Tutti gli eventi, Categoria Esposizioni 2018
07 Settembre 2018 08:30 - 08 Settembre 2018 20:30
Fondamenta Sant'Eufemia 448, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Esposizione fotografica.
Acromazie è la fusione delle parole Acrobazie e Acromie per indicare un lavoro in cui ci si destreggia con la totale oppure parziale assenza del colore; le immagini mostrano le capacità espressive del bianco e nero ed i possibili viraggi.
07 Settembre 2018 08:30 - 08 Settembre 2018 20:30
Fondamenta Sant'Eufemia 448, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Opere fotografiche della nuova serie "Trogen", dal più bel giardino di piante e fiori officinali del Canton Appenzello in Svizzera.
07 Settembre 2018 10:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Opere e studi aperti degli Atelier Bevilacqua La Masa.
Chiara Calore, Giorgia Agnese Cereda, Jonathan Colombo, Diego De Marco, Silvia Faresin, Anna Marzuttini, Stefania Mazzola, Margherita Muriti, Marta Naturale, Giada Pianon, Paolo Pretolani, Ginevra Scialpi, Giacomo Segantini, Eva Chiara Trevisan.
Chiara Calore, Giorgia Agnese Cereda, Jonathan Colombo, Diego De Marco, Silvia Faresin, Anna Marzuttini, Stefania Mazzola, Margherita Muriti, Marta Naturale, Giada Pianon, Paolo Pretolani, Ginevra Scialpi, Giacomo Segantini, Eva Chiara Trevisan.
07 Settembre 2018 10:00 - 09 Settembre 2018 20:00
Fondamenta Ponte Piccolo 282, Giudecca Venezia VE, Italia
Di solitudine e abbandono
Viaggio nel South West degli Stati Uniti
Fotografie di Claudia de Zordo
La mostra inaugura sabato 1 settembre alle ore 19 e sarà aperta fino al 15 settembre (orario 10-20 tutti i giorni)
Nel mese di maggio 2018, Claudia de Zordo parte per un viaggio nel South West degli Stati Uniti, con una missione ben precisa in testa, declinare l'abbandono. Partendo da Los Angeles, passando per Amargosa, Freemont a Las Vegas, Bluff nello Utah, Bedrock City in Arizona, Amboy, Bombay Beach, East Jesus a Slab City, Cabozan, fotografia dopo fotografia, tappa dopo tappa, ritroviamo in estrema connessione tra loro luce e calore, solitudine e immensità.
Claudia De Zordo è nata nel 1967 a Pieve di Cadore. Da sempre appassionata di fotografia e letteratura americana, lavora come registrar in un Museo d'arte contemporanea di Venezia
07 Settembre 2018 10:00 - 09 Settembre 2018 21:00
Fondamenta Ponte Piccolo 282, Giudecca Venezia VE, Italia
Le mie opere rappresentano alcuni luoghi della Giudecca in una duplice visione fuori/dentro, dove all’esterno riproduco fedelmente la realtà e all’interno insceno una libera interpretazione di un’opera letteraria.
Quest’anno lo studio fotografico X-FRAME accoglierà le mie opere, riguardanti luoghi della Giudecca, che per la prima volta verranno esposte in un insieme.
In tema con il titolo del festival, un’opera verrà collocata fuori luogo, presso la libreria Marco Polo, che in realtà è il luogo più adatto...
Quest’anno lo studio fotografico X-FRAME accoglierà le mie opere, riguardanti luoghi della Giudecca, che per la prima volta verranno esposte in un insieme.
In tema con il titolo del festival, un’opera verrà collocata fuori luogo, presso la libreria Marco Polo, che in realtà è il luogo più adatto...
07 Settembre 2018 10:30 - 08 Settembre 2018 18:00
Fondamenta Sant'Eufemia, 673 - 30133 Venezia, Italia
Le mie opere rappresentano alcuni luoghi della Giudecca in una duplice visione fuori/dentro, dove all’esterno riproduco fedelmente la realtà e all’interno insceno una libera interpretazione di un’opera letteraria.
Quest’anno lo studio fotografico X-FRAME accoglierà le mie opere, riguardanti luoghi della Giudecca, che per la prima volta verranno esposte in un insieme.
In tema con il titolo del festival, un’opera verrà collocata fuori luogo, presso la libreria Marco Polo, che in realtà è il luogo più adatto...
Quest’anno lo studio fotografico X-FRAME accoglierà le mie opere, riguardanti luoghi della Giudecca, che per la prima volta verranno esposte in un insieme.
In tema con il titolo del festival, un’opera verrà collocata fuori luogo, presso la libreria Marco Polo, che in realtà è il luogo più adatto...
07 Settembre 2018 12:30 - 09 Settembre 2018 21:30
Fondamenta Ponte Piccolo, 324 - Giudecca 30133 Venezia, Italia
Nel magazzino dei sogni c’è il fuori tutto!!!
Ribellione = ricerca !?!? E' possibile.
Blu, ocra, viola tensioni di scuri si confrontano, lampi di luci ci confondono le cose.
Rossi=aranciati scuri=verdi...
Nello scuro per ricavarne luci interne o alla luce per spegnere qualche lampo? La porta si apre al nuovo e fa paura, genera angoscia e asfissia. Vuoti da riempire di colori, contrasti anarchici. La magia dell'arte è rigenerarsi in moto perpetuo.
Fuori tutto!!! Un altro passo avanti.
Pittura di Dario Santin.
Orari di apertura della pizzeria La Foca.
Ribellione = ricerca !?!? E' possibile.
Blu, ocra, viola tensioni di scuri si confrontano, lampi di luci ci confondono le cose.
Rossi=aranciati scuri=verdi...
Nello scuro per ricavarne luci interne o alla luce per spegnere qualche lampo? La porta si apre al nuovo e fa paura, genera angoscia e asfissia. Vuoti da riempire di colori, contrasti anarchici. La magia dell'arte è rigenerarsi in moto perpetuo.
Fuori tutto!!! Un altro passo avanti.
Pittura di Dario Santin.
Orari di apertura della pizzeria La Foca.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta Ponte Piccolo, 288, 30133 Venezia, Italia
Studio aperto.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Gli artisti e artigiani aprono i loro atelier al pubblico con esposizioni.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Esposizione e performance con la bicicletta che disegna.
Il progetto nasce dalla voglia di raccontare i miei viaggi in bicicletta, bervi o lunghi che siano, attraverso un sistema di ingranaggi che applicati alla bicicletta permettono di tracciare il percorso fatto trasferendo il moto rotatorio della ruota al movimento fluido della penna.
Ogni quadro ha forma e dettagli diversi: il tipo di strada percorsa, ogni buca, ogni fermata, il diverso tipo di terreno ed i km fatti vengono trasferiti sul foglio in maniera indelebile ed irripetibile.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Opere realizzate con la tecnica del decollage.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Studio aperto con dimostrazione del maestro Stefano Morasso, arte vetraria.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta del Ponte Longo, 235/A - Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Ex voto, collane artistiche e ceramiche.
ACQUASALSA
Fuori luogo... fuori luogo come qualcosa che si trova fuori dal suo posto naturale... e del resto ogni pittore, poeta, artista con la sua mente viaggia e riesce ad andare fuori luogo e così la sua arte ti porta in giro con sé a visitare mondi lontani quasi sconosciuti eppur così simili!
Ed ecco che le ceramiche lavorate e dipinte con linee sinuose e gli azzurri a richiamare il colore ed il movimento dell’acqua, il rosso del cuore e l’oro del sole di Chiara Gatta Artist si fondono e si sposano con l’arte dei collier artistici, i cuori ex voto e gli altari di Graziella Giusto Madamadorè portandoti in un un viaggio dove gente lontana vive ed ama, dove si ginocchia ad un altare e prega e dona il suo cuore e fiori in cambio di una grazia ricevuta, un viaggio attraverso culture, artisti e colori, e sacro e profano pur restando nella tua Venezia, nella tua isola della Giudecca viva di arte come non mai, sentendone il rumore dell’acqua e percependo il sapore del sale, quasi galleggiando sul passaggio infinito dell’acqua salata della Laguna...
ACQUASALSA
Fuori luogo... fuori luogo come qualcosa che si trova fuori dal suo posto naturale... e del resto ogni pittore, poeta, artista con la sua mente viaggia e riesce ad andare fuori luogo e così la sua arte ti porta in giro con sé a visitare mondi lontani quasi sconosciuti eppur così simili!
Ed ecco che le ceramiche lavorate e dipinte con linee sinuose e gli azzurri a richiamare il colore ed il movimento dell’acqua, il rosso del cuore e l’oro del sole di Chiara Gatta Artist si fondono e si sposano con l’arte dei collier artistici, i cuori ex voto e gli altari di Graziella Giusto Madamadorè portandoti in un un viaggio dove gente lontana vive ed ama, dove si ginocchia ad un altare e prega e dona il suo cuore e fiori in cambio di una grazia ricevuta, un viaggio attraverso culture, artisti e colori, e sacro e profano pur restando nella tua Venezia, nella tua isola della Giudecca viva di arte come non mai, sentendone il rumore dell’acqua e percependo il sapore del sale, quasi galleggiando sul passaggio infinito dell’acqua salata della Laguna...
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Convertite 710/C, 30133 Venezia, Italia
Mostra collettiva di pittura.
Stefano Grespi, Delia Gambarin, Adriana Rocca, Daniela Raccanello.
Stefano Grespi, Delia Gambarin, Adriana Rocca, Daniela Raccanello.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Accademia dei Nobili, 618, 30133 Venezia, Italy
Un progetto fotografico che raccoglie 10 fotografie di interni di Chiese, nello specifico cupole viste dall’interno.
Mi incuriosisce da sempre la connessione tra architettura ed arte, le cupole che ho fotografato non hanno tuttavia una connessione tra di loro, neppure temporale.
Alcune sono del periodo romanico, altre del rinascimento, altre del barocco.
Penso che in questo stretto rapporto tra arte, architettura e spiritualità ognuno possa essere libero di interpretare un messaggio, o scoprire ed appassionarsi ai luoghi nei quali sono state scattate e decidere di visitare di persona una di queste Chiese.
L’invito e l’augurio che faccio a te osservatore è di trovare quella curiosità e voglia di vedere che possa portarti un po’ piu’ in là..
www.lucianolucci.com
Mi incuriosisce da sempre la connessione tra architettura ed arte, le cupole che ho fotografato non hanno tuttavia una connessione tra di loro, neppure temporale.
Alcune sono del periodo romanico, altre del rinascimento, altre del barocco.
Penso che in questo stretto rapporto tra arte, architettura e spiritualità ognuno possa essere libero di interpretare un messaggio, o scoprire ed appassionarsi ai luoghi nei quali sono state scattate e decidere di visitare di persona una di queste Chiese.
L’invito e l’augurio che faccio a te osservatore è di trovare quella curiosità e voglia di vedere che possa portarti un po’ piu’ in là..
www.lucianolucci.com
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Accademia dei Nobili, 618, 30133 Venezia, Italy
Esposizione fotografica.
I soggetti discordanti trovano la loro armonia nel contrasto.
Elementi che prendono vita nel loro accostamento fuori luogo.
I soggetti discordanti trovano la loro armonia nel contrasto.
Elementi che prendono vita nel loro accostamento fuori luogo.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta San Biagio 795, Giudecca 30133 Venezia, Italia
Esposizione fotografica delle foto vincitrici dell'edizione 2017 del concorso fotografico OneDayInVenezia.com.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle di Mezzo, 30133 Venezia, Italia
Installazione tessile realizzata a uncinetto.
È composta da una serie di elementi che ricordano i coralli o forme marine dai colori molto vivaci. Queste forme saranno attaccate a dei rami o pezzi di legno recuperati sulla spiaggia del Lido. L'installazione sarà aerea. Quest'opera vuole essere una critica e una riflessione a come l'essere umano sia riuscito a eliminare la poesia della scoperta, il fascino dell'avventura, la magia della diversità che caratterizza ogni luogo del nostro pianeta calpestando ogni essere vivente con la globalizzazione e la speculazione.
È composta da una serie di elementi che ricordano i coralli o forme marine dai colori molto vivaci. Queste forme saranno attaccate a dei rami o pezzi di legno recuperati sulla spiaggia del Lido. L'installazione sarà aerea. Quest'opera vuole essere una critica e una riflessione a come l'essere umano sia riuscito a eliminare la poesia della scoperta, il fascino dell'avventura, la magia della diversità che caratterizza ogni luogo del nostro pianeta calpestando ogni essere vivente con la globalizzazione e la speculazione.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Accademia dei Nobili, 618, 30133 Venezia, Italy
Mostra “el árbol de la vida” - L'albero della vita
L’albero è uno spazio abitato: brulicante di linfa e piccoli esseri viventi, le sue radici affondano nella terra tra gli insetti, sul suo tronco si arrampicano scoiattoli, tra i rami nidificano gli uccelli. Un “condominio naturale” ricco di simboli e significati ancestrali. L’albero sta fuori: fuori dalla casa, dagli edifici della cosiddetta “civiltà”, fuori dagli spazi che l’uomo ha deputato a sé e che cerca estenuamente di difendere. Ma la natura è più forte e l’albero della vita si mostra nel suo splendore e nella sua forza: ci dice con i suoi rami verso dove va la luce, sta ritto contro il vento, protegge dalla pioggia e dal sole, non giudica chi si ripara sotto le sue fronde. L’albero è fuori dal luogo e fuori dal tempo: è una traccia del passato, è eretto anche nel presente e persisterà nel futuro, ci parla e le opere che vi mostreremo ci insegneranno ad ascoltarlo e ad apprendere da lui.
Segnalibri “Arianna nel labirinto”
Luogo inospitale per eccellenza, il labirinto si configura come una prigione, uno spazio “fuori” dalla norma, una costruzione interna alla città che tuttavia esclude, ghettizza, lascia separato chi vi è rinserrato. Chi rinchiudiamo nei labirinti? Gli esseri considerati “fuori luogo”, che non riusciamo a far rientrare nelle strette maglie della “normalità”. Il Minotauro, il mostro, è ciò che devia dalla norma, e in questo senso è il simbolo stesso dell’essere “fuori luogo” che è rinchiuso in un “luogo” per essere tenuto “fuori” dalla comunità. Ma Arianna entrerà nel labirinto a salvarlo, per tirarlo fuori o per decidere di vivere lì con lui. Presentazione del libro di Silvia Favaretto “Minotaura” abbinata alla mostra di segnalibri, sabato 8 settembre alle ore 16.00.
Oggetti di artigianato messicano "Ojos de Dios"
L’Ojo de Dios è sicuramente la figura più conosciuta della cultura “huichola” e rappresenta i 5 punti cardinali del cosmo wixárika -oriente, ponente, nord, sud e centro, ma ha anche tanti altri significati, soprattutto inerenti alla preghiera e alla benedizione. E’ ad ogni modo una sorta di bussola che ci aiuta a percorrere anche il “Fuori luogo”, i luoghi non fisici, gli spazi spirituali. L’apprendimento di una antica tecnica dei pueblos Originarios degli Huicholes di Wirikuta (Messico) e la realizzazione di un oggetto che rappresenta il nostro personale Cerchio Universale è un pretesto per trovare nuova energia, forza e concentrazione o per augurarla a qualcuno. Infatti, in origine gli Ojos de Dios vengono intessuti dai padri per i figli (ogni giro un anno di vita del bambino) a partire dal compimento dei 5 anni. Strumento per concentrarsi, riflettere, ritrovare la serenità, è anche una tessitura “terapeutica” a cui si possono approcciare uomini e donne di qualsiasi età. L’associazione offre durante il Festival un laboratorio gratuito di tessitura del proprio Ojo de Dios, domenica 9 settembre alle ore 16.00.
L’albero è uno spazio abitato: brulicante di linfa e piccoli esseri viventi, le sue radici affondano nella terra tra gli insetti, sul suo tronco si arrampicano scoiattoli, tra i rami nidificano gli uccelli. Un “condominio naturale” ricco di simboli e significati ancestrali. L’albero sta fuori: fuori dalla casa, dagli edifici della cosiddetta “civiltà”, fuori dagli spazi che l’uomo ha deputato a sé e che cerca estenuamente di difendere. Ma la natura è più forte e l’albero della vita si mostra nel suo splendore e nella sua forza: ci dice con i suoi rami verso dove va la luce, sta ritto contro il vento, protegge dalla pioggia e dal sole, non giudica chi si ripara sotto le sue fronde. L’albero è fuori dal luogo e fuori dal tempo: è una traccia del passato, è eretto anche nel presente e persisterà nel futuro, ci parla e le opere che vi mostreremo ci insegneranno ad ascoltarlo e ad apprendere da lui.
Segnalibri “Arianna nel labirinto”
Luogo inospitale per eccellenza, il labirinto si configura come una prigione, uno spazio “fuori” dalla norma, una costruzione interna alla città che tuttavia esclude, ghettizza, lascia separato chi vi è rinserrato. Chi rinchiudiamo nei labirinti? Gli esseri considerati “fuori luogo”, che non riusciamo a far rientrare nelle strette maglie della “normalità”. Il Minotauro, il mostro, è ciò che devia dalla norma, e in questo senso è il simbolo stesso dell’essere “fuori luogo” che è rinchiuso in un “luogo” per essere tenuto “fuori” dalla comunità. Ma Arianna entrerà nel labirinto a salvarlo, per tirarlo fuori o per decidere di vivere lì con lui. Presentazione del libro di Silvia Favaretto “Minotaura” abbinata alla mostra di segnalibri, sabato 8 settembre alle ore 16.00.
Oggetti di artigianato messicano "Ojos de Dios"
L’Ojo de Dios è sicuramente la figura più conosciuta della cultura “huichola” e rappresenta i 5 punti cardinali del cosmo wixárika -oriente, ponente, nord, sud e centro, ma ha anche tanti altri significati, soprattutto inerenti alla preghiera e alla benedizione. E’ ad ogni modo una sorta di bussola che ci aiuta a percorrere anche il “Fuori luogo”, i luoghi non fisici, gli spazi spirituali. L’apprendimento di una antica tecnica dei pueblos Originarios degli Huicholes di Wirikuta (Messico) e la realizzazione di un oggetto che rappresenta il nostro personale Cerchio Universale è un pretesto per trovare nuova energia, forza e concentrazione o per augurarla a qualcuno. Infatti, in origine gli Ojos de Dios vengono intessuti dai padri per i figli (ogni giro un anno di vita del bambino) a partire dal compimento dei 5 anni. Strumento per concentrarsi, riflettere, ritrovare la serenità, è anche una tessitura “terapeutica” a cui si possono approcciare uomini e donne di qualsiasi età. L’associazione offre durante il Festival un laboratorio gratuito di tessitura del proprio Ojo de Dios, domenica 9 settembre alle ore 16.00.
07 Settembre 2018 15:30 - 18:00
Fondamenta San Giacomo, 201, 30133 Venezia, Italia
TRUE VENICE, una videoproiezione in continuo con le foto maledette di questa città.
La Gondola inaugurerà venerdì 7 settembre alle 18.30 la Mostra/proiezione fotografica.
Orari indicativi apertura al pubblico dalle 10.00 alle 13.00 e poi dalle 14.30 alle 18.00, nei giorni del Festival.
La Gondola inaugurerà venerdì 7 settembre alle 18.30 la Mostra/proiezione fotografica.
Orari indicativi apertura al pubblico dalle 10.00 alle 13.00 e poi dalle 14.30 alle 18.00, nei giorni del Festival.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta Fianco Ponte Lungo, 30133 Venezia, Italia
Esposizione di circa 40 fotografie dei Soci dell'Associazione Culturale "Laguna Photografica", incentrate sul tema proposto dal Festival.
Dopo le ultime due precedenti esposizioni al Festival delle arti, i fotografi dell'Associazione si cimenteranno nella sfida di trovare una chiave di lettura personale che vada a rappresentare, dal punto di vista creativo/fotografico, tutto ciò che, con due semplici parole, potremo definire "Fuori luogo".
http://www.lagunaphotografica.com/
Dopo le ultime due precedenti esposizioni al Festival delle arti, i fotografi dell'Associazione si cimenteranno nella sfida di trovare una chiave di lettura personale che vada a rappresentare, dal punto di vista creativo/fotografico, tutto ciò che, con due semplici parole, potremo definire "Fuori luogo".
http://www.lagunaphotografica.com/
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Spini, 432 - Giudecca 30133 Venezia, Italia
Behind the results and manifestations, what is deeper, it's the shapes, and the real art is deeper than the expression of appearance, since it includes a sincere message, and my message is a revolution against wars and a campaign for enlightenment, where he highlighted the issue resulting from wars and poverty is the issue of migration . My work deals with immigration issues and the cases of migrants. It is a scream for the awakening of the humanity of the peoples and an invitation to consider the issue of immigrants and refugees with eyes of humanity.
William Safwat è un artista egiziano, in mostra al circolo R. Nardi.
William Safwat è un artista egiziano, in mostra al circolo R. Nardi.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Scuola, 30133 Venezia, Italia
Tele pittoriche con soggetti vari, tenendo presente il tema del festival, "Fuori Luogo".
Il Laboratorio d’arte espressiva «e» dell’associazione A.N.f.f.A.S. Onlus di Venezia, nasce nel gennaio 2002, i partecipanti sono: Adriana, Andrea, Antonella, Arturo, Aurelio, Carlo, Cinzia, Claudio, Daniela, Deborah, Domenico, Laura, Mariangela, Massimo, Michela, Moreno, Paola, Ruggero, Stefano, guidati da maestri-educatori con operatori e volontari.
http://laboratorio-e.blogspot.com
Il Laboratorio d’arte espressiva «e» dell’associazione A.N.f.f.A.S. Onlus di Venezia, nasce nel gennaio 2002, i partecipanti sono: Adriana, Andrea, Antonella, Arturo, Aurelio, Carlo, Cinzia, Claudio, Daniela, Deborah, Domenico, Laura, Mariangela, Massimo, Michela, Moreno, Paola, Ruggero, Stefano, guidati da maestri-educatori con operatori e volontari.
http://laboratorio-e.blogspot.com
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta S. Eufemia 460, Giudecca Venezia VE, Italia
Tele pittoriche con soggetti vari, tenendo presente il tema del festival, "Fuori Luogo".
Il Laboratorio d’arte espressiva «e» dell’associazione A.N.f.f.A.S. Onlus di Venezia, nasce nel gennaio 2002, i partecipanti sono: Adriana, Andrea, Antonella, Arturo, Aurelio, Carlo, Cinzia, Claudio, Daniela, Deborah, Domenico, Laura, Mariangela, Massimo, Michela, Moreno, Paola, Ruggero, Stefano, guidati da maestri-educatori con operatori e volontari.
http://laboratorio-e.blogspot.com
Il Laboratorio d’arte espressiva «e» dell’associazione A.N.f.f.A.S. Onlus di Venezia, nasce nel gennaio 2002, i partecipanti sono: Adriana, Andrea, Antonella, Arturo, Aurelio, Carlo, Cinzia, Claudio, Daniela, Deborah, Domenico, Laura, Mariangela, Massimo, Michela, Moreno, Paola, Ruggero, Stefano, guidati da maestri-educatori con operatori e volontari.
http://laboratorio-e.blogspot.com
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta San Biagio 795, Giudecca 30133 Venezia, Italia
Sono ritratti in bianco e nero, acrilico su tela.
Fanno parte di una serie di ritratti di personaggi, homeless in giro per il mondo, donne... Secondo la mia visione.
Fanno parte di una serie di ritratti di personaggi, homeless in giro per il mondo, donne... Secondo la mia visione.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta Ponte Piccolo, 30133 Venezia, Italy
BLUE MOON DI TUTTI
fotografie di Anna Zemella
presentazione di Marina Dragotto
Nato con l’ambizione di segnare un punto di riferimento nel paesaggio del Lido, un richiamo dello sguardo per chi ci arriva da Santa Maria Elisabetta, uno snodo per mettere ordine tra la il lato urbano dell’isola e il suo specchio balneare, il Blue Moon ha presto rivelato la sua incapacità di conquistare il cuore dei lidensi.
Rifiutato da subito come corpo estraneo, i suoi spazi non hanno mai preso la vita immaginata dai suoi progettisti e le sue strutture hanno rapidamente conosciuto il degrado e l’abbandono.
Come spesso accade ai progetti sbagliati realizzati nel posto giusto, il Blue Moon ha ripreso vita da un uso spontaneo e rovesciato del suo scheletro.
La passerella proiettata verso il mare, vero mistero di un progetto incompreso, inservibile e inutile nel suo ruolo di passeggiata, risulta utilissima come grande ombrellone accogliente, vitale e democratico, come custode di borsoni e carrelli, come appoggio per gli asciugamani bagnati o, per un momento, di quieta contemplazione del mare.
Questo gioco di rovesciamento e di riscatto è strettamente legato all’uso libero di quel tratto di spiaggia e alla sua posizione centrale, retaggio di una città che sa ancora capire il valore di far convivere l’esclusivo De Bains e la più popolare Zona A con il diritto di tutti a una libera spiaggia e a un libero mare.
Corre voce di una sua imminente privatizzazione. Avranno il coraggio di farlo davvero?
fotografie di Anna Zemella
presentazione di Marina Dragotto
Nato con l’ambizione di segnare un punto di riferimento nel paesaggio del Lido, un richiamo dello sguardo per chi ci arriva da Santa Maria Elisabetta, uno snodo per mettere ordine tra la il lato urbano dell’isola e il suo specchio balneare, il Blue Moon ha presto rivelato la sua incapacità di conquistare il cuore dei lidensi.
Rifiutato da subito come corpo estraneo, i suoi spazi non hanno mai preso la vita immaginata dai suoi progettisti e le sue strutture hanno rapidamente conosciuto il degrado e l’abbandono.
Come spesso accade ai progetti sbagliati realizzati nel posto giusto, il Blue Moon ha ripreso vita da un uso spontaneo e rovesciato del suo scheletro.
La passerella proiettata verso il mare, vero mistero di un progetto incompreso, inservibile e inutile nel suo ruolo di passeggiata, risulta utilissima come grande ombrellone accogliente, vitale e democratico, come custode di borsoni e carrelli, come appoggio per gli asciugamani bagnati o, per un momento, di quieta contemplazione del mare.
Questo gioco di rovesciamento e di riscatto è strettamente legato all’uso libero di quel tratto di spiaggia e alla sua posizione centrale, retaggio di una città che sa ancora capire il valore di far convivere l’esclusivo De Bains e la più popolare Zona A con il diritto di tutti a una libera spiaggia e a un libero mare.
Corre voce di una sua imminente privatizzazione. Avranno il coraggio di farlo davvero?
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta del Ponte Longo, 235/A - Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Monja Schiavon, artista di Caorle, presenta un olio su tela titolato Michael e me.
Il filo conduttore delle sue opere, principalmente figurative, è l'ascolto profondo di sé, che le permette di attingere alle sue qualità e di esprimere attraverso la pittura ciò che l'inconscio le comunica.
Il filo conduttore delle sue opere, principalmente figurative, è l'ascolto profondo di sé, che le permette di attingere alle sue qualità e di esprimere attraverso la pittura ciò che l'inconscio le comunica.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
I´m a Slovenian photographer, I studied at the University of Ljubljana and am currently living in Vienna. I was born into a family with a long tradition in photography, dating back three generations to 1942.
I am specialised in classical musician's portraits, live concert photography and art photography.
www.andrej-grilc.com
I am specialised in classical musician's portraits, live concert photography and art photography.
www.andrej-grilc.com
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Monia Basso presenta per il Festival delle Arti una serie di studi di volti per edicola votiva.
"... la costruzione dei capitelli poteva essere determinata come ex voto per uno scampato pericolo, per una carestia o una pestilenza, ma anche come strumento di aggregazione della comunità che si poteva riunire in preghiera. I luoghi dove più spesso si può trovare questa forma di arte povera sono le zone di confine, gli incroci delle vie di comunicazione (tipica è la sostituzione dei cippi che limitavano le cinturie romane con capitelli votivi) oppure in posti dove la tradizione popolare individua una motivazione religiosa alla costruzione."
"... la costruzione dei capitelli poteva essere determinata come ex voto per uno scampato pericolo, per una carestia o una pestilenza, ma anche come strumento di aggregazione della comunità che si poteva riunire in preghiera. I luoghi dove più spesso si può trovare questa forma di arte povera sono le zone di confine, gli incroci delle vie di comunicazione (tipica è la sostituzione dei cippi che limitavano le cinturie romane con capitelli votivi) oppure in posti dove la tradizione popolare individua una motivazione religiosa alla costruzione."
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Venezia VE, Italia
Yuma Martellanz, fotografa di origine romana, condivide alcune delle sue impressioni su Cuba.
Questa raccolta di immagini fa parte di un lavoro più ampio creato durante un lungo viaggio che porta lei, il suo compagno e loro figlio a navigare sulla loro piccola barca a vela da Barcellona a Panama, navigando e piantando alberi lungo la rotta con un progetto chiamato "Sailing for Trees" perché le radici possono crescere ovunque se vogliamo.
A Cuba viaggianopiù di due mesi lasciando la barca e facendo autostop in epoca di manghi e di uragani.
"A lo Cubano" è un modo di dire e di fare, è l'arte di arrangiarsi con le piccole risorse, è un'identità, è sinonimo di una Cuba dai grandi contrasti di un paese che orgoglioso della propria storia si trova ormai perso nel futuro.
Inaugurazione venerdì 7 alle 18.30.
www.yumamartellanz.com
Questa raccolta di immagini fa parte di un lavoro più ampio creato durante un lungo viaggio che porta lei, il suo compagno e loro figlio a navigare sulla loro piccola barca a vela da Barcellona a Panama, navigando e piantando alberi lungo la rotta con un progetto chiamato "Sailing for Trees" perché le radici possono crescere ovunque se vogliamo.
A Cuba viaggianopiù di due mesi lasciando la barca e facendo autostop in epoca di manghi e di uragani.
"A lo Cubano" è un modo di dire e di fare, è l'arte di arrangiarsi con le piccole risorse, è un'identità, è sinonimo di una Cuba dai grandi contrasti di un paese che orgoglioso della propria storia si trova ormai perso nel futuro.
Inaugurazione venerdì 7 alle 18.30.
www.yumamartellanz.com
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
«Non posso considerare libero un essere che dentro di sé non nutra il desiderio di sciogliere i legami del linguaggio.» G. Bataille.
«Scrivere può almeno avere questo senso: usare gli errori. Parlare li propaga, li dissemina facendo credere a una verità. Leggere: non scrivere; scrivere nella proibizione di leggere. Scrivere: rifiutare di scrivere – scrivere per rifiuto, in modo che basti che gli si domandi qualche parola afinché si pronunci una sorta di esclusione, come se lo si obbligasse a sopravvivere, a prestarsi alla vita per continuare a morire. Scrivere per difetto.» M. Blanchot
«Eterotopie: quegli spazi che hanno la particolare caratteristica di essere connessi a tutti gli altri spazi, ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l'insieme dei rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano». M. Foucault.
«Scrivere può almeno avere questo senso: usare gli errori. Parlare li propaga, li dissemina facendo credere a una verità. Leggere: non scrivere; scrivere nella proibizione di leggere. Scrivere: rifiutare di scrivere – scrivere per rifiuto, in modo che basti che gli si domandi qualche parola afinché si pronunci una sorta di esclusione, come se lo si obbligasse a sopravvivere, a prestarsi alla vita per continuare a morire. Scrivere per difetto.» M. Blanchot
«Eterotopie: quegli spazi che hanno la particolare caratteristica di essere connessi a tutti gli altri spazi, ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l'insieme dei rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano». M. Foucault.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Esposizione di piccoli disegni/tele come omaggio al mito di Ade.
In particolare riferito alla testa in terracotta policroma - esemplare raro di terracotta greca - ritornata in Italia, dopo essere stata trafugata in passato dalla Sicilia e ora conservata al Museo di Morgantina (con tracce di pittura blu sulla barba e rossa nei capelli). Sono ritratti, pezzi di corpo e nudi maschili, su carta e su piccole tele.
La mia caratteristica è di lavorare sempre dal vivo, sia con i modelli e sia quando dipingo all’aperto, perché è la Natura che mi guida, quindi saranno eseguiti anche dei ritratti in ex-tempore.
In particolare riferito alla testa in terracotta policroma - esemplare raro di terracotta greca - ritornata in Italia, dopo essere stata trafugata in passato dalla Sicilia e ora conservata al Museo di Morgantina (con tracce di pittura blu sulla barba e rossa nei capelli). Sono ritratti, pezzi di corpo e nudi maschili, su carta e su piccole tele.
La mia caratteristica è di lavorare sempre dal vivo, sia con i modelli e sia quando dipingo all’aperto, perché è la Natura che mi guida, quindi saranno eseguiti anche dei ritratti in ex-tempore.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta del Ponte Longo, 235/A - Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Lamia Bouzouita è nata a Tunisi nel 1972, vive e lavora a Venezia.
L’opera di Lamia è una simbiosi del suo vissuto.
Cresciuta in mezzo alle decorazioni geometriche e floreali dei tappetti, delle maioliche e dei gioielli filigranati, ritroviamo nelle sue opere il senso decorativo e l’orrore del vuoto tipici dell’arte islamica.
Una laurea in informatica fa che mente lavori in modo logico e algoritmico.
La bella Venezia. La nebbia d’inverno. Quando c’è il sole, magici riflessi colorati si dipingono sull’acqua. Appena passa una barca, quei riflessi ci regalano un’infinità di fantasie sotto forma di cerchi concentrici che ballano al ritmo dei remi.
Tutto questo si concretizzo in opere dallo stile unico e riconoscibile.
L’opera di Lamia è una simbiosi del suo vissuto.
Cresciuta in mezzo alle decorazioni geometriche e floreali dei tappetti, delle maioliche e dei gioielli filigranati, ritroviamo nelle sue opere il senso decorativo e l’orrore del vuoto tipici dell’arte islamica.
Una laurea in informatica fa che mente lavori in modo logico e algoritmico.
La bella Venezia. La nebbia d’inverno. Quando c’è il sole, magici riflessi colorati si dipingono sull’acqua. Appena passa una barca, quei riflessi ci regalano un’infinità di fantasie sotto forma di cerchi concentrici che ballano al ritmo dei remi.
Tutto questo si concretizzo in opere dallo stile unico e riconoscibile.
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Forza della maternità femminile e unione tra uomo e donna. Ttitolo: "Bimbo al seno".
07 Settembre 2018 15:30 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Spini, 432 - Giudecca 30133 Venezia, Italia
Esposizione di mosaici.
07 Settembre 2018 16:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Spini, 432 - Giudecca 30133 Venezia, Italia
Dipinti ad acrilico e acquarello.
07 Settembre 2018 16:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle San Giacomo, 860, 30133 Venezia, Italia
Mostra fotografica e incontro con letture di poesia dell'artista e poeta Jeremy Freedman.
Come sappiamo ciò che pensiamo di sapere? E perché ne siamo così sicuri? I dizionari definiscono l'apofenia come la tendenza a trovare connessioni tra elementi non in relazione tra loro. In queste fotografie pittoriche si rende poco chiaro ciò che in precedenza era definito. Jeremy Freedman propone di fare un passo indietro dalle nostre certezze e di mettere in discussione la nostra percezione.
07 Settembre 2018 16:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta Ponte Piccolo, 30133 Venezia, Italy
Mostra di costumi carnevaleschi ed accessori realizzati a mano con materiali di riciclorecuperoscarto. Il filo conduttore del progetto è trasformare oggetti e materiali fuori luogo in qualcosa da ammirare.
07 Settembre 2018 16:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Schizzi fuori luogo.... ho sempre amato viaggiare e portarmi così fuori luogo cercando di trattenere qualcosa attraverso degli schizzi.
07 Settembre 2018 16:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Venezia VE, Italia
THE REAL DEBT project
Non dobbiamo loro denaro, ci devono le nostre vite ...
11 World Banknotes mostrano il vero debito che i governi devono al popolo. Morti innumerevoli nel nome di GOD & POWER e altro ancora in arrivo ...
Acrilico su tela
Non dobbiamo loro denaro, ci devono le nostre vite ...
11 World Banknotes mostrano il vero debito che i governi devono al popolo. Morti innumerevoli nel nome di GOD & POWER e altro ancora in arrivo ...
Acrilico su tela
07 Settembre 2018 16:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta Sant'Eufemia, 673 - 30133 Venezia, Italia
Esposizione fotografica di Federico Sutera e Philippe Apatie.
07 Settembre 2018 16:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta Berlomoni, 30133 Venezia, Italia
Esposizione fotografica.
Fuori dai luoghi comuni, fuori da ciò che è convenzione, omologazione, adattamento... Piazzale Roma, ho scelto questa meta come momento sia per una pratica fotografica ma anche per allontanarmi dalla città lagunare vera e propria divenuta convenzionale agli occhi dei turisti e delle loro macchine fotografiche. A questo punto non mi interessavano più i ponti, le calli o le splendide pietre di Venezia ma cercavo un luogo, fuori dai "luoghi comuni", che potesse esprimere la contemporaneità della vita andando oltre la bellezza dell'antico.
La mia attività svolta all'interno del piazzale è sia documentaristica che fotografia di strada.
07 Settembre 2018 16:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Spini, 432 - Giudecca 30133 Venezia, Italia
Fotografie di paesaggio che ritraggono alcune sezioni del Lido di Venezia.
La serie si intitola "Terzo paesaggio" e mostra le zone di confine tra le aree urbane e quelle vicine abbandonate; vi compaiono giardini di quartiere, di singole abitazioni o di condomini, zone di passaggio tra aree residenziali e di svago e di divertimento, come parchi giochi e spiagge.
07 Settembre 2018 16:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Fondamenta San Biagio 795, Giudecca 30133 Venezia, Italia
ROSA ROSAE
Questo lavoro nasce da un momento di dolore.
Un incontro casuale e apparentemente banale che si è rivelato salvifico.
Un’azione semplice: specchiarsi, uscire da sé, lasciarsi andare per incontrarsi di nuovo, in un nuovo inizio.
La Pantera Rosa, ribattezzata come Panteretta e quindi resa manifestazione fisica di un essere fantastico, è il soggetto/oggetto in cui far riposare i propri pensieri e trasformarli in tenerezza. È una cifra semplice, che parla direttamente al cuore. Parla di dolcezza soprattutto, ma anche di arguzia, di ironia, di intelligenza.
E’ il non sentirsi soli nel mondo, essere certi che nell’essere fragili siamo tutti vicini.
Da questo è nata la voglia di giocare con questa cifra, di trovarne le infinite variazioni, come tutte le tonalità possibili del rosa.
E in questo cercare infinito di declinazioni sorprendersi di come la vita si reinventi da sola nella bellezza dell’essere semplicemente presente.
Questo lavoro nasce da un momento di dolore.
Un incontro casuale e apparentemente banale che si è rivelato salvifico.
Un’azione semplice: specchiarsi, uscire da sé, lasciarsi andare per incontrarsi di nuovo, in un nuovo inizio.
La Pantera Rosa, ribattezzata come Panteretta e quindi resa manifestazione fisica di un essere fantastico, è il soggetto/oggetto in cui far riposare i propri pensieri e trasformarli in tenerezza. È una cifra semplice, che parla direttamente al cuore. Parla di dolcezza soprattutto, ma anche di arguzia, di ironia, di intelligenza.
E’ il non sentirsi soli nel mondo, essere certi che nell’essere fragili siamo tutti vicini.
Da questo è nata la voglia di giocare con questa cifra, di trovarne le infinite variazioni, come tutte le tonalità possibili del rosa.
E in questo cercare infinito di declinazioni sorprendersi di come la vita si reinventi da sola nella bellezza dell’essere semplicemente presente.
07 Settembre 2018 16:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Accademia dei Nobili, 618, 30133 Venezia, Italy
Esposizione di pittura.
07 Settembre 2018 16:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle del Forno, 30133 Venezia, Italia
Esposizione fotografica.
Corpo geologico è un macro progetto fotografico tutt'ora aperto che affronta il concetto di
migrazione, d'identità, di confine e sconfinamento. Nel corso degli anni l'artista raccoglie e cataloga
pietre, una per ogni luogo in cui la vita lo porta a transitare scegliendole in base ad un richiamo
puramente personale ed inconscio. Successivamente effettua un'operazione di dislocamento della
pietra inserendola in un ambiente alieno e osservandone le interazioni con l'ambiente.
La documentazione fotografica è una raccolta di ogni singola "azione" che viene geolocalizzata
attraverso le coordinate gps captate nel momento dello scatto. La nozione di frontiera è sempre stata
legata all'idea di identità e ne viene inevitabile una trasposizione con le persone e il loro essere
soggetti volenti o nolenti di viaggi, migrazioni, esodi.
07 Settembre 2018 16:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Spini, 432 - Giudecca 30133 Venezia, Italia
In occasione del Festival delle Arti della Giudecca…
Barche de Carta: Zuèca short film Festival!
Selezione internazionale di corti dal mondo
a cura di Camillo Valle!
PROGRAMMA (in loop nei tre giorni del Festival):
SOBRE SALVAJES – INCIPIT by Camillo Valle (Italy) - 2 min
The Pemones of the Gran Sabana call dew Chirïké–yeetakuú, which means Saliva of the Stars…
TICHO by Adriana Ronquillo (Mexico) – 17 min
Ticho is a story of a young man who descends to the depths of the Earth. It is the story of love and innocence as they face the absurdity of violence, and of the conflictive relationship between humans and nature. As we accompany Ticho on his journey, we will find the madness that grows underneath the piling wreckage of progress.
GALLUS GALLUS by Clarissa Duque (Venezuela) - 12 min.
Maybe, some time ago, he had a family. Maybe once, some time ago, he was loved. Today he is only a shadow, lost amongst all the shadows of the days that begin and no one sees. Until one morning, life walks into his soulless world, and his life changes, and imaginary seas cross each other, and kites play in the sky of a metropolis, Caracas, that is now seen with new eyes, discovering the grace of the daily life.
THERE IS NO POETRY HERE by Kalinga Deshapriya (Sri Lanka) 10 min
In Sri Lanka, the public responds to violent oppression by the government with violence. Following the images of violence back to back, a determined man stands up. To resist this repetition of violence, he makes a final declaration to the world in front of a camera. This film is a declaration on violence made by experimental technique using video clips.
ARASH by Maral Pourmandan (Iran) - 10 min
Arash is the character who symbolizes freedom in Persian mythology. The film speaks of the return of Arash in the heart of Tehran today all the while tracing the labyrinth inversely following a path he had once lead.
STAND-BY OFFICE by Randa Maroufi (Marocco) – 14 min
The video introduces a group of people within an office building. As an inventory of everyday office work gestures, we see among others a receptionist on the phone, a man in his office sorting files, a work meeting ... Gradually unusual new situations occur and change our relationship to this common space.
R.I.P. PRIVACY by Aycan Basar (Turkey) - 5 min.
A satirical humor of our very much connected life.
DEL CIEGO DESERT by Francois Leduc (Canada) - 13 min.br> At Del ciego desert, two gunfighters plagued with squint duel in order to avenge the massacre of their own families.
Barche de Carta: Zuèca short film Festival!
Selezione internazionale di corti dal mondo
a cura di Camillo Valle!
PROGRAMMA (in loop nei tre giorni del Festival):
SOBRE SALVAJES – INCIPIT by Camillo Valle (Italy) - 2 min
The Pemones of the Gran Sabana call dew Chirïké–yeetakuú, which means Saliva of the Stars…
TICHO by Adriana Ronquillo (Mexico) – 17 min
Ticho is a story of a young man who descends to the depths of the Earth. It is the story of love and innocence as they face the absurdity of violence, and of the conflictive relationship between humans and nature. As we accompany Ticho on his journey, we will find the madness that grows underneath the piling wreckage of progress.
GALLUS GALLUS by Clarissa Duque (Venezuela) - 12 min.
Maybe, some time ago, he had a family. Maybe once, some time ago, he was loved. Today he is only a shadow, lost amongst all the shadows of the days that begin and no one sees. Until one morning, life walks into his soulless world, and his life changes, and imaginary seas cross each other, and kites play in the sky of a metropolis, Caracas, that is now seen with new eyes, discovering the grace of the daily life.
THERE IS NO POETRY HERE by Kalinga Deshapriya (Sri Lanka) 10 min
In Sri Lanka, the public responds to violent oppression by the government with violence. Following the images of violence back to back, a determined man stands up. To resist this repetition of violence, he makes a final declaration to the world in front of a camera. This film is a declaration on violence made by experimental technique using video clips.
ARASH by Maral Pourmandan (Iran) - 10 min
Arash is the character who symbolizes freedom in Persian mythology. The film speaks of the return of Arash in the heart of Tehran today all the while tracing the labyrinth inversely following a path he had once lead.
STAND-BY OFFICE by Randa Maroufi (Marocco) – 14 min
The video introduces a group of people within an office building. As an inventory of everyday office work gestures, we see among others a receptionist on the phone, a man in his office sorting files, a work meeting ... Gradually unusual new situations occur and change our relationship to this common space.
R.I.P. PRIVACY by Aycan Basar (Turkey) - 5 min.
A satirical humor of our very much connected life.
DEL CIEGO DESERT by Francois Leduc (Canada) - 13 min.br> At Del ciego desert, two gunfighters plagued with squint duel in order to avenge the massacre of their own families.
07 Settembre 2018 17:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Michelangelo, 54/P - Giudecca 30133 Venezia, Italia
Mostra storico/documentaria.
L'esposizione racconta la drammatica vicenda dell'eccidio della Divisione Acqui perpetrato dalle truppe tedesche nelle isole greche di Cefalonia e Corfù dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. La documentazione esposta riporta le testimonianze dei reduci e dei familiari dei caduti della Divisione Acqui di Padova, con documenti e immagini che raccontano la storia e le origini della Divisione, il periodo pacifico dell'occupazione a Cefalonia e Corfù, scatti della vita quotidiana, dei matrimoni misti (tra soldati italiani e le ragazze greche, furono più di 200), l'annuncio dell'armistizio, la volontà di non arrendersi, i combattimenti con le truppe tedesche, i giorni del massacro, la prigionia dei sopravvissuti, il rientro a casa.
Inaugurazione ore 17.00, intervengono Chiara Andrich, Carlo Bolpin, Marco Borghi e alcuni familiari dei reduci.
A seguire proiezione del documentario "Cefalonia e Corfù. Testimoni della Acqui 1943-2017" (Italia, 2017).
07 Settembre 2018 17:00 - 20:30
Calle Corte Grande, 30133 Venezia, Italia
Strada facendo...da "In punta di pennello" Venezia a "Pitture al vento" Borgo Medioevale Canale di Tenno Trento.
Percorso del nostro corso Autunno 2017/Estate 2018.
Esposizione dei prototipi degli stendardi esposti a Canale di Tenno realizzati dal gruppo artistico condotto da Fiorella Carchidi.
07 Settembre 2018 17:00 - 09 Settembre 2018 19:30
Calle Corte Grande, 30133 Venezia, Italia
Buca, cane.
Analisi del cane Buca, disegni e studi in Corte dei Cordami.
In mostra venerdì 7 e sabato 8 dalle 17.00 alle 19.30 e domenica 9 dalle 10.30 alle 19.30.
https://m.facebook.com/FabiolaBazzoDisegni/
Analisi del cane Buca, disegni e studi in Corte dei Cordami.
In mostra venerdì 7 e sabato 8 dalle 17.00 alle 19.30 e domenica 9 dalle 10.30 alle 19.30.
https://m.facebook.com/FabiolaBazzoDisegni/
08 Settembre 2018 16:00 - 19:30
Fondamenta San Giacomo, 30133 Venezia, Italia
Sono Chiara e vivo a Murano, l'isola del vetro.
Da bambina "impiravo" perline per creare collanine e braccialetti per me e le mie bambole.
Oggi ,con lo stesso spirito di allora, unisco le vecchie perle di conteria a creazioni in vetro di Murano che normalmente sarebbero "Fuori Luogo" in un gioiello.
Il risultato sono pezzi unici da indossare !!
Per l'occasione sarò a disposizione di bimbe e bimbi che vorranno creare i propri "gioielli" come io facevo da bambina.
Da bambina "impiravo" perline per creare collanine e braccialetti per me e le mie bambole.
Oggi ,con lo stesso spirito di allora, unisco le vecchie perle di conteria a creazioni in vetro di Murano che normalmente sarebbero "Fuori Luogo" in un gioiello.
Il risultato sono pezzi unici da indossare !!
Per l'occasione sarò a disposizione di bimbe e bimbi che vorranno creare i propri "gioielli" come io facevo da bambina.
09 Settembre 2018 10:00 - 19:30
Ramo del Forno, 30133 Venezia, Italia
Esposizione fotografica.
"Waiting for you" è il nome di un progetto che porto avanti da alcuni anni e raccoglie scatti di luoghi fisici, strutture architettoniche, create apposta per essere fruite dall'uomo (in massa, in pochi) ma che in quel momento sono vuoti, in attesa di (r)accogliere coloro che devono arrivare, e dunque svolgere la funzione per cui sono stati creati...ma non l'unica connotazione possibile. Luoghi in attesa perchè lo spazio, nell'attimo della fotografia, non è solo un problema formale, ma si lega imprescindibilmente al concetto di tempo. Questo non solo per quanto riguarda l'intensità della luce, il clima atmosferico o la posizione delle ombre, ma anche per il contesto e l'essenza intrinseca del soggetto scelto; in questo caso il momento è fondamentale, in un altro tempo, questi luoghi non parleranno più di sé, ma d'altri, e spesso ci risulterebbero irriconoscibili, o non li noteremmo del tutto.