dalla Bolivia al Perù, dal nord dell’Argentina al Cile e all’Ecuador. Tuttavia, oggi la chitarra e il charango non si ritrovano assieme solo nella musica popolare, ma condividono anche un repertorio colto, in cui risaltano le possibilità compositive che questi strumenti offrono integrandosi.

Il Duo Coro presenta i diversi possibili percorsi musicali che caratterizzano tale repertorio, dalla musica tradizionale alle composizioni di autori contemporanei ma, soprattutto, si proietta verso una propria espressione musicale rivendicando una totale libertà nella composizione, attraverso sonorità e armonie che, pur nel rispetto della prassi esecutiva degli strumenti, si avventurano in una ricerca timbrica del tutto personale e originale.



27 Febbraio 2016 17:30

Aspettando il Festival 2016   SPAZIO BOCCIOFILA

Corte dei Cordami, 576/b - 30133 Venezia, Italia

Ospite allo Spazio Bocciofila questo sabato Tiziano Scarpa, per una chiacchierata sul suo ultimo libro ma non solo, presentato da Elisabetta Lombardi.

Tiziano Scarpa è nato a Venezia il 16 maggio 1963. Ha vinto il Premio Strega nel 2009 con Stabat Mater. Tra gli altri libri: Occhi sulla graticola (1996), Amore (1998), Cosa voglio da te (2003), Corpo (2004), Le cose fondamentali (2010), tutti editi da Einaudi; Amami (Mondadori 2007), raccolta di sessanta microstorie affiancate da altrettante immagini di Massimo Giacon; Discorso di una guida turistica di fronte al tramonto (Amos, 2008). È anche autore di radiodrammi (Pop corn, 2007) e testi teatrali tra cui: Comuni mortali (Effigie, 2007), L’inseguitore (Feltrinelli 2008), L’infinito (Einaudi 2012).


Il brevetto del Geco è un romanzo vorticoso, vivace, profondamente contemporaneo, che attraversa le esperienze piú belle e angoscianti della vita: il talento, l'amore, la fede e la capacità di creare.
Si fanno chiamare Cristiani Sovversivi. C'è chi li considera dei terroristi, e chi invece pensa che siano un toccasana per il nostro spompato Occidente. Agiscono sullo sfondo, mentre in primo piano si alternano le avventure di due personaggi che hanno molto in comune, anche se non lo sanno ancora. Il primo è Federico Morpio: artista a Milano, ex giovane, si ritrova solo e senza soldi. Ha un dubbio che lo angoscia piú dei debiti: è stato escluso dall'ambiente dell'arte perché non aveva gli agganci giusti o non, piuttosto, per la sua mancanza di talento? Lo scoprirà unendosi a un gruppo di ambiziosi sognatori. La seconda è Adele, una giovane donna malinconica. Ha un lavoro da impiegata, vive sola. Una notte incontra un essere domestico e prodigioso: la sua vita ha una svolta, comincia a frequentare persone speciali. Insieme a loro concepisce un piano inaudito. Come i suoi protagonisti, questo romanzo si getta nella mischia della nostra epoca. Colpi di scena e accelerazioni improvvise si mescolano a incursioni nella natura e nell'arte: il brulicare di creature nelle periferie urbane, le chiese, i musei, le mostre di arte contemporanea. Ma intanto, su ogni dettaglio della vita e della morte vigila un'entità umbratile, che dice misteriosamente di essere «l'Interrotto». Con una forza narrativa mai prima d'ora cosí dirompente, Tiziano Scarpa racconta la vocazione come tensione verso l'assoluto, sempre in bilico tra il disastro e la perfezione. Il risultato è un romanzo che prova a immaginare la deriva del nostro mondo e insieme - grazie alla potenza delle parole - ne ridisegna continuamente i confini.



13 Marzo 2016 18:00

Aspettando il Festival 2016   CZ95

Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

Ancora un appuntamento di Aspettando il Festival in collaborazione con Arci Luigi Nono e Ride with us - Paris 2015 al CZ95 domenica 13 marzo 2016, dalle 18,00.

Alberto Fiorin ed alcuni compagni di viaggio ci racconteranno, a parole e per immagini, l'avventura del progetto Ride With Us, una pedalata da Venezia a Parigi per la conferenza mondiale sul clima COP21.

Un viaggio di 1341 km in bicicletta, tra piogge, neve, salite e discese, vissuta con il desiderio di accrescere la consapevolezza sui cambiamenti climatici e per sottolineare l'importanza della conferenza mondiale sul clima. Un progetto nato per dare maggiore visibilità mediatica all'evento ma anche una preziosa opportunità d'incontro durante il percorso.




19 Marzo 2016 20:30

Aspettando il Festival 2016   CZ95

Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

Stefania Noce - quello che è Stato è un film documentario in forma di diario del regista Bibi Bozzato, che racconta la storia di Stefania Noce, vittima di femminicidio nel 2011 a Licodia Eubea (CT).
Girato tra la provincia di Catania e la provincia di Ragusa, è distribuito su tutto il territorio nazionale grazie ad associazioni e strutture (in prevalenza indipendenti, ma anche Istituzioni o Enti) interessate a diffondere e a proiettare la testimonianza diretta coinvolgendo cittadine e cittadini.
Un film per rendere partecipi il maggior numero possibile di persone, per far sì che si parli, si continui a parlare e non si dimentichino le vittime e i protagonisti del delitto. Che non si finisca per assolvere, che ci si interroghi sulle cause, che ci si chieda quali siano i punti in comune tra le tante storie, i nomi, la riconoscibilità.
Non un percorso di risposte, ma un invito a porsi dubbi.
Il committente del documentario è Ninni Noce, padre della vittima.

Alla proiezione sarà presente anche Serena Maiorana, autrice del libro su Stefania Quello che resta (ed. Villaggio Maori, 2013) e voce anche nel film.

Lei aveva solo 24 anni ma pensieri e riflessioni molto più mature. Studentessa di Lettere e Filosofia all'Università di Catania, con una forte e poliedrica personalità, un'intelligenza vivace ma soprattutto femminista attiva, appassionata di letteratura, attualità e politica. Non la si può dimenticare nella foto che la ritrae a capo del corteo del 13 Febbraio 2011 con il braccio alzato a tenere con fierezza il cartello “Non sono in vendita”. E nemmeno le sue parole che fanno gelare il sangue al pensiero che sia stata proprio lei a scriverle: «Malgrado i risultati ottenuti, ancora nel 2005, una donna violentata “avrà avuto le sue colpe”, “se l’è cercata” oppure non può appellarsi a nessun diritto perché legata da vincolo matrimoniale al suo carnefice. Inoltre, la società fa passare pubblicità sessiste o che incitano allo stupro; pornografie e immagini che banalizzano le violenze alle donne…» rivolgendole a «quelle donne che non hanno ancora smesso di lottare. Per chi crede che c’è ancora altro da cambiare, che le conquiste non siano ancora sufficienti, ma le dedico soprattutto a chi NON ci crede. A quelle che si sono arrese e a quelle convinte di potersi accontentare».
(Angelita Privitera, farefilm.it)

Il film ragiona poi molto anche sul termine femminicidio e viene raccontato il punto di vista di Ninni e di Serena Maiorana, che su Stefania ha scritto un libro, perché quel termine, così Ninni spiega, permette di annacquare e decontestualizzare le cose. Tutti vi si parano dietro, ma a lui sembra che perfino la morte di sua figlia sia stata un mezzo per alcun* per ricavare visibilità. Serena poi aggiunge cose, secondo me, molto interessanti perché la sua visione del problema è intera, compiuta. Analizza anche lei il quadro culturale e poi riflette sull’uso che il governo e le istituzioni hanno fatto del brand femminicidio. Buono per ritagliarci una legge che in realtà sdogana misure repressive contro attivismi, azioni di movimento, i notav, i nomuos, perché anche lei non vive il femminismo a compartimenti stagni. E’ questa decontestualizzazione, perciò la conseguente deresponsabilizzazione del contesto sociale che ha generato una cultura comunque responsabile di quel delitto, che nel film viene denunciata con grande chiarezza e personalmente io ringrazio Bibi Bozzato per averla messa a fuoco e non aver trascurato di parlare del delitto dando voce ad una analisi sociopolitica inaspettata e auspicata di questi tempi.
(laglasnost, abbattoimuri.wordpress.com)



30 Aprile 2016 15:00 - 19:00

Aspettando il Festival 2016   CZ95

Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

Il Festival Internazionale di Poesia "La Palabra en el Mundo", che vede ogni anno poeti di tutto il mondo dialogare con il pubblico di diverse città, ha come tema dominante quello della poesia come azione universale di pace.
La parola poetica, assieme alle altre forme artistiche, si propone come strumento di relazione, un terreno franco in cui i conflitti, le disuguaglianze, le diversità si possono incontrare e dialogare senza il rumore assordante di bombe e fuochi incrociati. Un’azione poeticamente di pace che mette la parola al centro offrendosi anche come atto di misericordia, una ‘palabra’ che in lingue e con stili differenti canta un’unica canzone di pace, tolleranza e amore. Una ‘palabra’ che sfida e invita all’ascolto.
Il Festival, sostenuto dal punto di vista organizzativo nella città di Venezia da anni dall’’Associazione Italia-Cuba, circolo di Venezia ‘Vittorio Tommasi’, ha tracciato un percorso di solidarietà ed un cammino di pace attraverso l’azione poetica offrendo alla cittadinanza e ai poeti invitati un momento libero e gioioso di confronto, scambio e riflessione sui grandi temi che vedono noi tutti coinvolti.

Il Festival internazionale di poesia La palabra en el Mundo di quest’anno si articolerà in due distinti momenti, il 30 Aprile al CZ95 - Giudecca ed il 7 Maggio a Venezia tra Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena e Liceo Artistico M. Guggenheim.
L’evento del 30 Aprile ‘Aspettando la Palabra’, con la collaborazione del Festival delle Arti Giudecca e Sacca Fisola, ha come ragione di fondo quello di attendere l’edizione internazionale del 2016 assieme ai poeti e alle poetesse che hanno partecipato alle edizioni precedenti. Esso vuole essere anche una testimonianza di quanto nel territorio veneziano i poeti e le poetesse hanno generosamente messo in pratica nonostante la limitatezza di fondi e la scarsa attenzione da parte delle istituzioni locali.
Nella sala del CZ95 non ci saranno solo poeti e poetesse ma anche la musica ci accompagnerà in questa attesa.



14 Maggio 2016 20:30

Aspettando il Festival 2016   CZ95

Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

Una serata di arte, musica e cultura a sostegno della campagna di crowdfunding per la realizzazione del film All'ombra della piramide, di Nadine Birghoffer e Adriano Iurissevich.
Durante la serata di sabato 14 maggio verrà presentato il film, ancora in fieri, e la campagna di crowdfunding, per diventare tutti piccoli produttori di un grande progetto, un film che vedrà la Giudecca co-protagonista. Dalle 20,30 proiezioni, letture, canzoni, poesia, scene e musica con diversi ospiti isolani e non.

All'ombra della piramide è la storia di una ricerca interiore, di una vita riscritta. La storia di un mondo in trasformazione.
Alice ha 25 anni e lavora come cassiera in un centro commerciale a Strasburgo. Il suo quotidiano la soffoca. Protesta contro il modello che gli propone la società: metropolitana, lavoro, sonno. La sua vita vale di più di uno stipendio. Decide di isolarsi per ritrovare una sua identità. Si siede davanti alla finestra ed osserva la vita all’esterno, e al contempo approfondisce il suo mondo interiore. Il viaggio intimo di Alice si svolge allo stesso ritmo con cui sboccia la natura circostante.
All’Ombra della Piramide è anche la storia di molti altri piccoli personaggi, di esseri umani di ogni natura impegnati a risvegliare la loro coscienza per evolversi verso un mondo migliore.
I luoghi del film sono tutti emblematici e tutti ci raccontano qualcosa.
L’isola della Giudecca a Venezia, un’isola di relazioni, umanità viva, di personaggi e invenzioni altre rispetto al cliché. Madrid, quartiere di Lavapies, colorato crogiolo di innumerevoli etnie e vitali sperimentazioni. La campagna del Gers, meravigliosa oasi di tranquillità. Strasburgo, centro politico e culturale d’Europa e delle sue contraddizioni. Luigi Zoja, il suo pensiero e i suoi scritti (in particolare La morte del prossimo, Ed. Einaudi 2009 e Psiche, Ed. Bollati Boringhieri 2015) sono riferimento e ispirazione per questo film, a cui Luigi Zoja ha anche cortesemente offerto consulenza per le tematiche psicoanalitiche.
Il film si avvale della partecipazione straordinaria del drammaturgo spagnolo José Sanchis Sinisterra.

Visita il sito del film
Per sostenere il progetto visita la pagina Indiegogo



22 Maggio 2016 18:30

Aspettando il Festival 2016   CZ95

Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

Domenica 22 maggio alle 18,30 gli Attori... all'improvviso metteranno in scena una lettura teatrale della commedia di Aristofane, con la direzione di Adriana Saoner.

Per porre fine ad un'interminabile guerra, l'ateniese Lisistrata (colei che dissolve gli eserciti), convoca alcune concittadine e le rappresentanti delle città coinvolte direttamente nel conflitto, una Spartana, una Beota, una Corinzia. Questo il geniale piano di Lisistrata: le donne si vieteranno ai propri uomini fino a quando prometteranno di far pace.
Gli uomini dovranno capitolare e la nuova, incruenta guerra delle donne vincerà sulla sanguinosa guerra degli uomini.
Il brillante espediente dell’astensione di tutte le donne della Grecia dal sesso genera effetti di comicità potente e per nulla grossolana, anche quando le battute e le situazioni sono spinte e disinvolte.
Il messaggio della Lisistrata, oltre l’invito alla pace e alla riconciliazione tra i Greci, è l’affermazione della parità fra l’uomo e la donna, ma vi è anche altro in questa comemdia di Aristofane. Seppur non in modo evidente, è insita anche la tragedia nella commedia: la guerra come un fatto contro natura e l'abdicazione degli uomini al senso del valore. Se prima gli uomini avevano un senso della patria e dell'onore ora sono poco più che animali che combattono per niente.



09 Settembre 2016 08:00 - 10 Settembre 2016 21:00

Esposizioni 2016   BAR "LA PALANCA"

Fondamenta Sant'Eufemia 448, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

Luigi Rifani nasce nel 1940, da genitori italiani, a Leros (Grecia), vive e lavora a Venezia.
Utilizza oggetti, foto, negativi e grafica su cartone per realizzare originali opere di collage, ha esposto per la prima volta nel 1973 alla Fondazione Bevilacqua la Masa, per poi proseguire con numerose personali e collettive in Italia e all'’estero.

Da uno scritto di Eraldo Di Vita:
Si tratta di lavori concettuali, creati dall’alchimia dell’artista, costituiti da foto, montaggi, collage, eseguiti con grande vivacità e fantasia, estro e creatività, da un operatore come Luigi Rifani, un po’ visionario e un po’ folle come tutti i veri artisti. Tutta la produzione che conosciamo di questo autore oscilla tra descrizione oggettiva dell’universo circostante e invenzione soggettiva del proprio mondo interiore.
Sul piano formale è tutto un alternare di moduli linguistici sempre diversi e talvolta contraddittori, che sono il frutto non di uno sterile sperimentalismo fine a sé stesso, ma di una ben precisa posizione esistenziale.
Rifani rappresenta un “unicum” nel panorama della fotografia italiana, uno che opera nel campo della ricerca personale, dimostrandosi attento conoscitore delle tendenze internazionali contemporanee. Rifani si accosta alla fotografia in quanto costruzione di un’immagine, piuttosto che ripresa di essa. Ordine e caos giocano entrambi un ruolo importante nelle sue creazioni e il suo lavoro ha affinità con l’espressionismo (proporzioni e spazi), con il surrealismo (luce e fotogrammi) e con il minimalismo (uso dei materiali e loro collocazione). Rifani intende forzare i parametri del mezzo fotografico per mettere in discussione il processo con cui viene creata e usata la fotografia.


I lavori di Luigi Rifani saranno in mostra per il Festival al Bar La Palanca, aperto dalle 8.00 alle 21.00, chiuso la domenica.



09 Settembre 2016 08:00 - 10 Settembre 2016 21:00

Esposizioni 2016   BAR "LA PALANCA"

Fondamenta Sant'Eufemia 448, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia

Antonio Giancaterino e' uno scultore italiano che vive e lavora a Venezia. Nato a Penne (Pescara), inizia la sua carriera nel locale Istituto d'Arte, per poi trasferirsi a Venezia dove frequenta il corso di Scultura con il Maestro Alberto Viani.
Dal 1976 ha partecipato a mostre personali e collettive in Italia e all’estero; ha realizzato sculture per allestimenti teatrali, è stato curatore di mostre personali e collettive. Alcune sue opere sono presenti nel museo d’arte moderna di Ca’Pesaro, Venezia, nel museo Querini Stampalia, Venezia, nella Fondazione Bob Wilson a S. Antonio del Texas, U.S.A.

Le sue sculture saranno in mostra per il Festival delle arti al Bar La Palanca, aperto tutti i giorni tranne domenica dalle 8 alle 21.



09 Settembre 2016 10:00 - 11 Settembre 2016 19:30

Esposizioni 2016   STUDIO MANU'

Calle del Forno, 312 - 30133 Venezia, Italia

Sono Manù Brunello.
Vivo e lavoro a Venezia, dove ho uno studio alla Giudecca.
La mia opera nasce dalla ricerca e dall'interpretazione di forme, strutture e superfici di oggetti, che vengono rappresentati attraverso l'attenzione assoluta del ritratto, dove l'oggetto è riletto con una tecnica che usa l'intreccio accompagnato ad una tridimensionalità, e "fermato" in una situazione di rappresentazione iconica.

“I linguaggi artistici di Manù Brunello si sono incontrati e fusi nella ricerca di estrarre e svelare la luce dentro alla struttura stessa restituendola condensata in una forma. La connessione è tale che si smarrisce il limite percettivo, e così la vista farà fatica talvolta a discernere tra tecnica reale e tecnica raffigurativa.”
Questo serie di oggetti si è arricchita nel percorso, di “temi”. La serie "Vestiti Sospesi" è stata convogliata in una installazione, ovvero una teoria di abiti ed accessori spogliati dal corpo, descritti in modo iconico, sospesi appunto, a comunicare la loro materia – anima, e, chiamati a far parte di una sorta di guardaroba viaggiante, che li fa approdare in vari luoghi e situazioni.
I ritratti dipinti di spille a forma di animale. Fanno parte della collana “GUARDAMI”. Gli animi di questi animali viaggiano in una proposta di scambio molto profondo di spiritualità. I loro occhi “guardano” e chiedono di entrare in sintonia, entrare e oltrepassare la densità di uno sguardo, e in questo tuffo dentro di loro, uscirne con grazia, consapevolezza, e con compassione. Sono rappresentati come gioielli preziosi, pronti da indossare, che ci regalano luce, bellezza, positività portando a raggiungere un'empatia nei loro confronti, in uno scambio di energie che gli animali sanno trasmettere “esistendo”.

Pizzi e ricami sarà visitabile presso lo studio di Manù nei giorni del Festival dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 19.30.

www.manubrunello.com



09 Settembre 2016 12:00 - 11 Settembre 2016 21:00

Esposizioni 2016   PIZZERIA LA FOCA

Fondamenta Ponte Piccolo, 324 - Giudecca 30133 Venezia, Italia

Nella deriva di un mondo che a volte chiude gli orizzonti, Dario Santin scopre paesaggi interiori in oggetti che animano la nostra quotidianità.
Interior Landscapes: nuovi occhi per vedere una vita nascosta tra le pieghe del nostro immaginario. Uno scavo conscio ed inconscio sull'essere che percepisce la realtà e la sublima. La pittura che si fa rappresentazione approfondita dell'oggetto.

Dario Santin vive e lavora a S. Lucia di Budoia (PN).



09 Settembre 2016 15:00 - 21:00

Eventi 2016   CIVICO 521

Calle Nicoli, 521, 30133 Venezia, Italia

Ambiente sonoro elettroacustico site-specific.
Un percorso tra suoni elettronici e non alla scoperta della vita di alcuni spaziosuoni acquattati tra due calli giudecchine. Durata: un ascolto dura circa 10 minuti (tempo consigliato), l'ambiente sonoro accoglie uno o due ascoltatori alla volta.



09 Settembre 2016 15:30 - 11 Settembre 2016 19:30

Esposizioni 2016   VETRINA

Fondamenta Ponte Piccolo, 429, 30133 Venezia, Italy

Giulia Pecol, nata a Tolmezzo (Ud), fin da bambina si appassiona al mondo dell’arte: dall’illustrazione alla fotografia. Nonostante gli studi scientifici non trascura mai l’illustrazione e rappresentazione che rimangono la sua più grande passione.
Nel 2014 si laurea a Venezia in architettura e si trasferisce a Parigi dove lavora. Qui influenzata dai colori e dal fermento della grande città, ricomincia a disegnare assiduamente delineando un proprio stile.
Per il Festival delle Arti espone piccole e poetiche illustrazioni in vetrina al civico 326.



09 Settembre 2016 15:30 - 11 Settembre 2016 19:30

Esposizioni 2016   CAMPO VAPORETTO

Calle del Vaporetto, 30133 Venezia, Italia

"Con la testa tra le nuvole" è una installazione "volante", una serie di presenze appese qui e là. E' un invito all'andare a zonzo con il naso all'insù, con la leggerezza del perdigiorno e l'intensità del mettere in moto i pensieri.

"Nuvole celesti, sono, Dee solenni degli sbucciafatiche. Esse le idee ci dànno, la dialettica, la ciurmeria, l'ingegno, la chiacchiera, il ghermire concetti, il dar nel segno!"
Socrate in Le nuvole di Aristofane



09 Settembre 2016 15:30 - 21:30

Esposizioni 2016   AREA "CASETTE"

Calle di Mezzo, 30133 Venezia, Italia

Le Casette degli Orrori e delle Meraviglie: strane presenze si aggirano per il quartiere, portate da quattro artisti...

Fabiola Bazzo: Sono approdati in quartiere da mari esotici, ora si affacciano dalle finestre delle Casette: scheletri pirata, goffi pappagalli, camaleonti giganti, mostri eccezionali, portenti della fantasia.

Chiara Chimenti: Mostri umanizzati, animali e vegetali. Opere su carta e altri supporti realizzate con tecniche differenti.

Andrea Masciantonio: In un clima di crescente inquietudine sociale, emergono, quasi come conseguenza di un effetto a catena, paure, timori, allucinazioni che si alimentano e deflagrano anche nell'ambito strettamente personale della propria interiorità; della quale, come un estremo esorcismo, vengono aperte le finestre per consumare il rito della "liberazione".

Andrea Treu: I fantasmi sanno di essere fantasmi? Ancora, i fantasmi si riconoscono tra loro, o si vedono tutti come li vediamo noi, un lenzuolo bianco con i buchi per gli occhi? I fantasmi, in definitiva, hanno una personalità? Una serie di ritratti di fantasmi cerca una risposta a queste domande, per scoprire se qualcuno si cela sotto a quei lenzuoli.

Nell'ambito delle Casette degli orrori e delle meraviglie, venerdì 9 settembre si terrà il laboratorio Mostri o camaleonti in collaborazione con Anffas Venezia, mentre domenica 11 l'Associazione Choreusis proporrà Monstruosa Mirabilia, una performance e workshop aperto di danza profonda.



09 Settembre 2016 15:30 - 11 Settembre 2016 19:30

Esposizioni 2016   AREA "CASETTE"

Calle di Mezzo, 30133 Venezia, Italia

Presentazione di una ricerca d’archivio e di memorie fotografiche/orali intorno al complesso edilizio delle “Casette” in Giudecca costruito nel 1941.
L’esposizione, che ha luogo nell’area verde del caseggiato, riflette due punti di vista, quello dei piani edilizi popolari adottati dal regime fascista e l’esperienza degli abitanti storici.

Iniziativa dell’ASC (Assemblea Sociale Casa)
A cura di Francesca Borghini, Enkelejd Doja, Tiziana Nuvoli
Testi di Tiziana Nuvoli



09 Settembre 2016 15:30 - 11 Settembre 2016 19:30

Esposizioni 2016   Ass. "Il Centro della Luce Dorata"

Corte Nova, 633 - 30133 Venezia, Italia

NATURA NATURANS
Retrospettiva
Una panoramica tra originali, riproduzioni e video dell'opera pittorico-calcografica di Nirjan, dai primi anni '90 ad oggi.
La mostra sarà allestita al piano terra dell'abitazione/studio dell'artista in Corte Nova 633.



09 Settembre 2016 15:30 - 11 Settembre 2016 19:30

Esposizioni 2016   STUDIO CLAUDIA CORO'

Fondamenta Sant'Eufemia, 673 - 30133 Venezia, Italia

Fondato da Arianna Angeloni e Teodora Malavenda, Maps è un magazine indipendente, online e cartaceo, con cadenza trimestrale, che si pone l’obiettivo di indagare l’area del Mediterraneo partendo dalla pubblicazione di progetti fotografici inediti.
Maps Magazine verrà presentato allo studio XFrame.
L'inaugurazione si terrà Venerdì 9 Settembre a partire dalle ore 18.00.

web: www.maps-magazine.com
facebook: www.facebook.com/MapsMediterraneoMagazine
instagram: www.instagram.com/maps_mediterraneo_magazine



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