Prossimi eventi
07 Settembre 2018 18:15
Fondamenta San Biagio 795, Giudecca 30133 Venezia, Italia
Band punk rock formatasi a Venezia nel 2018.
Influenze: Offspring, NOFX, Pennywise, Iron Maiden.
Influenze: Offspring, NOFX, Pennywise, Iron Maiden.
07 Settembre 2018 18:30 - 22:30
Calle Corte Grande, 30133 Venezia, Italia
Mercato del libro cura dell'associazione Libri Lib(e)ri.
07 Settembre 2018 19:00
Corte dei Cordami, 576/b - 30133 Venezia, Italia
Reading sulle erbe spontanee che resistono a una città di pietre, metafora per la residenza ostinata, accompagnato da immagini da proiettare su un muro.
07 Settembre 2018 19:00
Fondamenta Zitelle, 30133 Venezia, Italia
VOCALIST LAGUNA è un gruppo storico musicale che si è ricostituito per interpretare e far rivivere nuovamente le storiche canzoni veneziane di Giulio Ruetta Fabbian.
Questo particolare repertorio era di gran moda tra il 1940 e 1970 e veniva suonato su di una galleggiante che in Canal Grande, a fine serata per tutta estate, era seguita da una lunga coda di gondole.
Oggi questo importante repertorio musicale viene riproposto ed eseguito da giovani cantanti e musicisti che per l'occasione vestono gli storici abiti dell’Atelier CECCATO, Al Duca d’Aosta.
https://www.facebook.com/vocalistlaguna/
GIULIO RUETTA FABBIAN (1925-2011)
storico compositore e musicista veneziano, ha studiato pianoforte con il M° E. Gracis e composizione con il M° R. Cumar presso il Conservatorio B. Marcello di Venezia. Per tutta la vita si è dedicato alla musica lirica in qualità di pianista collaboratore svolgendo un'importante attività concertistica in svariati teatri in Italia e all'estero. Viene ricordato particolarmente per aver composto le famose canzoni veneziane da battello che storicamente venivano cantate dai gondolieri e sulle galleggianti musicali che, navigando dolcemente in Canal Grande, allietavano le serate estive negli anni '50 e '60, e per le quali vennero anche incisi due L.p. edizioni CETRA. Nel 1986 gli viene assegnato il "Leone d'oro" per le sue canzoni da battello, i due balletti su temi veneziani e la commedia musicale dal titolo "Il cuore di Venezia".
Questo particolare repertorio era di gran moda tra il 1940 e 1970 e veniva suonato su di una galleggiante che in Canal Grande, a fine serata per tutta estate, era seguita da una lunga coda di gondole.
Oggi questo importante repertorio musicale viene riproposto ed eseguito da giovani cantanti e musicisti che per l'occasione vestono gli storici abiti dell’Atelier CECCATO, Al Duca d’Aosta.
https://www.facebook.com/vocalistlaguna/
GIULIO RUETTA FABBIAN (1925-2011)
storico compositore e musicista veneziano, ha studiato pianoforte con il M° E. Gracis e composizione con il M° R. Cumar presso il Conservatorio B. Marcello di Venezia. Per tutta la vita si è dedicato alla musica lirica in qualità di pianista collaboratore svolgendo un'importante attività concertistica in svariati teatri in Italia e all'estero. Viene ricordato particolarmente per aver composto le famose canzoni veneziane da battello che storicamente venivano cantate dai gondolieri e sulle galleggianti musicali che, navigando dolcemente in Canal Grande, allietavano le serate estive negli anni '50 e '60, e per le quali vennero anche incisi due L.p. edizioni CETRA. Nel 1986 gli viene assegnato il "Leone d'oro" per le sue canzoni da battello, i due balletti su temi veneziani e la commedia musicale dal titolo "Il cuore di Venezia".
07 Settembre 2018 19:00
Calle Accademia dei Nobili, 618, 30133 Venezia, Italy
Una notte per tutte
la storia di Skinny Gumbo Lee, donna di blues
di Andrea Facchin
con Rossana Mantese, Andrea Facchin
I suoi nonni le avevano parlato del Voodoo e di usarlo per imparare a cantare il blues.
Ed era esattamente quello che lei voleva fare: cantare il blues ed andarsene in giro.
Ma non si impara in una singola notte: sono il viaggio e la conoscenza che ti rendono blueswoman.
La storia di Skinny si svolge seguendo passo passo la storia del blues e tutto ciò che l’ha accompagnato cercando di mostrarne l’anima pronta alla rivolta ed alla lotta: per i diritti, l’emancipazione ed il lavoro.
Dalla liberazione degli schiavi fino al moderno blues di città “Una notte per tutte” racconta il blues (e quindi anche il folk statunitense) attraverso i suoi protagonisti.
Nel viaggio di Skinny non si trovano soltanto veri e propri musicisti ma anche reverendi, stregoni, lavoratori, baristi ostici e amori perduti.
La musica però rimane al primo posto e Skinny, saltando da un posto all’altro, incontrerà alcune delle più importanti voci del blues e del folk: Son House, Robert Johnson, Woody Guthrie, Pete Seeger, Leadbelly ed altri, meno conosciuti, ma altrettanto importanti; questi le racconteranno storie, le mostreranno luoghi e le faranno conoscere le leggende fondative non solo di un genere musicale ma di un’intera società.
E’ un viaggio di formazione che porta una ragazzina che ha visto la schiavitù a diventare una musicista non solo capace a tenere un palco, ma anche a lottare per ciò in cui crede.
la storia di Skinny Gumbo Lee, donna di blues
di Andrea Facchin
con Rossana Mantese, Andrea Facchin
I suoi nonni le avevano parlato del Voodoo e di usarlo per imparare a cantare il blues.
Ed era esattamente quello che lei voleva fare: cantare il blues ed andarsene in giro.
Ma non si impara in una singola notte: sono il viaggio e la conoscenza che ti rendono blueswoman.
La storia di Skinny si svolge seguendo passo passo la storia del blues e tutto ciò che l’ha accompagnato cercando di mostrarne l’anima pronta alla rivolta ed alla lotta: per i diritti, l’emancipazione ed il lavoro.
Dalla liberazione degli schiavi fino al moderno blues di città “Una notte per tutte” racconta il blues (e quindi anche il folk statunitense) attraverso i suoi protagonisti.
Nel viaggio di Skinny non si trovano soltanto veri e propri musicisti ma anche reverendi, stregoni, lavoratori, baristi ostici e amori perduti.
La musica però rimane al primo posto e Skinny, saltando da un posto all’altro, incontrerà alcune delle più importanti voci del blues e del folk: Son House, Robert Johnson, Woody Guthrie, Pete Seeger, Leadbelly ed altri, meno conosciuti, ma altrettanto importanti; questi le racconteranno storie, le mostreranno luoghi e le faranno conoscere le leggende fondative non solo di un genere musicale ma di un’intera società.
E’ un viaggio di formazione che porta una ragazzina che ha visto la schiavitù a diventare una musicista non solo capace a tenere un palco, ma anche a lottare per ciò in cui crede.
07 Settembre 2018 19:30
Calle Corte Grande, 30133 Venezia, Italia
Il terzo angelo
Il concept della performance è cercare di incarnare poeticamente il terzo angelo ovvero tentare di far acquisire all'incontro tra lo spettatore/fruitore dell'opera d'arte e l'opera stessa un senso di rinnovata/ritrovata/attualizzata religiosità se non di mistica persuasione.
Sono seduto su di una sedia, a terra un rotolo di nastro adesivo da imballaggi con su stampato la parola ” FRAGILE” al suo fianco una borsa dell'acqua calda, piena.
Alzandomi dalla mia postazione prendo il rotolo di nastro adesivo e me ne applico un pezzo sufficiente e necessario a mostrare la scritta per esteso all'altezza del petto dove posizionerò pure la borsa dell'acqua calda, torno quindi seduto fino a che il mio petto si riscalda a quel punto mi alzo e senza forzare il gesto mi avvicino verso il pubblico aprendo le braccia e iniziando ad abbracciare chi lo desidera ad uno ad uno o in coppia oppure in gruppo comunque rispettandone i tempi e l'energia che si viene a creare senza dimenticare mai il coinvolgimento emotivo/emozionale.
Eseguo gli abbracci fino a che l'acqua da calda non diventa fredda a quel punto mi stacco l'adesivo che attacco direttamente sopra la borsa che posiziono ai miei piedi tornando seduto in contemplazione del vuoto.
Il concept della performance è cercare di incarnare poeticamente il terzo angelo ovvero tentare di far acquisire all'incontro tra lo spettatore/fruitore dell'opera d'arte e l'opera stessa un senso di rinnovata/ritrovata/attualizzata religiosità se non di mistica persuasione.
Sono seduto su di una sedia, a terra un rotolo di nastro adesivo da imballaggi con su stampato la parola ” FRAGILE” al suo fianco una borsa dell'acqua calda, piena.
Alzandomi dalla mia postazione prendo il rotolo di nastro adesivo e me ne applico un pezzo sufficiente e necessario a mostrare la scritta per esteso all'altezza del petto dove posizionerò pure la borsa dell'acqua calda, torno quindi seduto fino a che il mio petto si riscalda a quel punto mi alzo e senza forzare il gesto mi avvicino verso il pubblico aprendo le braccia e iniziando ad abbracciare chi lo desidera ad uno ad uno o in coppia oppure in gruppo comunque rispettandone i tempi e l'energia che si viene a creare senza dimenticare mai il coinvolgimento emotivo/emozionale.
Eseguo gli abbracci fino a che l'acqua da calda non diventa fredda a quel punto mi stacco l'adesivo che attacco direttamente sopra la borsa che posiziono ai miei piedi tornando seduto in contemplazione del vuoto.
07 Settembre 2018 19:45
Calle Corte Grande, 30133 Venezia, Italia
Strada facendo...da "In punta di pennello" Venezia a "Pitture al vento" Borgo Medioevale Canale di Tenno Trento.
Presentazione del percorso del nostro corso Autunno 2017/Estate 2018.
Proiezione del video documentario dell'esperienza a Tenno.
Con le amiche del corso di acquerello di LIBRI LIB(E)RI sono state realizzate 30 nuove tele per gli stendardi del paese.
Presentazione del percorso del nostro corso Autunno 2017/Estate 2018.
Proiezione del video documentario dell'esperienza a Tenno.
Con le amiche del corso di acquerello di LIBRI LIB(E)RI sono state realizzate 30 nuove tele per gli stendardi del paese.
07 Settembre 2018 20:00
Fondamenta Ponte Piccolo 282, Giudecca Venezia VE, Italia
L'amore a vent'anni
di e con Giorgio Biferali
Tunué
con l'autore dialoga Tiziano Scarpa
L'incontro partecipa al Festival delle Arti Giudecca, Sacca Fisola 2018
Giulio e Silvia abitano nella stessa strada, ma si conoscono in facoltà. Lui, cresciuto con due fratelli e genitori che stanno insieme da sempre, vive nel ricordo di amori infantili fatti di sguardi fugaci e imbarazzi; lei, figlia unica e costretta a vivere con una madre che non sopporta, ha varie storie tormentate alle spalle e si sente ormai incapace di legarsi a qualcuno. Sullo sfondo di una Roma umorale e capricciosa, l’incontro con Silvia trascinerà Giulio in un amore simile a un’altalena, dalla quale sarebbe bene scendere, a meno di voler scoprire il più inaspettato e beffardo dei segreti.
L'autore
Giorgio Biferali ha pubblicato i saggi A Roma con Nanni Moretti,(Bompiani 2015, con Paolo Di Paolo) e Italo Calvino. Lo scoiattolo della penna (La nuova frontiera 2017). L’amore a vent’anni è il suo primo romanzo.
07 Settembre 2018 20:30
Calle Corte Grande, 30133 Venezia, Italia
El mostro - La coraggiosa storia di Gabriele Bortolozzo è un cortometraggio animato ed un libro.
Saranno presenti a raccontarlo Elisa Pajer (Studio Liz, produzione), Lucio Schiavon (illustrazioni e regia) e Cristiano Dorigo (sceneggiatura).
El mostro ha saputo arrivare al cuore del pubblico già dalla sua genesi. Grazie al sostegno di più di duecento donazioni, attraverso una campagna di crowdfunding, è diventato un cortometraggio. Grazie alla sensibilità delle giurie ha potuto viaggiare di città in città per tutto il mondo, attraverso i festival. Grazie al dinamismo di docenti e associazioni è entrato nelle scuole e nelle università ed ha incontrato tanti giovani studenti.
Grazie all’impegno di Mare di Carta e del Gruppo Tonon è uno strumento concreto e fruibile per tutti coloro che vogliono leggere con occhi nuovi un pezzo di storia veneta, italiana e non solo.
Raccontare in un cortometraggio d’animazione ciò che è avvenuto a Porto Marghera tra gli anni ‘40 e gli anni ‘90 ha comportato un minuzioso lavoro di sintesi: similitudini ed assonanze da una parte e rigorosa documentazione storica, dall’altra. La battaglia civile di Gabriele Bortolozzo ci è sembrata essere la migliore metafora per raccontare una storia che è ancora attuale, dove, mutatis mutandi, diritti costituzionali come il lavoro e la salute sono oggi come ieri al centro della nostra quotidianità e dei dibattimenti politici, civili e sociali.
El mostro è molto di più di un cortometraggio d’animazione: se da una parte è una storia che volevamo raccontare in modo semplice per risvegliare la curiosità di chi non poteva avere emozioni vissute sul Petrolchimico di Porto Marghera, dall’altra è una storia che va letta, ricordata e deve essere un memento: tante altre città nel mondo, come allora fu per Venezia, hanno oggi un petrolchimico accanto.
Ciò che è avvenuto a Porto Marghera non riguarda perciò solo gli abitanti e i territori che si affacciano alla laguna di Venezia, tocca le sensibilità di molti.
Anche questa abbinata editoriale ha la stessa ambizione, di toccarvi portandovi a riflettere.
Saranno presenti a raccontarlo Elisa Pajer (Studio Liz, produzione), Lucio Schiavon (illustrazioni e regia) e Cristiano Dorigo (sceneggiatura).
El mostro ha saputo arrivare al cuore del pubblico già dalla sua genesi. Grazie al sostegno di più di duecento donazioni, attraverso una campagna di crowdfunding, è diventato un cortometraggio. Grazie alla sensibilità delle giurie ha potuto viaggiare di città in città per tutto il mondo, attraverso i festival. Grazie al dinamismo di docenti e associazioni è entrato nelle scuole e nelle università ed ha incontrato tanti giovani studenti.
Grazie all’impegno di Mare di Carta e del Gruppo Tonon è uno strumento concreto e fruibile per tutti coloro che vogliono leggere con occhi nuovi un pezzo di storia veneta, italiana e non solo.
Raccontare in un cortometraggio d’animazione ciò che è avvenuto a Porto Marghera tra gli anni ‘40 e gli anni ‘90 ha comportato un minuzioso lavoro di sintesi: similitudini ed assonanze da una parte e rigorosa documentazione storica, dall’altra. La battaglia civile di Gabriele Bortolozzo ci è sembrata essere la migliore metafora per raccontare una storia che è ancora attuale, dove, mutatis mutandi, diritti costituzionali come il lavoro e la salute sono oggi come ieri al centro della nostra quotidianità e dei dibattimenti politici, civili e sociali.
El mostro è molto di più di un cortometraggio d’animazione: se da una parte è una storia che volevamo raccontare in modo semplice per risvegliare la curiosità di chi non poteva avere emozioni vissute sul Petrolchimico di Porto Marghera, dall’altra è una storia che va letta, ricordata e deve essere un memento: tante altre città nel mondo, come allora fu per Venezia, hanno oggi un petrolchimico accanto.
Ciò che è avvenuto a Porto Marghera non riguarda perciò solo gli abitanti e i territori che si affacciano alla laguna di Venezia, tocca le sensibilità di molti.
Anche questa abbinata editoriale ha la stessa ambizione, di toccarvi portandovi a riflettere.
07 Settembre 2018 21:00
Calle di Mezzo, 30133 Venezia, Italia
Proiezioni e anguriata di quartiere
Film: Il castello errante di Howl di Hayao Miyazaki .
07 Settembre 2018 21:15
Calle Corte Grande, 30133 Venezia, Italia
Performance di teatro danza
BISBIGLI E LUCCIOLE
durata 7 minuti c.a
musica Sergio Marchesini/New Landscapes Trio
Samuela Barbieri danzatrice/performer
BISBIGLI E LUCCIOLE
durata 7 minuti c.a
musica Sergio Marchesini/New Landscapes Trio
Samuela Barbieri danzatrice/performer
07 Settembre 2018 21:30
Calle Corte Grande, 30133 Venezia, Italia
Mattatoio5 è un progetto che unisce musica elettronica/post-rock a interventi di danza, visual e performance di figuranti.
Il collettivo, nato nel 2013 da Davide e Filippo appassionati di musica e arti visive, vede l'ingresso l'anno successivo di Tommaso alla ricerca di nuove sperimentazioni vocali e la collaborazione con la danzatrice Samuela Barbieri. I brani sono raccolti e pubblicati in CHEAP POP del 2015.
Combinando immagini, effetti visivi e coreografie live a sonorità ossessive, incalzanti, a tratti ipnotiche, puntiamo a coinvolgere vista e udito in un’esperienza proiettata oltre il mero ascoltare. La musica è per noi una colonna sonora, chi la esegue è il coautore di un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Gli artisti che ci hanno ispirato musicalmente sono Portishead, Massive Attack, Archive e Depeche Mode; Attratti dai brani non incasellati nella forma classica strofa-ritornello, siamo vicini sul piano degli arrangiamenti ai Blonde Redhead.
CHEAP POP
Il primo album contiene sei illustrazioni sonore accomunate dal tema del viaggio; indotto per sfuggire alla realtà o come avventura nello spazio, l’alternativa non percorsa o la ricerca di un’esistenza migliore. Tappa importante nella promozione, sia per affinità a livello musicale sia di impatto Live, è stata l’apertura del concerto dei GRIMOON, gruppo italo-francese noto per aver sempre abbinato alla musica cortometraggi e stop-motion.
Davide Truffo: chitarra
Tommaso Meneghello: voce, basso, synth, testi
Filippo De Liberali: synth ,programming e visual
Samuela Barbieri: performance, danza
https://mattatoio5.bandcamp.com/releases
Il collettivo, nato nel 2013 da Davide e Filippo appassionati di musica e arti visive, vede l'ingresso l'anno successivo di Tommaso alla ricerca di nuove sperimentazioni vocali e la collaborazione con la danzatrice Samuela Barbieri. I brani sono raccolti e pubblicati in CHEAP POP del 2015.
Combinando immagini, effetti visivi e coreografie live a sonorità ossessive, incalzanti, a tratti ipnotiche, puntiamo a coinvolgere vista e udito in un’esperienza proiettata oltre il mero ascoltare. La musica è per noi una colonna sonora, chi la esegue è il coautore di un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Gli artisti che ci hanno ispirato musicalmente sono Portishead, Massive Attack, Archive e Depeche Mode; Attratti dai brani non incasellati nella forma classica strofa-ritornello, siamo vicini sul piano degli arrangiamenti ai Blonde Redhead.
CHEAP POP
Il primo album contiene sei illustrazioni sonore accomunate dal tema del viaggio; indotto per sfuggire alla realtà o come avventura nello spazio, l’alternativa non percorsa o la ricerca di un’esistenza migliore. Tappa importante nella promozione, sia per affinità a livello musicale sia di impatto Live, è stata l’apertura del concerto dei GRIMOON, gruppo italo-francese noto per aver sempre abbinato alla musica cortometraggi e stop-motion.
Davide Truffo: chitarra
Tommaso Meneghello: voce, basso, synth, testi
Filippo De Liberali: synth ,programming e visual
Samuela Barbieri: performance, danza
https://mattatoio5.bandcamp.com/releases
07 Settembre 2018 22:30
Calle Corte Grande, 30133 Venezia, Italia
StorieStorte, un duo acustico composto da Corinna Venturini (chitarra) e Giorgia Dalle Ore (chitarra e voce).
Due percorsi diversi che si sono intrecciati per caso: Corinna, già chitarrista dei Pharmakos, gruppo ska-reggae veneziano, e Giorgia, cantautrice, con una formazione contrassegnata soprattutto dal teatro canzone.
Dal 2015, anno in cui ha preso vita il progetto, hanno già avuto il piacere di solcare palchi prestigiosi del veneziano e di accompagnare, con le loro canzoni, diverse manifestazioni importanti per il territorio: a Venezia, in apertura dei concerti di Gualtiero Bertelli ed Eugenio Finardi, a Mestre, in occasione dell’arrivo della Carovana Antimafie, a Zelarino, per l’inaugurazione del Teatro di Marzo, a Cordenons (PN), per la festa dell’Ecologia Sociale del GAP, a Belluno, alla Casa dei Beni Comuni.
Nel 2016 sono approdate alle semifinali del Premio Pierangelo Bertoli per nuovi cantautori con il brano Antichi amori.
Nel settembre 2016 hanno lanciato il loro primo singolo: Venesia no mor.
Nel febbraio del 2018 esce il loro primo EP: Il Coraggio della Rivoluzione.
Con Mare Nostro (ft. Mc Bible) sono tra gli otto semifinalisti del Premio "Voci per la Libertà 2018", organizzato in collaborazione con Amnesty International Italia.
Due percorsi diversi che si sono intrecciati per caso: Corinna, già chitarrista dei Pharmakos, gruppo ska-reggae veneziano, e Giorgia, cantautrice, con una formazione contrassegnata soprattutto dal teatro canzone.
Dal 2015, anno in cui ha preso vita il progetto, hanno già avuto il piacere di solcare palchi prestigiosi del veneziano e di accompagnare, con le loro canzoni, diverse manifestazioni importanti per il territorio: a Venezia, in apertura dei concerti di Gualtiero Bertelli ed Eugenio Finardi, a Mestre, in occasione dell’arrivo della Carovana Antimafie, a Zelarino, per l’inaugurazione del Teatro di Marzo, a Cordenons (PN), per la festa dell’Ecologia Sociale del GAP, a Belluno, alla Casa dei Beni Comuni.
Nel 2016 sono approdate alle semifinali del Premio Pierangelo Bertoli per nuovi cantautori con il brano Antichi amori.
Nel settembre 2016 hanno lanciato il loro primo singolo: Venesia no mor.
Nel febbraio del 2018 esce il loro primo EP: Il Coraggio della Rivoluzione.
Con Mare Nostro (ft. Mc Bible) sono tra gli otto semifinalisti del Premio "Voci per la Libertà 2018", organizzato in collaborazione con Amnesty International Italia.
08 Settembre 2018 10:30
Fondamenta Zitelle, 30133 Venezia, Italia
Visita guidata condotta da Paola Landsmann intorno e dentro la chiesa delle Zitelle, tra peccato e santità.
Ritrovo e partenza alle 10.30 in Fondamenta delle Zitelle davanti all'imbarcadero, durata della visita due ore circa.
Ritrovo e partenza alle 10.30 in Fondamenta delle Zitelle davanti all'imbarcadero, durata della visita due ore circa.
08 Settembre 2018 11:00 - 14:00
Calle di Mezzo, 30133 Venezia, Italia
ASC welcome casette, vi raccontiamo di noi.
Mostra autorecupero/abitare Venezia
08 Settembre 2018 11:00 - 14:00
Calle di Mezzo, 30133 Venezia, Italia
Esposizioni artigianato/libri
08 Settembre 2018 15:00
Calle Scuola, 30133 Venezia, Italia
Il gruppo milanese aTmariella approda al Festival delle Arti con un adattamento teatrale dell'opera modulare di Raymond Queneau Esercizi di Stile.
Osservatori eterogenei si alternano sul palco senza soluzione di continuità per descrivere uno stesso episodio. Il relativismo diviene il vero protagonista, il filo rosso che attraversa l'azione teatrale, che si presta perfettamente a una performance su strada e con il coinvolgimento del pubblico.
Osservatori eterogenei si alternano sul palco senza soluzione di continuità per descrivere uno stesso episodio. Il relativismo diviene il vero protagonista, il filo rosso che attraversa l'azione teatrale, che si presta perfettamente a una performance su strada e con il coinvolgimento del pubblico.
08 Settembre 2018 15:45
Calle di Mezzo, 30133 Venezia, Italia
Il Super Max Trio anche quest'anno vuole donare il suo contributo al Festival più bello del mondo.
Improvvisazioni, folk, tanto amore.
Improvvisazioni, folk, tanto amore.
08 Settembre 2018 16:00
Fondamenta Sant'Eufemia, 30133 Venezia, Italia
Passeggiando per la Giudecca disegnare dal vivo gruppi o singole persone nell'atto quotidiano, senza pose, senza niente di predefinito. Portare il necessario.
08 Settembre 2018 16:00
Calle di Mezzo, 30133 Venezia, Italia
Polistrumentista eclettico, autore e compositore, dopo aver suonato con diverse formazioni nel corso degli anni,
Paolo Paron pubblica le prime canzoni
originali insieme all'Orchestra Cortile, «un (im)possibile incrocio tra Area, Capossela, Tom Waits e King Crimson». L'Orchestra pubblica due EP autoprodotti prima di aggiudicarsi il Premi Friûl nel 2009 e pubblicare con l'etichetta MusicheFurlaneFuarte "Ondis di glerie", per poi sciogliersi nel 2011.
Nel frattempo si dedica alla musica per teatro, partecipando a numerose messe in scena e attività laboratoriali in scuole e comunità socio-sanitarie, lavorando soprattutto sull'improvvisazione musicale come principio creativo e compositivo, tratto d'unione tra parola e gesto. Fonda con le attrici Natalie Norma Fella e Paola Aiello la compagnia Harmony Sto.Co.Co., il cui reading comico “Stone Cold Surrender” va in scena in diverse sale italiane e si piazza in semifinale al premio Palladino 2014 allo Zelig di Milano.
Nel 2017 cura, con Leo Virgili e Roberto Amadeo, la sonorizzazione della lettura scenica “Fuori Fuoco” di e con Chiara Carminati (Bompiani, Premio Strega ragazze e ragazzi +11 nel 2016).
Nel 2012 Paoloparòn esordisce online, come progetto solista, con un primo omonimo EP di cinque brani, «in cui l'amore per certi cantautori 'difficili' anni '70 (più Mauro Pelosi che Lolli, per dire) è ammorbidito da atmosfere musicali che ora virano in forma progressiva, ora scelgono i toni di ballad un po' stramba».
Dal 2013 inizia a lavorare a un nuovo ciclo di canzoni, accomunate dal tema delle solitudini e della difficoltà di trovare il proprio spazio nel mondo. Gran parte di questi brani prendono forma in una distilleria, durante il solitario e faticoso lavoro tra caldaie ed alambicchi, ma soprattutto tra profumi, sensazioni e immagini legati a una tradizione quasi anacronistica ma resistente. Il lavoro di trasformazione della vinaccia, materia di scarto, si fa ideale metafora del lavoro del cantautore alle prese con la parola, spremuta e abusata.
Se nei testi la disillusione è a volte mitigata dall'ironia, è però la musica a dare respiro e colore a questo lavoro.
Paoloparòn nel 2015 diventa un trio, accogliendo Stefano Bragagnolo (Radio Zastava) alla batteria e Roberto Amadeo (North East Ska Jazz Orchestra) al basso e contrabbasso. L'apporto dei due musicisti, in arrangiamenti diretti e senza fronzoli, danno ai brani una vena pop-rock carica di sfumature, dalle più delicate di “Vinacce” o la rarefatta “Seasons” alle più rabbiose di “Mani adatte” e “Via Bertaldia”, passando per il funky di “Un disegno” e per la liricità de “La domenica del supermercato”, con la partecipazione del trio d'archi degli Sconfinants.
Il lavoro viene adottato dal musicista e produttore Jvan Moda, nel cui studio tra le silenziose colline friulane vengono registrati e mixati tutti i brani, in un processo corale e condiviso con il trio. Viene prediletto il suono naturale della scarna strumentazione in una colorazione quasi vintage, con una sferragliante Stratocaster in primo piano nei pezzi elettrici ad alternarsi con il morbido fingerpicking dei brani acustici, incursioni di Hammond e piano Wurlitzer e un'impeccabile sezione ritmica che trascina solidamente le canzoni l'una dopo l'altra.
https://www.youtube.com/watch?v=cRYGV0z4Bb4
Nel frattempo si dedica alla musica per teatro, partecipando a numerose messe in scena e attività laboratoriali in scuole e comunità socio-sanitarie, lavorando soprattutto sull'improvvisazione musicale come principio creativo e compositivo, tratto d'unione tra parola e gesto. Fonda con le attrici Natalie Norma Fella e Paola Aiello la compagnia Harmony Sto.Co.Co., il cui reading comico “Stone Cold Surrender” va in scena in diverse sale italiane e si piazza in semifinale al premio Palladino 2014 allo Zelig di Milano.
Nel 2017 cura, con Leo Virgili e Roberto Amadeo, la sonorizzazione della lettura scenica “Fuori Fuoco” di e con Chiara Carminati (Bompiani, Premio Strega ragazze e ragazzi +11 nel 2016).
Nel 2012 Paoloparòn esordisce online, come progetto solista, con un primo omonimo EP di cinque brani, «in cui l'amore per certi cantautori 'difficili' anni '70 (più Mauro Pelosi che Lolli, per dire) è ammorbidito da atmosfere musicali che ora virano in forma progressiva, ora scelgono i toni di ballad un po' stramba».
Dal 2013 inizia a lavorare a un nuovo ciclo di canzoni, accomunate dal tema delle solitudini e della difficoltà di trovare il proprio spazio nel mondo. Gran parte di questi brani prendono forma in una distilleria, durante il solitario e faticoso lavoro tra caldaie ed alambicchi, ma soprattutto tra profumi, sensazioni e immagini legati a una tradizione quasi anacronistica ma resistente. Il lavoro di trasformazione della vinaccia, materia di scarto, si fa ideale metafora del lavoro del cantautore alle prese con la parola, spremuta e abusata.
Se nei testi la disillusione è a volte mitigata dall'ironia, è però la musica a dare respiro e colore a questo lavoro.
Paoloparòn nel 2015 diventa un trio, accogliendo Stefano Bragagnolo (Radio Zastava) alla batteria e Roberto Amadeo (North East Ska Jazz Orchestra) al basso e contrabbasso. L'apporto dei due musicisti, in arrangiamenti diretti e senza fronzoli, danno ai brani una vena pop-rock carica di sfumature, dalle più delicate di “Vinacce” o la rarefatta “Seasons” alle più rabbiose di “Mani adatte” e “Via Bertaldia”, passando per il funky di “Un disegno” e per la liricità de “La domenica del supermercato”, con la partecipazione del trio d'archi degli Sconfinants.
Il lavoro viene adottato dal musicista e produttore Jvan Moda, nel cui studio tra le silenziose colline friulane vengono registrati e mixati tutti i brani, in un processo corale e condiviso con il trio. Viene prediletto il suono naturale della scarna strumentazione in una colorazione quasi vintage, con una sferragliante Stratocaster in primo piano nei pezzi elettrici ad alternarsi con il morbido fingerpicking dei brani acustici, incursioni di Hammond e piano Wurlitzer e un'impeccabile sezione ritmica che trascina solidamente le canzoni l'una dopo l'altra.
https://www.youtube.com/watch?v=cRYGV0z4Bb4