Tutti gli eventi, Categoria Esposizioni 2022
08 Settembre 2022 07:00 - 10 Settembre 2022 21:00
Fondamenta Sant'Eufemia 448, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Esposizione di alcuni disegni degli allievi del corso di carboncino 2021/2022, organizzato dal Circolo Arci Giovani "Luigi Nono" e tenuto dai maestri Caroline Barray e Eddy Bettiol.
10 opere in mostra di Alessandra Vianello - Monica Vianello - Porto Daniela - Eleonora Rivaletto - Francesca Guidi, visibili negli orari di apertura del Bar La Palanca (7.00-21.00, chiuso la domenica).
10 opere in mostra di Alessandra Vianello - Monica Vianello - Porto Daniela - Eleonora Rivaletto - Francesca Guidi, visibili negli orari di apertura del Bar La Palanca (7.00-21.00, chiuso la domenica).
08 Settembre 2022 10:00 - 11 Settembre 2022 22:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
USO CUCINA, 2022, tritacarne, polvere di mattone, terra per fusione, installazione.
Un’indicazione all’architettura e alla vita.
Un macinino, polvere di mattone, a terra un tappeto, possibili resti di un’architettura.
Come in una faccenda domestica, ordinare e pulire il paesaggio, rimuovere e sbriciolare i resti di una cultura contadina.
Visita il sito di Marta Allegri
Un’indicazione all’architettura e alla vita.
Un macinino, polvere di mattone, a terra un tappeto, possibili resti di un’architettura.
Come in una faccenda domestica, ordinare e pulire il paesaggio, rimuovere e sbriciolare i resti di una cultura contadina.
Visita il sito di Marta Allegri
08 Settembre 2022 10:00 - 11 Settembre 2022 22:00
Fondamenta Sant'Eufemia, 30133 Venezia, Italia
Il progetto di Miss Stagno nasce come una collaborazione tra sorelle.
Cerchiamo di produrre gioielli e accessori unici nel loro genere, unendo la tipicità locale del vetro di Murano e la versatilità di un metallo umile come lo stagno.
I pezzi che produciamo sono il risultato di una condivisione di idee e materiali che spesso vengono trascurati: il vetro che usiamo, infatti, ci viene gentilmente offerto dalle fornaci locali, dove spesso, effettivamente, viene considerato “di troppo”. Cerchiamo di seguire il modello sostenibile di creatività di alcune fornaci, tutto ciò che avanza spesso viene recuperato e fuso nuovamente per dare nuova vita a ciò che nasce come scarto. Come si suol dire, non si butta via niente.
Tutti i pezzi da noi prodotti sono completamente fatti a mano e, ovviamente, non hanno nessuna distinzione di genere ed età. Lo scopo principale del nostro progetto è poter creare accessori accessibili a tutti, dando valore alla manifattura e all’artigianato che sta dietro al processo di creazione e di condivisione di esperienze tra sorelle.
Pagina IG di MissStagno
Cerchiamo di produrre gioielli e accessori unici nel loro genere, unendo la tipicità locale del vetro di Murano e la versatilità di un metallo umile come lo stagno.
I pezzi che produciamo sono il risultato di una condivisione di idee e materiali che spesso vengono trascurati: il vetro che usiamo, infatti, ci viene gentilmente offerto dalle fornaci locali, dove spesso, effettivamente, viene considerato “di troppo”. Cerchiamo di seguire il modello sostenibile di creatività di alcune fornaci, tutto ciò che avanza spesso viene recuperato e fuso nuovamente per dare nuova vita a ciò che nasce come scarto. Come si suol dire, non si butta via niente.
Tutti i pezzi da noi prodotti sono completamente fatti a mano e, ovviamente, non hanno nessuna distinzione di genere ed età. Lo scopo principale del nostro progetto è poter creare accessori accessibili a tutti, dando valore alla manifattura e all’artigianato che sta dietro al processo di creazione e di condivisione di esperienze tra sorelle.
Pagina IG di MissStagno
08 Settembre 2022 10:00 - 11 Settembre 2022 18:00
Corte dei Cordami, 576/b - 30133 Venezia, Italia
Dal 2 al 28 settembre 2022, presso lo Spazio Bocciofila in Corte dei Cordami alla Giudecca si terrà l’esposizione di acquerelli di LELE VIANELLO, WORKS, articolata in tre sezioni (Venezia, Casanova e altre opere), tesa a gettare uno sguardo sull’intera produzione del fumettista e artista veneziano, già amico e stretto collaboratore del compianto maestro Hugo Pratt.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18.
Nell’ambito espositivo sarà anche mantenuta aperta una biblioteca per la consultazione delle principali riviste, delle graphic novel e delle pubblicazioni dell’artista, anche in collaborazione con altri disegnatori. Saranno inoltre proiettate a ciclo continuo 16 interviste sulle origini di Venezia, curate dal Centro Internazionale dell’Acqua di Venezia.
Visita il sito di Lele Vianello
La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18.
Nell’ambito espositivo sarà anche mantenuta aperta una biblioteca per la consultazione delle principali riviste, delle graphic novel e delle pubblicazioni dell’artista, anche in collaborazione con altri disegnatori. Saranno inoltre proiettate a ciclo continuo 16 interviste sulle origini di Venezia, curate dal Centro Internazionale dell’Acqua di Venezia.
Visita il sito di Lele Vianello
08 Settembre 2022 10:00 - 11 Settembre 2022 22:00
Fondamenta S. Eufemia 460, Giudecca Venezia VE, Italia
...e anche quaggiù la terra è bellissima e senza confini... i flutti più profondi scorrono e si mischiano in una danza perenne.
08 Settembre 2022 10:00 - 11 Settembre 2022 22:00
Fondamenta Ponte Piccolo, 324 - Giudecca 30133 Venezia, Italia
Vedere il mondo da nuove prospettive, nuove angolazioni. Vedere il mondo come lo vedono gli altri, dagli occhi degli altri. Confrontarsi. Confrontare i punti di vista. Capire, rendersi conto della bellezza che ci circonda.
Scorci, panorami, particolari, vie, piazze, monumenti, palazzi, ponti. Opere create dall'uomo, opere artificiali, che si mescolano a quelle naturali per dar vita al mondo così come lo vediamo e conosciamo noi oggi. Continuare a vedere, scoprire e apprezzare il mondo, da vicino e da distante, è una delle cose più belle che possiamo fare.
I disegni presentati fanno parte di una collezione di decine di sketch fatti dal vivo, a penna su carta e cartoncino, in Italia ed Europa. La collezione ha il puro e solo scopo di ritrarre bellezza e scolpire su carta ricordi di viaggio per renderli indelebili, definitivi.
Visita il blog di F. Guiotto
Scorci, panorami, particolari, vie, piazze, monumenti, palazzi, ponti. Opere create dall'uomo, opere artificiali, che si mescolano a quelle naturali per dar vita al mondo così come lo vediamo e conosciamo noi oggi. Continuare a vedere, scoprire e apprezzare il mondo, da vicino e da distante, è una delle cose più belle che possiamo fare.
I disegni presentati fanno parte di una collezione di decine di sketch fatti dal vivo, a penna su carta e cartoncino, in Italia ed Europa. La collezione ha il puro e solo scopo di ritrarre bellezza e scolpire su carta ricordi di viaggio per renderli indelebili, definitivi.
Visita il blog di F. Guiotto
08 Settembre 2022 10:00 - 11 Settembre 2022 18:00
Isola della Giudecca 213, Venezia
Lavoro personalmente tutti i miei oggetti, di gres e porcellana, al tornio e preparo gli smalti, partendo dalle antiche ricette cinesi e coreane, usando tra l’altro la cenere di diverse piante.
Lo studio rimarrà aperto al pubblico che potrà visitare il laboratorio e, se richiesto, verrà spiegato il processo di lavorazione della ceramica. Orari di apertura: da giov 8 a sab 10 dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 13.30 alle 17.00; dom 11 aperto dalle 15.30 alle 18.00.
Visita il sito di Adele Stefanelli
Lo studio rimarrà aperto al pubblico che potrà visitare il laboratorio e, se richiesto, verrà spiegato il processo di lavorazione della ceramica. Orari di apertura: da giov 8 a sab 10 dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 13.30 alle 17.00; dom 11 aperto dalle 15.30 alle 18.00.
Visita il sito di Adele Stefanelli
08 Settembre 2022 10:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Studio aperto di AURADESIGN di Aurora Papastere con opere sul tema dei viaggi.
Nell'immagine: Viaggio - Lastra di pasta di vetro tirato a mano con aggiunta di vetro ottico e incisione.
Nell'immagine: Viaggio - Lastra di pasta di vetro tirato a mano con aggiunta di vetro ottico e incisione.
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Fondamenta Sant'Eufemia, 30133 Venezia, Italia
Oso Melero Edizioni è una casa editrice indipendente creata nel 2020 nella città di Padova, in Italia, tra le speranze e le utopie di alcuni amici migranti venezuelani che hanno osato rendere possibile un sogno editoriale. È stata concepita con lo scopo che le opere letterarie latinoamericane e caraibiche raggiungano bambine, bambini e adolescenti sia in italiano che in spagnolo.
L’oso melero (Tamandua tetradactyla) è un animale dolce e coraggioso, un camminatore ambulante che si nutre di formiche e miele, da cui l’aggettivo “melero” o “mielero”. Vive nelle giungle e nelle foreste del Sud America, quel verde immenso lo accompagna e le sussurra le storie che porta da raccontare. Il suo nome evoca una danza tradizionale indigena che veniva ballata durante l’infanzia, con la quale venivano adorati gli antenati.
L’oso melero invita a cercare l’incanto, a scoprire suoni, profumi, parole e immagini che, una volta entrati nel cuore, saranno compagnia per tutta la vita.
I libri “meleri” sono un oggetto ludico, un giocattolo, uno strumento per sognare e manifestare, che contribuisce allo sviluppo della consapevolezza del mondo circostante. Per questo gli autori e le autrici si fanno portavoci di una molteplicità di realtà, di un’infinità di mondi possibili che compongono questo gioco dove bambine e bambini sono ospiti d’onore.
Nella giornata di domenica si terrà un laboratorio di vincastri condotto dall'illustratrice Tatiana Furlan.
Oso Melero Edizioni
L’oso melero (Tamandua tetradactyla) è un animale dolce e coraggioso, un camminatore ambulante che si nutre di formiche e miele, da cui l’aggettivo “melero” o “mielero”. Vive nelle giungle e nelle foreste del Sud America, quel verde immenso lo accompagna e le sussurra le storie che porta da raccontare. Il suo nome evoca una danza tradizionale indigena che veniva ballata durante l’infanzia, con la quale venivano adorati gli antenati.
L’oso melero invita a cercare l’incanto, a scoprire suoni, profumi, parole e immagini che, una volta entrati nel cuore, saranno compagnia per tutta la vita.
I libri “meleri” sono un oggetto ludico, un giocattolo, uno strumento per sognare e manifestare, che contribuisce allo sviluppo della consapevolezza del mondo circostante. Per questo gli autori e le autrici si fanno portavoci di una molteplicità di realtà, di un’infinità di mondi possibili che compongono questo gioco dove bambine e bambini sono ospiti d’onore.
Nella giornata di domenica si terrà un laboratorio di vincastri condotto dall'illustratrice Tatiana Furlan.
Oso Melero Edizioni
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Fondamenta San Giacomo, 30133 Venezia, Italia
Esposizione della produzione di accessori in plexiglass realizzata a mano da Michele Garlato, in arte MiGa Design, per la maggior parte con materiale riciclato.
Pagina IG di MiGa Design
Pagina IG di MiGa Design
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Scuola, 30133 Venezia, Italia
VERDE LAGUNA. LA DISTANZA E LA PROSPETTIVA PER RACCONTARE
Per la prima volta nello spazio, l’uomo ha percepito quanto finito e piccolo è il nostro pianeta nella galassia. Allo stesso modo la distanza, spaziale e temporale, dagli avvenimenti storici, ci permette di acquisire una nuova prospettiva e dare dunque nuove valutazioni di eventi pubblici e politici parzialmente dimenticati.
La proposta dell’associazione culturale Progetto 7LUNE è una mostra fotografica collegata al romanzo di Silvia Favaretto Verde Laguna. Una storia vera nella Venezia del Novecento in cui appare un episodio legato alla Seconda Guerra Mondiale, sul quale non è stato a sufficienza dibattuto: il mitragliamento in bacino San Marco del vaporetto di civili diretto a Fusina il giorno 14 agosto 1944.
L’esposizione prevede 20 fotografie in bianco e nero che raffigurano la storia di Ida Rosselli, a partire da quei tragici fatti fino al dopoguerra e al boom economico. Tra i materiali esposti anche gli articoli di giornale dell’epoca che raccontavano il bombardamento degli alleati e la lista dei nomi dei veneziani vittime dell’incursione.
Il nostro progetto sottolinea il cambiamento del punto di vista, da esterno a interno, poiché racconta gli avvenimenti visti dalla sfera del privato, i bambini rimasti orfani in seguito agli eventi bellici e, allo stesso tempo pone delle domande sull’operato degli alleati che, nell’immediato dopoguerra non ci si era posti, per salvaguardare il ruolo dei “buoni”.
Visita il sito dell'associazione progetto 7LUNE
Per la prima volta nello spazio, l’uomo ha percepito quanto finito e piccolo è il nostro pianeta nella galassia. Allo stesso modo la distanza, spaziale e temporale, dagli avvenimenti storici, ci permette di acquisire una nuova prospettiva e dare dunque nuove valutazioni di eventi pubblici e politici parzialmente dimenticati.
La proposta dell’associazione culturale Progetto 7LUNE è una mostra fotografica collegata al romanzo di Silvia Favaretto Verde Laguna. Una storia vera nella Venezia del Novecento in cui appare un episodio legato alla Seconda Guerra Mondiale, sul quale non è stato a sufficienza dibattuto: il mitragliamento in bacino San Marco del vaporetto di civili diretto a Fusina il giorno 14 agosto 1944.
L’esposizione prevede 20 fotografie in bianco e nero che raffigurano la storia di Ida Rosselli, a partire da quei tragici fatti fino al dopoguerra e al boom economico. Tra i materiali esposti anche gli articoli di giornale dell’epoca che raccontavano il bombardamento degli alleati e la lista dei nomi dei veneziani vittime dell’incursione.
Il nostro progetto sottolinea il cambiamento del punto di vista, da esterno a interno, poiché racconta gli avvenimenti visti dalla sfera del privato, i bambini rimasti orfani in seguito agli eventi bellici e, allo stesso tempo pone delle domande sull’operato degli alleati che, nell’immediato dopoguerra non ci si era posti, per salvaguardare il ruolo dei “buoni”.
Visita il sito dell'associazione progetto 7LUNE
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Convertite 710/C, 30133 Venezia, Italia
Mostra di quadri e lavori recenti di Delia Gambarin Vassallo, Stefano Grespi, Adriana Rocca ed altri artisti dello studio.
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Fondamenta Sant'Eufemia, 30133 Venezia, Italia
Sorprendenti Caricature di Capi di Stato nel mondo, nella forma del collage.
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Fondamenta Sant'Eufemia, 30133 Venezia, Italia
Piante e magia di Chiara Silvano è un giardino di piante al femminile. Ogni donna è radice, tiene insieme la terra e affonda in profondità. Le radici si toccano e formano una rete ma i fiori sbocciano e i semi volano lontano. Donne forti, piante magiche, piante che racchiudono un carattere.
Sito web di Chiara Silvano
Sito web di Chiara Silvano
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Il pianeta Terra ha un suolo il quale è differente per composizione e potenzialmente percorribile, ciò nonostante per estensione ed estrema diversificazione degli elementi ambientali, l’impresa risulta inattuabile.
Il manufatto è composto da un piano che si sviluppa circolarmente e principalmente su due facce delle quali non si specifica quale anteriore e posteriore. La texture di cui è ricoperto il volume forma vuoti e pieni che si estendono sulla superficie originando un’alternanza di increspature e regolarità di cui lo spettatore può seguire col suo sguardo l’andamento, svincolato dal limite dello spazio e della forma, sperimentando dunque un viaggio senza barriere e senza confini.
Il tessuto di cui è composto il lavoro svolge un ruolo fondamentale poiché incarna la metafora dell’intreccio di trame ed elementi di cui si compongono le attività dei viventi sulla Terra.
Il manufatto è composto da un piano che si sviluppa circolarmente e principalmente su due facce delle quali non si specifica quale anteriore e posteriore. La texture di cui è ricoperto il volume forma vuoti e pieni che si estendono sulla superficie originando un’alternanza di increspature e regolarità di cui lo spettatore può seguire col suo sguardo l’andamento, svincolato dal limite dello spazio e della forma, sperimentando dunque un viaggio senza barriere e senza confini.
Il tessuto di cui è composto il lavoro svolge un ruolo fondamentale poiché incarna la metafora dell’intreccio di trame ed elementi di cui si compongono le attività dei viventi sulla Terra.
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Scuola, 30133 Venezia, Italia
ZUA (Giorgia Zuin) presenta PETἌτλας, un'opera in continua crescita in base al nostro consumo di plastica con lo stesso materiale riciclato da bottiglie.
Sopportare o supportare?
Si racconta che Atlante era Re della Mauritania e molto portato per l’astrologia, era considerato il primo ad aver studiato la scienza dell'astronomia e fu il primo a rappresentare il mondo per mezzo di una sfera, per questo motivo si diceva che portasse il cielo sulle spalle. Ho voluto riprendere questa figura e riproporla riflettendo non solo sulla sua ipotetica emotività negativa ma prendendo come riferimento i risultati del consumo sociale di plastica, secondo quanto pubblicato da WWF il 5 Gennaio 2018 nell’articolo ‘I NUMERI DELLA PLASTICA NEL MONDO’ di Lucio Biancatelli: ’La produzione mondiale di plastica è passata dai 15 milioni del 1964 agli oltre 310 milioni attuali. Ogni anno almeno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani del mondo e, ad oggi, si stima che via siano più di 150 milioni di tonnellate di plastica negli oceani...’
La scultura è stata effettuata con ritagli e scarti di plastica derivati da bottiglie riciclate dai colori che richiamano il cielo e il mare rappresentando così l’affaticamento del pianeta che sta sopportando i dolori derivati dalla nostra inciviltà.
Credo vivamente che in questo periodo storico sia nettamente importante da parte di noi 'artisti' portare un messaggio che colpisca nel profondo delle persone al fine di migliorarci al livello sociale e umano.
Da qui appunto nasce il quesito 'SOPPORTARE tutto ciò che sta accadendo al nostro Pianeta o SUPPORTARE il nostro Pianeta riducendo i nostri consumi quotidiani e non solo?'
Visita la pagina IG di ZUA
Sopportare o supportare?
Si racconta che Atlante era Re della Mauritania e molto portato per l’astrologia, era considerato il primo ad aver studiato la scienza dell'astronomia e fu il primo a rappresentare il mondo per mezzo di una sfera, per questo motivo si diceva che portasse il cielo sulle spalle. Ho voluto riprendere questa figura e riproporla riflettendo non solo sulla sua ipotetica emotività negativa ma prendendo come riferimento i risultati del consumo sociale di plastica, secondo quanto pubblicato da WWF il 5 Gennaio 2018 nell’articolo ‘I NUMERI DELLA PLASTICA NEL MONDO’ di Lucio Biancatelli: ’La produzione mondiale di plastica è passata dai 15 milioni del 1964 agli oltre 310 milioni attuali. Ogni anno almeno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani del mondo e, ad oggi, si stima che via siano più di 150 milioni di tonnellate di plastica negli oceani...’
La scultura è stata effettuata con ritagli e scarti di plastica derivati da bottiglie riciclate dai colori che richiamano il cielo e il mare rappresentando così l’affaticamento del pianeta che sta sopportando i dolori derivati dalla nostra inciviltà.
Credo vivamente che in questo periodo storico sia nettamente importante da parte di noi 'artisti' portare un messaggio che colpisca nel profondo delle persone al fine di migliorarci al livello sociale e umano.
Da qui appunto nasce il quesito 'SOPPORTARE tutto ciò che sta accadendo al nostro Pianeta o SUPPORTARE il nostro Pianeta riducendo i nostri consumi quotidiani e non solo?'
Visita la pagina IG di ZUA
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Spini, 432 - Giudecca 30133 Venezia, Italia
Sappiamo che le api vivono in uno spazio tutto loro sulla nostra terra.
Come delle navicelle spaziali colorate a strisce gialle e marroni gironzolano intorno al loro pianeta: l’alveare.
Da sempre impollinatrici, non a caso un universo gerarchico al femminile, costituito dall’ape regina e dal maschio riproduttore: il fuco.
Volano tra le diverse specie di fiori per poi ritornare all’arnia.
Il laboratorio artistico “e” quest’anno si è ispirato al magico mondo delle api, ricordandoci che il loro lavoro è di grande necessita per la sopravvivenza alimentare della specie umana.
Un monito per l’uomo di salvaguardare queste simpatiche e preziose creature.
Lavoro che gli artisti del laboratorio hanno interpretato ognuno a suo modo ispirandosi un po' anche alla fantascienza.
Visita il sito di Anffas Venezia
Come delle navicelle spaziali colorate a strisce gialle e marroni gironzolano intorno al loro pianeta: l’alveare.
Da sempre impollinatrici, non a caso un universo gerarchico al femminile, costituito dall’ape regina e dal maschio riproduttore: il fuco.
Volano tra le diverse specie di fiori per poi ritornare all’arnia.
Il laboratorio artistico “e” quest’anno si è ispirato al magico mondo delle api, ricordandoci che il loro lavoro è di grande necessita per la sopravvivenza alimentare della specie umana.
Un monito per l’uomo di salvaguardare queste simpatiche e preziose creature.
Lavoro che gli artisti del laboratorio hanno interpretato ognuno a suo modo ispirandosi un po' anche alla fantascienza.
Visita il sito di Anffas Venezia
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Scuola, 30133 Venezia, Italia
Le opere di Barbara Grossato manifestano nell’organicità estetica delle forme
una forza primordiale di matrice femminile, cifra caratterizzante il suo stile
espressivo.
Il passaggio dalla pittura - tecnica mai del tutto abbandonata - alla scultura e installazione avviene all’insegna di un procedimento che elegge la tessitura manuale a componente fondamentale dell’opera.
L’utilizzo ossessivo di materiali industriali, filo di ferro, fascette elettriche, rete, corde, cartoncino ecc. avviene seguendo moduli predisposti alla crescita esponenziale, che acquistano forza dall’assemblaggio per accumulazione, ripetizione della cellula base.
Il lavoro paziente purifica il supporto dalla sua natura materiale e lo astrae dalla sua funzione originaria.
Il passaggio dalla pittura - tecnica mai del tutto abbandonata - alla scultura e installazione avviene all’insegna di un procedimento che elegge la tessitura manuale a componente fondamentale dell’opera.
L’utilizzo ossessivo di materiali industriali, filo di ferro, fascette elettriche, rete, corde, cartoncino ecc. avviene seguendo moduli predisposti alla crescita esponenziale, che acquistano forza dall’assemblaggio per accumulazione, ripetizione della cellula base.
Il lavoro paziente purifica il supporto dalla sua natura materiale e lo astrae dalla sua funzione originaria.
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Scuola, 30133 Venezia, Italia
Greta Boato presenta una serie di dipinti astratti che evocano delle vedute della terra dall'alto.
Un omaggio alla bellezza del pianeta in un richiamo al fotografo, giornalista e ambientalista francese Yann Arthus-Bertrand, la cui opera fotografica porta proprio il titolo La terre vue du ciel.
La mia ricerca artistica si nutre e si ispira di ciò che mi circonda, è il desiderio di raccontare la bellezza, sempre sotto i nostri occhi ma che spesso fatichiamo a vedere, la volontà di far prendere coscienza di questo mondo delicato, prezioso ed eccezionale che abitiamo e che sta a noi proteggere e rispettare.
Un omaggio alla bellezza del pianeta in un richiamo al fotografo, giornalista e ambientalista francese Yann Arthus-Bertrand, la cui opera fotografica porta proprio il titolo La terre vue du ciel.
La mia ricerca artistica si nutre e si ispira di ciò che mi circonda, è il desiderio di raccontare la bellezza, sempre sotto i nostri occhi ma che spesso fatichiamo a vedere, la volontà di far prendere coscienza di questo mondo delicato, prezioso ed eccezionale che abitiamo e che sta a noi proteggere e rispettare.
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 18:00
Fondamenta San Giacomo, 30133 Venezia, Italia
Chiara Cecchini, in arte Impiraressa 2.0 vive a Murano, l'isola del vetro. Da bambina impirava perline per creare collanine e braccialetti per sè e le sue bambole.
Oggi, con lo stesso spirito di allora, cerca di unire le vecchie perle di conteria a creazioni in vetro e in altri materiali che normalmente sarebbero fuori luogo in un gioiello. Il risultato sono pezzi unici da indossare.
Impiraressa 2.0 sarà presente ai Piedi del Ponte Lungo giovedì 8 dalle 15.30 alle 19.00 e negli altri giorni dalle 11.00 alle 18.00.
Oggi, con lo stesso spirito di allora, cerca di unire le vecchie perle di conteria a creazioni in vetro e in altri materiali che normalmente sarebbero fuori luogo in un gioiello. Il risultato sono pezzi unici da indossare.
Impiraressa 2.0 sarà presente ai Piedi del Ponte Lungo giovedì 8 dalle 15.30 alle 19.00 e negli altri giorni dalle 11.00 alle 18.00.
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Fondamenta del Ponte Longo, 235/A - Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Il perdono legato alla figura della madre, in un nuovo vortice creato grazie al reciproco perdono. Come un’astronauta vede il mondo da un’altro punto di vista, è necessario rivalutare i legami familiari, al fine di creare armonia, equilibrio, guarigione e bilanciamento.
Vorremmo quindi proporre un duo, ben distinti tra loro ma che cooperano dalla stessa energia.
Vorremmo quindi proporre un duo, ben distinti tra loro ma che cooperano dalla stessa energia.
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Fondamenta del Ponte Longo, 235/A - Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
I miei ricordi sono in bianco e nero è una serie fotografica dedicata a Venezia: 30 diverse immagini a rappresentare i diversi volti della città lagunare. "Passaggi segreti", "Istantanee", "Mura", "Lidi" e "Anime" sono i cinque capitoli che compongono il racconto visivo, nucleo e sunto di un ben più ampio archivio di scatti realizzati tra l’estate del 2020 e l’autunno del 2021.
In uno scenario nel quale le uniche gradazioni di colore sono quelle del bianco e del nero, emergono fondamenta, calli, vie acquatiche, muri, incrostazioni, luci, sguardi, sensazioni: reperti e testimonianze di una realtà stratificata e seducente quale è la città di Venezia.
Elisabetta Osarite Moiraghi (Torino, 1996) ha vissuto a Venezia dal 2017 al 2021, dove ha frequentato l’Università Ca’ Foscari laureandosi in Storia dell’arte contemporanea. A Venezia si è dedicata alla fotografia, alla scrittura creativa e al teatro (presso il C.T.R. Centro Teatrale di Ricerca di Giudecca).
In uno scenario nel quale le uniche gradazioni di colore sono quelle del bianco e del nero, emergono fondamenta, calli, vie acquatiche, muri, incrostazioni, luci, sguardi, sensazioni: reperti e testimonianze di una realtà stratificata e seducente quale è la città di Venezia.
Elisabetta Osarite Moiraghi (Torino, 1996) ha vissuto a Venezia dal 2017 al 2021, dove ha frequentato l’Università Ca’ Foscari laureandosi in Storia dell’arte contemporanea. A Venezia si è dedicata alla fotografia, alla scrittura creativa e al teatro (presso il C.T.R. Centro Teatrale di Ricerca di Giudecca).
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Fondamenta del Ponte Longo, 235/A - Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Se mi fermo forse sono io è una conversazione tra due elementi: il volto e il fuoco.
Il volto comunica la volontà di spiccare tra mille altri, il fuoco gli concede la parola
attivando un flusso di voci interiori.
L’opera è pensata come un’installazione audiovisiva strutturata su due grandi schermi affiancati in posizione verticale. Il dialogo che si crea è una continua indagine sull’essere, adeguati o inadeguati, attivi o passivi; è il dolore un male?
Il materiale analizzato e rielaborato proviene dai filmati amatoriali della famiglia Guerra, risalenti all’inizio degli anni ‘80 fino ai primi anni ‘90, quindi in supporto VHS. Si tratta di riprese di memorie ed eventi conviviali, come la nascita dei figli, la prima comunione, le cene in famiglia.
Partendo da questi video tape che rappresentano apparentemente momenti “felici”, la nostra attenzione è caduta su tutte quelle persone non consapevoli di comparire in camera. Volti spesso assorti nei loro pensieri, tradotti in azioni spontanee, non controllate che sono difficili da simulare se si sa di essere ripresi. Parliamo di personaggi secondari che restano un po' nascosti, chi sta dietro la camera non ha come primo intento captare ed immortalare questi volti. Infatti, non sono il soggetto dei video originali, ma appartengono al contorno, a tutte quelle cose che fuggono inosservate.
Il soggetto si presenta come non-protagonista, nel ruolo di comparsa. Il suo stato resta un vuoto interpretabile: è comunque un atto performativo. Ed è proprio questa non presenza sostanziale il soggetto del nostro lavoro.
Abbiamo individuato in questi volti e nelle espressioni una dimensione: uno stato di non ruolo, di non luogo a cui abbiamo restituito uno spazio e un tempo, un valore. I volti dall’ultimo strato della pellicola vengono fatti emergere in primo piano, rendendoli così dei protagonisti.
Il testo che accompagna il video è un collage di estratti di diari personali che affrontano i temi dell’inadeguatezza, della non definizione del sé.
L’intento è quello di dare voce a stati indefiniti, inespressi e talvolta incompresi.
L’opera è pensata come un’installazione audiovisiva strutturata su due grandi schermi affiancati in posizione verticale. Il dialogo che si crea è una continua indagine sull’essere, adeguati o inadeguati, attivi o passivi; è il dolore un male?
Il materiale analizzato e rielaborato proviene dai filmati amatoriali della famiglia Guerra, risalenti all’inizio degli anni ‘80 fino ai primi anni ‘90, quindi in supporto VHS. Si tratta di riprese di memorie ed eventi conviviali, come la nascita dei figli, la prima comunione, le cene in famiglia.
Partendo da questi video tape che rappresentano apparentemente momenti “felici”, la nostra attenzione è caduta su tutte quelle persone non consapevoli di comparire in camera. Volti spesso assorti nei loro pensieri, tradotti in azioni spontanee, non controllate che sono difficili da simulare se si sa di essere ripresi. Parliamo di personaggi secondari che restano un po' nascosti, chi sta dietro la camera non ha come primo intento captare ed immortalare questi volti. Infatti, non sono il soggetto dei video originali, ma appartengono al contorno, a tutte quelle cose che fuggono inosservate.
Il soggetto si presenta come non-protagonista, nel ruolo di comparsa. Il suo stato resta un vuoto interpretabile: è comunque un atto performativo. Ed è proprio questa non presenza sostanziale il soggetto del nostro lavoro.
Abbiamo individuato in questi volti e nelle espressioni una dimensione: uno stato di non ruolo, di non luogo a cui abbiamo restituito uno spazio e un tempo, un valore. I volti dall’ultimo strato della pellicola vengono fatti emergere in primo piano, rendendoli così dei protagonisti.
Il testo che accompagna il video è un collage di estratti di diari personali che affrontano i temi dell’inadeguatezza, della non definizione del sé.
L’intento è quello di dare voce a stati indefiniti, inespressi e talvolta incompresi.
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Fondamenta del Ponte Longo, 235/A - Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Stefano Zago - taccuini di viaggio, schizzi e opere grafiche.
Un anno e più di schizzi, disegni e opere grafiche realizzate per raccontare una comunità impegnata nella difesa dell'isola di Poveglia e i Beni Comuni veneziani e del mondo intero.
Stefano Zago, disegnatore padovano a Parigi, torna nella sua amata Venezia per raccontare nei suoi taccuini gli incontri con le associazioni impegnate nella difesa dell'isola di Poveglia, di Venezia e della sua laguna. Se la bellezza di questa straordinaria città è conosciuta in tutto il mondo, i disegni dell’autore vogliono concentrarsi sulle persone coraggiose che, ogni giorno, pensano e costruiscono un nuovo rinascimento per una città che non vuole arrendersi.
Da questi incontri è nata l'idea di raccontare Venezia in una forma inedita. Dalla spontaneità di appunti disegnati in diretta emergono le storie, le esperienze e i progetti degli abitanti di Venezia che vedono in prima persona peggiorare di giorno in giorno le condizioni della città per i noti problemi legati al clima, per l’impatto di un turismo sempre più asfissiante, per le opere pubbliche legate al passaggio delle gandi navi da crociera, ma soprattutto per le manovre speculative che vedono convergere l'imprenditoria privata e gli apparati dell'amministrazione pubblica.
L'artista intende esporre una serie di elaborazioni grafiche partendo dai disegni realizzati durante le riunioni dell'associazione « Poveglia per tutti » e durante i viaggi recenti che lo hanno portato da Parigi a Venezia. Insieme a questa serie saranno esposti una serie di disegni originali, contenuti nelle pagine dei carnet dell'artista.
Disegnatore "live" legato alla comunità globale degli « Urban Sketcher » Stefano Zago ha l'intenzione di coinvolgere durante i giorni del festival altri disegnatori, semplici visitatori e cittadini, invitando a disegnare a loro volta su fogli e carnet messi a disposizione dall'artista.
Visita il sito di Stefano Zago
Un anno e più di schizzi, disegni e opere grafiche realizzate per raccontare una comunità impegnata nella difesa dell'isola di Poveglia e i Beni Comuni veneziani e del mondo intero.
Stefano Zago, disegnatore padovano a Parigi, torna nella sua amata Venezia per raccontare nei suoi taccuini gli incontri con le associazioni impegnate nella difesa dell'isola di Poveglia, di Venezia e della sua laguna. Se la bellezza di questa straordinaria città è conosciuta in tutto il mondo, i disegni dell’autore vogliono concentrarsi sulle persone coraggiose che, ogni giorno, pensano e costruiscono un nuovo rinascimento per una città che non vuole arrendersi.
Da questi incontri è nata l'idea di raccontare Venezia in una forma inedita. Dalla spontaneità di appunti disegnati in diretta emergono le storie, le esperienze e i progetti degli abitanti di Venezia che vedono in prima persona peggiorare di giorno in giorno le condizioni della città per i noti problemi legati al clima, per l’impatto di un turismo sempre più asfissiante, per le opere pubbliche legate al passaggio delle gandi navi da crociera, ma soprattutto per le manovre speculative che vedono convergere l'imprenditoria privata e gli apparati dell'amministrazione pubblica.
L'artista intende esporre una serie di elaborazioni grafiche partendo dai disegni realizzati durante le riunioni dell'associazione « Poveglia per tutti » e durante i viaggi recenti che lo hanno portato da Parigi a Venezia. Insieme a questa serie saranno esposti una serie di disegni originali, contenuti nelle pagine dei carnet dell'artista.
Disegnatore "live" legato alla comunità globale degli « Urban Sketcher » Stefano Zago ha l'intenzione di coinvolgere durante i giorni del festival altri disegnatori, semplici visitatori e cittadini, invitando a disegnare a loro volta su fogli e carnet messi a disposizione dall'artista.
Visita il sito di Stefano Zago
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle San Giacomo, 860, 30133 Venezia, Italia
Lo Studio Giudecca 860 è aperto al pubblico con in esposizione le opere più recenti degli artisti Serena Nono e Nicola Golea.
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Acquerelli e altri lavori a tecnica mista.
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Cosa ci azzeccano le miniature di Monica Casaril con il titolo del Festival 2022? Lo spiega molto bene una frase dello scultore Alberto Giacometti:
“Ci sono più possibilità di farsi un’idea dell’universo facendo una cosa alta mezzo centimetro che nel cercare di rifare il cielo intero”.
Monica partecipa al festival 2022 con quattro opere al CZ95.
La prima con titolo “Il libraio di Venezia”, prende spunto dall’omonimo libro scritto da Giovanni Montanaro e riproduce in miniatura la libreria “Moby Dick” di Vittorio (il protagonista). L’opera, che contiene elementi identificativi di varie librerie di Venezia in una fusione tra reale e immaginato, vuole raccontare un giorno di acqua alta a Venezia, con uno sguardo amorevole verso le contraddizioni della città.
La seconda e la terza opera con titolo “Il viaggiatore statico” e “Una finestra sull’ignoto” sono ispirate da due racconti di Antonio Tabucchi, tratti dalla raccolta “Racconti con figure”. L’opera “Il viaggiatore statico” è un omaggio allo scrittore Pessoa che ha saputo raccontare la realtà da innumerevoli punti di vista. L’opera “Racconti con figure” gioca sul rapporto dentro/fuori.
La quarta opera a sorpresa!
Monica partecipa al festival 2022 con quattro opere al CZ95.
La prima con titolo “Il libraio di Venezia”, prende spunto dall’omonimo libro scritto da Giovanni Montanaro e riproduce in miniatura la libreria “Moby Dick” di Vittorio (il protagonista). L’opera, che contiene elementi identificativi di varie librerie di Venezia in una fusione tra reale e immaginato, vuole raccontare un giorno di acqua alta a Venezia, con uno sguardo amorevole verso le contraddizioni della città.
La seconda e la terza opera con titolo “Il viaggiatore statico” e “Una finestra sull’ignoto” sono ispirate da due racconti di Antonio Tabucchi, tratti dalla raccolta “Racconti con figure”. L’opera “Il viaggiatore statico” è un omaggio allo scrittore Pessoa che ha saputo raccontare la realtà da innumerevoli punti di vista. L’opera “Racconti con figure” gioca sul rapporto dentro/fuori.
La quarta opera a sorpresa!
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
L'installazione presenta un abito da sposa con un lungo velo di quasi trecento metri, coadiuvato da foto, dipinti, ritagli di giornale, oggetti, che narra il viaggio d'Arte e vita dell'artista attraversando diversi paesi del mondo e attraverso molti happening.
Come il racconto di un diario, lo spettatore potrà immaginare di vivere azioni ed emozioni dell'artista vestita da sposa.
L'abito da Sposa con il Velo è andato sporcandosi e consumandosi nel tempo, in un viaggio iniziato dal 1998.
Come il racconto di un diario, lo spettatore potrà immaginare di vivere azioni ed emozioni dell'artista vestita da sposa.
L'abito da Sposa con il Velo è andato sporcandosi e consumandosi nel tempo, in un viaggio iniziato dal 1998.
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Sacca Fisola, Fondamenta Beata Giuliana di Collalto, Venezia
Questo lavoro vuole essere un omaggio e allo stesso tempo reinterpretazione di una scena fondamentale del film 8 e mezzo di Federico Fellini. Nel film un mago legge nella mente del protagonista Guido Anselmi.
L’assistente del mago scrive così sulla lavagna la formula “ASA NISI MASA”. Parole apparentemente senza senso, se non fosse che quella formula altro non è che la parola “anima” in alfabeto serpentino, un tipo di alfabeto utilizzato da bambini per parlare in codice e nascondere significati. Non a caso la parola viene ripetuta in una scena in cui una bambina dice a Guido bambino che se vorrà accedere al tesoro della vita dovrà ricordarsi la formula “ASA NISI MASA”.
Dunque è l’anima la chiave per accedere ai segreti della vita. Anima è anche la soluzione ai problemi di Guido, un regista in piena crisi poetica ed esistenziale, in cerca della chiave per realizzare il suo nuovo attesissimo film.
Nella mia poetica l’anima non esiste. O se esiste, è qualcosa di altamente terreno, spogliata da ogni riferimento spirituale. L’anima è materia. La materia è la stessa terra che calpestiamo, che un giorno, calpesterà noi. Da qui la mia scelta di fare questo lavoro in un terreno adiacente a un parco giochi, un luogo brulicante di vita. Ma dove c’è vita, c’è inevitabilmente la morte. E dunque materia diventa la parola opposta ad anima, che invece di allontanarci dalle cose e da noi stessi, ci avvicina a tutte le cose terrene, fatte della stessa materia del nostro corpo.
L'opera di Lorenzo Montinaro, Masa Tese Riasa (2022) è parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.
Visita la pagina IG di Lorenzo Montinaro
Visita la pagina IG di Ileana
Visita la pagina IG di Giulia Del Gobbo
L’assistente del mago scrive così sulla lavagna la formula “ASA NISI MASA”. Parole apparentemente senza senso, se non fosse che quella formula altro non è che la parola “anima” in alfabeto serpentino, un tipo di alfabeto utilizzato da bambini per parlare in codice e nascondere significati. Non a caso la parola viene ripetuta in una scena in cui una bambina dice a Guido bambino che se vorrà accedere al tesoro della vita dovrà ricordarsi la formula “ASA NISI MASA”.
Dunque è l’anima la chiave per accedere ai segreti della vita. Anima è anche la soluzione ai problemi di Guido, un regista in piena crisi poetica ed esistenziale, in cerca della chiave per realizzare il suo nuovo attesissimo film.
Nella mia poetica l’anima non esiste. O se esiste, è qualcosa di altamente terreno, spogliata da ogni riferimento spirituale. L’anima è materia. La materia è la stessa terra che calpestiamo, che un giorno, calpesterà noi. Da qui la mia scelta di fare questo lavoro in un terreno adiacente a un parco giochi, un luogo brulicante di vita. Ma dove c’è vita, c’è inevitabilmente la morte. E dunque materia diventa la parola opposta ad anima, che invece di allontanarci dalle cose e da noi stessi, ci avvicina a tutte le cose terrene, fatte della stessa materia del nostro corpo.
L'opera di Lorenzo Montinaro, Masa Tese Riasa (2022) è parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.
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08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Fondamenta Ponte Piccolo, Giudecca 30133 Venezia, Italia
Quando la temperatura interna di un corpo equivale alla temperatura esterna al corpo stesso si raggiunge il grado di empatia.
Collettivo plurale è formato da Giulio Ancona, Leonardo Avesani e Chiara Ventura. Propone una performance, Gesto 4 in Fondamenta del Ponte Piccolo da giovedì 8 a domenica 11 settembre.
E' parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.
Visita la pagina IG di Collettivo plurale
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Collettivo plurale è formato da Giulio Ancona, Leonardo Avesani e Chiara Ventura. Propone una performance, Gesto 4 in Fondamenta del Ponte Piccolo da giovedì 8 a domenica 11 settembre.
E' parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.
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08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle della Croce, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
A volte è possibile riconoscere concetti di “casa”, “rifugio”, “appartenenza” in quello che la natura o la città (o la natura nella città) offre spontaneamente.
Un riposizionare lo sguardo rispetto all’ideale urbano di “abitazione”, che scardina il concetto di “abitare” come spazio chiuso, limitato, personalizzato.
Quello che può generarsi da questa interazione tra corpo e luogo è un abitare molteplice, un vivere lo spazio nello spazio, senza interruzione tra dentro e fuori; lo stesso atteggiamento, provocatorio, istintivo, naturale, che ci avvicinava da bambini ad un’idea abitativa spontanea, che nasceva insieme al luogo appena scoperto. Un rifugio semplice, per giocare all’ombra, un piccolo nido per proteggersi, ma senza barriere, senza soglie, dove il fuori e il dentro sfumano l’uno nell’altro creando una continuità, una simbiosi con l’ambiente, in cui non ci si sente né ospiti, né conquistatori.
Trovare senso di casa dove casa non c’è. Sentirsi abitante senza abitazione, o solo con la sua illusione. Così l’idea di casa nasce tra l’abbracciarsi dei rami e il nascondersi tra i tessuti, riparati dall’ombra degli alberi ma da cui riesco sempre a vedere attraverso.
L'installazione site specific Tree House (Space Within a Space) di Laura Guastini richiede di essere cercata e abitata lungo Calle de la Croce, ed è parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.
Visita la pagina IG di Laura Guastini
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Visita la pagina IG di Giulia Del Gobbo
Un riposizionare lo sguardo rispetto all’ideale urbano di “abitazione”, che scardina il concetto di “abitare” come spazio chiuso, limitato, personalizzato.
Quello che può generarsi da questa interazione tra corpo e luogo è un abitare molteplice, un vivere lo spazio nello spazio, senza interruzione tra dentro e fuori; lo stesso atteggiamento, provocatorio, istintivo, naturale, che ci avvicinava da bambini ad un’idea abitativa spontanea, che nasceva insieme al luogo appena scoperto. Un rifugio semplice, per giocare all’ombra, un piccolo nido per proteggersi, ma senza barriere, senza soglie, dove il fuori e il dentro sfumano l’uno nell’altro creando una continuità, una simbiosi con l’ambiente, in cui non ci si sente né ospiti, né conquistatori.
Trovare senso di casa dove casa non c’è. Sentirsi abitante senza abitazione, o solo con la sua illusione. Così l’idea di casa nasce tra l’abbracciarsi dei rami e il nascondersi tra i tessuti, riparati dall’ombra degli alberi ma da cui riesco sempre a vedere attraverso.
L'installazione site specific Tree House (Space Within a Space) di Laura Guastini richiede di essere cercata e abitata lungo Calle de la Croce, ed è parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.
Visita la pagina IG di Laura Guastini
Visita la pagina IG di Ileana
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08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Michelangelo, Giudecca 30133 Venezia, Italia
Lo spazio è di chi lo abita!
ASMA - Associazione Schizogeografica di Mappatura Alternativa, espone nei giorni del Festival, in forme a noi del tutto ignote e misteriose, il risultato del laboratorio di striscioni ufologici che si terrà durante l'Anteprima del 3 settembre.
Lo spazio ci viene costantemente negato, recinzioni e confini ci impediscono il movimento libero sulla mappa. C'è sempre qualcuno che vuole decidere per noi e agire alle nostre spalle, nascondendoci la verità.
Campo Marte in Giudecca, i cui lavori sono iniziati negli anni '80 e non ancora conclusi, è solo l'ennesima Area 51 da cui siamo tagliati fuori. Basta sfratti, basta ingiustizie!
Che tutti gli esseri umani collaborino con tuttɜ lɜ alienɜ! Usciamo allo scoperto, facciamoci sentire lanciando messaggi forti contro la xenofobia e i soprusi territoriali terrestri. Contro il sortilegio capitalista lanciato dall'élite rettiliano-massonica neocoloniale esoplanetarista sono necessarie le forze psichiche di tutte le creature: umani, umanoidi, insettoidi, pleiadianɜ, nordicɜ, macchine, demoni inorganici e tuttɜ lɜ altrɜ, unitevi!
Il risultato in mostra del laboratorio di striscioni ufologici di ASMA, e le varie forme che potrà prendere nel corso del Festival, è parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.
ASMA - Associazione Schizogeografica di Mappatura Alternativa, espone nei giorni del Festival, in forme a noi del tutto ignote e misteriose, il risultato del laboratorio di striscioni ufologici che si terrà durante l'Anteprima del 3 settembre.
Lo spazio ci viene costantemente negato, recinzioni e confini ci impediscono il movimento libero sulla mappa. C'è sempre qualcuno che vuole decidere per noi e agire alle nostre spalle, nascondendoci la verità.
Campo Marte in Giudecca, i cui lavori sono iniziati negli anni '80 e non ancora conclusi, è solo l'ennesima Area 51 da cui siamo tagliati fuori. Basta sfratti, basta ingiustizie!
Che tutti gli esseri umani collaborino con tuttɜ lɜ alienɜ! Usciamo allo scoperto, facciamoci sentire lanciando messaggi forti contro la xenofobia e i soprusi territoriali terrestri. Contro il sortilegio capitalista lanciato dall'élite rettiliano-massonica neocoloniale esoplanetarista sono necessarie le forze psichiche di tutte le creature: umani, umanoidi, insettoidi, pleiadianɜ, nordicɜ, macchine, demoni inorganici e tuttɜ lɜ altrɜ, unitevi!
Il risultato in mostra del laboratorio di striscioni ufologici di ASMA, e le varie forme che potrà prendere nel corso del Festival, è parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
From the Universe... with Love: Acquerelli Cosmici è l'esposizione per questa edizione del Festival di Mariem Meiram.
Galassie e nebulose vorticano nelle fusioni di colore sempre inaspettate. L'universo fa da sfondo e cambiano le prospettive, l'immaginazione non ha né confini né coordinate : illustrazioni per sognare, creazioni per riflettere.
Galassie e nebulose vorticano nelle fusioni di colore sempre inaspettate. L'universo fa da sfondo e cambiano le prospettive, l'immaginazione non ha né confini né coordinate : illustrazioni per sognare, creazioni per riflettere.
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle della Croce, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
La struttura che abbiamo costruito si ispira a quelle dei parchi giochi, luoghi che cambiano
drasticamente nell’arco della giornata. Il pubblico del giorno non è lo stesso che li abita di notte. Quando c’è il sole, i bambini giocano a nascondersi, ma quando cala il sole i più grandi entrano
nella tana per nascondersi dalla società e intrattenersi in attività spesso immorali.
L’esterno si maschera da gioco essendo però qualcos’altro. Il dentro è inconoscibile. La struttura in sé cambia natura in base a quando viene visitata. Da bambini ci si nasconde sotto le coperte per sfuggire all’Uomo Nero. Ci si copre gli occhi e si piomba nell’oscurità, rimanendo da soli. Nascondersi è un momento d’introspezione, un incontro inevitabile con le ombre.
Si sfugge dal buio entrando nel buio.
Tana libera tutti di Lorenzo Ercoli, Giacomo Furlan, Moreno Hebling e Francesco Bruno Niero è parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.
Visita la pagina IG di Lorenzo Ercoli
Visita la pagina IG di Giacomo Furlan
Visita la pagina IG di Moreno Hebling
Visita la pagina IG di Ileana
Visita la pagina IG di Giulia Del Gobbo
L’esterno si maschera da gioco essendo però qualcos’altro. Il dentro è inconoscibile. La struttura in sé cambia natura in base a quando viene visitata. Da bambini ci si nasconde sotto le coperte per sfuggire all’Uomo Nero. Ci si copre gli occhi e si piomba nell’oscurità, rimanendo da soli. Nascondersi è un momento d’introspezione, un incontro inevitabile con le ombre.
Si sfugge dal buio entrando nel buio.
Tana libera tutti di Lorenzo Ercoli, Giacomo Furlan, Moreno Hebling e Francesco Bruno Niero è parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.
Visita la pagina IG di Lorenzo Ercoli
Visita la pagina IG di Giacomo Furlan
Visita la pagina IG di Moreno Hebling
Visita la pagina IG di Ileana
Visita la pagina IG di Giulia Del Gobbo
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
D'ISTINTO
Effetto della veduta d’insieme- 108 minuti nello spazio
Mostra d'arte contemporanea con opere di Gaia Bucciarelli, Romina Doringo, Simone Fochesato, Rachele Zerbetto, Barbara Rosita Raimondo, Giorgia Contin.
Effetto della veduta d’insieme: una condizione che, se sperimentata, cambia la consapevolezza che abbiamo di noi stessi e della nostra esistenza all’interno della nostra dimensione spazio- temporale. Molti astronauti hanno sperimentato tale effetto durante le missioni spaziali.
Il titolo suggerisce la chiave di lettura della mostra organizzata dal collettivo, invitando lo spettatore a osservare la realtà da un punto di vista inedito, come un astronauta.
In tale modo è favorita una nuova misura dove il dualismo che caratterizza il nostro pensiero è superato. Un percorso di ritorno verso un’origine, verso sé stessi. Ognuno di noi è chiamato a scoprire il mistero della propria nascita, il mistero della vita, come esistenza e poesia, il mistero dell’uomo, come unità e molteplicità, il mistero della religiosità, come rapporto col divino. Nell’ottica proposta questi livelli non sono separati, ma giustapposti. Nelle sacre scritture l’uomo non nasce dal fango, ma dal limo. Da questo termine si ricava limite. Tale limite non è una prigione, ma piuttosto una condizione di vita. Solo vivendo l’unità come insieme l’uomo può essere sé stesso e realizzare la propria missione.
Effetto della veduta d’insieme- 108 minuti nello spazio
Mostra d'arte contemporanea con opere di Gaia Bucciarelli, Romina Doringo, Simone Fochesato, Rachele Zerbetto, Barbara Rosita Raimondo, Giorgia Contin.
Effetto della veduta d’insieme: una condizione che, se sperimentata, cambia la consapevolezza che abbiamo di noi stessi e della nostra esistenza all’interno della nostra dimensione spazio- temporale. Molti astronauti hanno sperimentato tale effetto durante le missioni spaziali.
Il titolo suggerisce la chiave di lettura della mostra organizzata dal collettivo, invitando lo spettatore a osservare la realtà da un punto di vista inedito, come un astronauta.
In tale modo è favorita una nuova misura dove il dualismo che caratterizza il nostro pensiero è superato. Un percorso di ritorno verso un’origine, verso sé stessi. Ognuno di noi è chiamato a scoprire il mistero della propria nascita, il mistero della vita, come esistenza e poesia, il mistero dell’uomo, come unità e molteplicità, il mistero della religiosità, come rapporto col divino. Nell’ottica proposta questi livelli non sono separati, ma giustapposti. Nelle sacre scritture l’uomo non nasce dal fango, ma dal limo. Da questo termine si ricava limite. Tale limite non è una prigione, ma piuttosto una condizione di vita. Solo vivendo l’unità come insieme l’uomo può essere sé stesso e realizzare la propria missione.
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Sestiere Giudecca, 212/C
Tra rilegatura e tessitura - segreti e dettagli di Violatipia e Snodi Macramè:
Co- arting
Share art studio di Violatipia/ Snodi / Murania
Presso lo studio al civico 212/C è visibile il lavoro di Laura Bernard, in arte Snodi.
Gioelli e opere di arte tessile utilizzando la tecnica del macramè e la tessitura a telaio, trasformando visioni in oggetti tangibili.
Visita la pagina IG di Snodi
Co- arting
Share art studio di Violatipia/ Snodi / Murania
Presso lo studio al civico 212/C è visibile il lavoro di Laura Bernard, in arte Snodi.
Gioelli e opere di arte tessile utilizzando la tecnica del macramè e la tessitura a telaio, trasformando visioni in oggetti tangibili.
Visita la pagina IG di Snodi
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Sestiere Giudecca, 212/C
Tra rilegatura e tessitura - segreti e dettagli di Violatipia e Snodi Macramè:
Co- arting
Share art studio di Violatipia/ Snodi / Murania
Presso lo studio al civico 212/C è visibile il lavoro di Viola Chiang, in arte Violatipia.
Progetti artistici e libri d'artista realizzati con le tecniche dell'incisione e fotografie alternative.
Visita il sito di Violatipia
Co- arting
Share art studio di Violatipia/ Snodi / Murania
Presso lo studio al civico 212/C è visibile il lavoro di Viola Chiang, in arte Violatipia.
Progetti artistici e libri d'artista realizzati con le tecniche dell'incisione e fotografie alternative.
Visita il sito di Violatipia
08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle di Mezzo, 30133 Venezia, Italia
Terra di nessuno è la mostra presentata da ASC - Assemblea Sociale per la Casa all'aperto, nell'area Casette.
Il pianeta terra è minacciato dagli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, devastazioni e inquinamento. Una mostra itinerante di immagini e grafiche che partendo dallo spazio arriverà ai nostri territori incrociando i percorsi di lotta dei comitati cittadini a difesa dell' ambiente.
Visita la pagina FB dell'ASC
Il pianeta terra è minacciato dagli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, devastazioni e inquinamento. Una mostra itinerante di immagini e grafiche che partendo dallo spazio arriverà ai nostri territori incrociando i percorsi di lotta dei comitati cittadini a difesa dell' ambiente.
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08 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Lunga dell'Accademia dei Nobili, 30133 Venezia, Italia
Stampa inkjet su carta riciclata, luce wood.
Fonte di legami sociali e modalità organizzatrice dell’esperienza, il rituale è, tra le forme di comunicazione ed interazione umana, probabilmente la più complessa.
Stato di trance, terapia e post-rave: un’esplorazione che fornisce utili spunti sugli sviluppi della religiosità post-tradizionale, della spiritualità espressiva e della cultura psichedelica giovanile globale.
Uno spunto per scovare, sotto le polverose carcasse di luoghi comuni e bigottismi, un anfratto che apra su una nuova visione del vivere presente.
Una visione consapevole di un fenomeno, ormai movimento.
L'installazione site specific di Edoardo Ongarato, UV info (2022) è parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.
Visita la pagina IG di Edoardo Ongarato
Visita la pagina IG di Ileana
Visita la pagina IG di Giulia Del Gobbo
Fonte di legami sociali e modalità organizzatrice dell’esperienza, il rituale è, tra le forme di comunicazione ed interazione umana, probabilmente la più complessa.
Stato di trance, terapia e post-rave: un’esplorazione che fornisce utili spunti sugli sviluppi della religiosità post-tradizionale, della spiritualità espressiva e della cultura psichedelica giovanile globale.
Uno spunto per scovare, sotto le polverose carcasse di luoghi comuni e bigottismi, un anfratto che apra su una nuova visione del vivere presente.
Una visione consapevole di un fenomeno, ormai movimento.
L'installazione site specific di Edoardo Ongarato, UV info (2022) è parte della mostra-evento Abitare lo spazio a cura di Ileana Rutigliano e Giulia del Gobbo.
La mostra ha l’obiettivo di riunire una serie di artisti che vogliono dare vita a nuove modalità di vivere lo spazio pubblico, rendendolo personale. Lo spazio viene ripensato come se fosse la loro casa, facendo in modo di creare una continuità tra dimensione privata e pubblica, ed allontanare in ogni dicotomia e scissione che costella quotidianamente queste due sfere abitative. Ed ancora andare oltre il mero uso funzionale dello spazio. Renderlo unico e trasformarlo attraverso una nostra sensibilità intima, che ci appartiene.
Visita la pagina IG di Edoardo Ongarato
Visita la pagina IG di Ileana
Visita la pagina IG di Giulia Del Gobbo
09 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Ogni volta che si rinasce, c'è sempre una donna è il titolo della mostra fotografica di Luciano Lucci.
La Donna, infatti, come raccontano i poeti agli albori della letteratura, può diventare il mezzo attraverso cui raggiungere nuove forme di conoscenza e consapevolezza.
I volti di queste antiche Donne permettono di immergersi nel nostro animo presente e riscoprirne eterni archetipi.
Website di Luciano Lucci
La Donna, infatti, come raccontano i poeti agli albori della letteratura, può diventare il mezzo attraverso cui raggiungere nuove forme di conoscenza e consapevolezza.
I volti di queste antiche Donne permettono di immergersi nel nostro animo presente e riscoprirne eterni archetipi.
Website di Luciano Lucci
09 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Lavori nel settore della logistica, sei il magazziniere di una grande azienda. Lavori 40 ore alla settimana, dal lunedì al venerdì, esclusi gli straordinari. 40 ore, 2400 minuti. Ogni giornata si ripete sempre uguale, quando sei in quel posto pensi che tanti dei minuti che spendi lì siano sempre uguali. Controlli l'ora sul telefono, sono le 16:12, esci dal lavoro alle 18:00. 108 minuti ti separano dalla libertà. La stessa quantità di tempo che Yuri Gagarin passò in volo nello spazio. Quell'ora sembra irraggiungibile. Controlli l'orario di nuovo, pensi che ormai saranno almeno le 17:38, tiri fuori il telefono, sono le 16:24, fai un po' finta di lavorare, sgusci di nascosto alla macchinetta del caffè, è il caffè n°5 da quando ti sei alzato, se chiudi gli occhi vedi i fiumi che scorrono al contrario, la tua testa gigantesca imballata su un pancale, dalle montagne franano rotoli di nastro adesivo, apri gli occhi e ti sembra che gli scaffali parlino tra loro e ti crollino addosso sei un muletto sei fatto di scatole di cartone e stai masticando delle etichette mentre dal soffitto piovono lame di taglierini, Yuri Gagarin appare a mezz'aria e ti ordina di dare fuoco al magazzino poi ti saluta che deve tornare nello spazio, va bene ciao Yuri grazie vedo se mi riesce di non ammazzarmi, ok controlliamo che ore sono: 16:26. La giornata è ancora lunga.
L'installazione di Federico Fabbri è composta da 108 disegni dello stesso formato, a formare una sequenza di immagini che raccontano lo scorrere lento e interminabile degli ultimi 108 minuti della giornata di lavoro di una persona.
Visita il sito di Federico Fabbri
L'installazione di Federico Fabbri è composta da 108 disegni dello stesso formato, a formare una sequenza di immagini che raccontano lo scorrere lento e interminabile degli ultimi 108 minuti della giornata di lavoro di una persona.
Visita il sito di Federico Fabbri
09 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Cosmo, 30133 Venezia, Italia
Nei 108 minuti in cui noi entravamo nello spazio, unə essere alienə è scesə sulla terra.
Come un'archeologa o un incisore del '700, ha raccolto un repertorio di oggetti, soggetti, immagini, luoghi. Ma la particolarità è che l'occhio alienə funziona in modo un po' diverso. Ha una peculiare predisposizione a notare le assonanze, a selezionare ciò che si somiglia. Sembra che l'occhio alienə sia particolarmente sensibile alle linee ravvicinate e che abbia quindi raggruppato, nel breve tempo che ha avuto, quanti più elementi possibili composti da righe.
L'alienə non sa di che si tratta, prende appunti. Su diversi supporti cartacei e non.
Vede una ruota di bicicletta e l'associa alla ruota del carro ma anche alla fetta d'arancia. Vede un pagliaio, una scopa, il getto della doccia ma anche il cugino Itt.>br> Vede una spazzola, dei baffi e un millepiedi. Vede una testa d'aglio, una panocchia, una vulva.
Accanto ai disegni che riproduce della realtà terrestre l'alienə aggiunge delle note in un linguaggio sconosciuto che solo a tratti diventa decriptabile nella lingua umana permettendoci di cogliere qualche suo commento sporadico.
Visita il sito di Valentina Gonzo
Come un'archeologa o un incisore del '700, ha raccolto un repertorio di oggetti, soggetti, immagini, luoghi. Ma la particolarità è che l'occhio alienə funziona in modo un po' diverso. Ha una peculiare predisposizione a notare le assonanze, a selezionare ciò che si somiglia. Sembra che l'occhio alienə sia particolarmente sensibile alle linee ravvicinate e che abbia quindi raggruppato, nel breve tempo che ha avuto, quanti più elementi possibili composti da righe.
L'alienə non sa di che si tratta, prende appunti. Su diversi supporti cartacei e non.
Vede una ruota di bicicletta e l'associa alla ruota del carro ma anche alla fetta d'arancia. Vede un pagliaio, una scopa, il getto della doccia ma anche il cugino Itt.>br> Vede una spazzola, dei baffi e un millepiedi. Vede una testa d'aglio, una panocchia, una vulva.
Accanto ai disegni che riproduce della realtà terrestre l'alienə aggiunge delle note in un linguaggio sconosciuto che solo a tratti diventa decriptabile nella lingua umana permettendoci di cogliere qualche suo commento sporadico.
Visita il sito di Valentina Gonzo
09 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi.
Marcel Proust
Sguardi di infanzia e di adultità sul mondo a venire e che c'è già.
Le opere di Simone saranno visibili venerdì 9 settembre dalle 15.30 alle 19, sabato 10 e domenica 11 dalle 10.00 alle 19.00.
Marcel Proust
Sguardi di infanzia e di adultità sul mondo a venire e che c'è già.
Le opere di Simone saranno visibili venerdì 9 settembre dalle 15.30 alle 19, sabato 10 e domenica 11 dalle 10.00 alle 19.00.
09 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Calle Spini, 30133 Venezia, Italia
Ondina è una ninfa mitologica. Si trova in una fonte d'acqua, ed è benigna verso i mortali. Forse Gagarin ha trovato la sua Ninfa, nel suo viaggio intorno alla Terra. E l'ha aiutato, perché la Ninfa si è innamorata di lui.
09 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 19:00
Fondamenta S.Giacomo, Giudecca Redentore, Venezia
Una mostra fotografica - nella modalità di presentazione di circa 100 immagini in video - su come la guerra russo-ucraina sia entrata di prepotenza nelle nostre vite e di come abbia modificato percezioni, modalità, stili di vita, approcci.
La mostra è visitabile venerdì 9 settembre dalle 15.30 alle 19.00, sabato 10 e domenica 11 dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00.
Visita il sito de La Gondola
La mostra è visitabile venerdì 9 settembre dalle 15.30 alle 19.00, sabato 10 e domenica 11 dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00.
Visita il sito de La Gondola
09 Settembre 2022 15:30 - 11 Settembre 2022 18:30
Calle Accademia dei Nobili, 618, 30133 Venezia, Italy
L'idea di Maratonda Artigianale e ForaMan è quella di ricreare un mondo bellissimo tutto artigianale! Come?
Si è pensato ad un pannello espositivo collettivo, che raggruppa una ventina di attività artigiane, composto da tanti lavori diversi che ricrei la sfera terrestre come se fosse vista dallo spazio, cioè bidimensionale.
Ogni attività che partecipa dona un proprio prodotto da posizionare sul pannello.
Nello spazio del patronato Don Bosco, tra le bancarelle del mercatino artigianale, sarà possibile quindi vedere quest’opera collettiva che farà conoscere ai partecipanti alcune attività artigianali e imprenditoriali della città di Venezia e oltre.
Ecco tutti i partecipanti del mondo artigianale per il Festival delle Arti - 108 minuti nello spazio:
@le.sa.shop - (Elena Ruele)
@anima.on - (Sira Viviani)
@snodi.macrame - (Laura Bernard)
@ladra_di_perle - (Paola Vianello)
@natmat26_official - (Ilaria e Gabriele)
@artismovenezia
@franzine_milano - (Francesca)
@anna_fietta
@animamundiart - (Francesca Piovesan)
@humi.lab - (Orsetta Rocchetto)
@lollison.manipolazionivenezia - (Lorenzo Fontana)
@knot_that_crazy - (Chiara Briani)
@curame.leathergoods - (Shanti Ganesha)
@legattebijoux - (Micol)
@mo_s_trocitos - (Sara Monaci)
@lucafoltran.artandcraft
@madewithpatience - (Daniela Lombardo)
@bamb.a79 - (Bamba Barry)
@nhelena.venezia.borse - (Helena Nizic)
@miga.design - (Michele Garlato)
@hempiresativa - (Filippo Corazza)
Da venerdì 9 a domenica 11, dalle 15.30 alle 18.30, ogni giorno presentazioni e incontri con alcuni degli artigiani; inoltre domenica sarà presente l'angolo del baratto con @__myfriendscloset__ .
Si è pensato ad un pannello espositivo collettivo, che raggruppa una ventina di attività artigiane, composto da tanti lavori diversi che ricrei la sfera terrestre come se fosse vista dallo spazio, cioè bidimensionale.
Ogni attività che partecipa dona un proprio prodotto da posizionare sul pannello.
Nello spazio del patronato Don Bosco, tra le bancarelle del mercatino artigianale, sarà possibile quindi vedere quest’opera collettiva che farà conoscere ai partecipanti alcune attività artigianali e imprenditoriali della città di Venezia e oltre.
Ecco tutti i partecipanti del mondo artigianale per il Festival delle Arti - 108 minuti nello spazio:
@le.sa.shop - (Elena Ruele)
@anima.on - (Sira Viviani)
@snodi.macrame - (Laura Bernard)
@ladra_di_perle - (Paola Vianello)
@natmat26_official - (Ilaria e Gabriele)
@artismovenezia
@franzine_milano - (Francesca)
@anna_fietta
@animamundiart - (Francesca Piovesan)
@humi.lab - (Orsetta Rocchetto)
@lollison.manipolazionivenezia - (Lorenzo Fontana)
@knot_that_crazy - (Chiara Briani)
@curame.leathergoods - (Shanti Ganesha)
@legattebijoux - (Micol)
@mo_s_trocitos - (Sara Monaci)
@lucafoltran.artandcraft
@madewithpatience - (Daniela Lombardo)
@bamb.a79 - (Bamba Barry)
@nhelena.venezia.borse - (Helena Nizic)
@miga.design - (Michele Garlato)
@hempiresativa - (Filippo Corazza)
Da venerdì 9 a domenica 11, dalle 15.30 alle 18.30, ogni giorno presentazioni e incontri con alcuni degli artigiani; inoltre domenica sarà presente l'angolo del baratto con @__myfriendscloset__ .
09 Settembre 2022 17:00 - 11 Settembre 2022 19:00
Fondamenta Sant'Eufemia, 673, 30133 Venezia, Italia
La mostra Oltremare di Kitty Holley è la logica continuazione di un percorso iniziato tra arti e scienze,
da Clusters nel 2011, Boréales nel 2014 a Cyclogènese nel 2021.
La preoccupazione per il futuro della nostra Terra porta l'artista a interrogarsi sull'accelerazione dei fenomeni meteorologici estremi.
"Dal blu profondo dell'oceano all'azzurro del cielo, il colore blu conteneva in sé l'immensità dell'universo aveva navigato fin dall'infanzia sulla barca a vela di suo padre e questo universo acquatico le era familiare il movimento delle onde, le correnti marine, il soffio del vento e la corsa delle nuvole aveva impresso nel suo corpo questa libertà e questa energia che traduceva nella sua pittura".
Kitty Holley ha esposto in diversi musei del mondo: Finlandia (2014), Chile (2008), Cina (2006), Courbevoie (2004), Niort (2003), Brasile (2001), India (1997).
La mostra, ospitata da Giudecca Art Space, inaugura venerdì 9 settembre alle 17.00 e rimarrà aperta con i seguenti orari: ven 17.00 - 21.00, sab e dom 15.30 - 19.00.
Visita il sito di Kitty Holley
La preoccupazione per il futuro della nostra Terra porta l'artista a interrogarsi sull'accelerazione dei fenomeni meteorologici estremi.
"Dal blu profondo dell'oceano all'azzurro del cielo, il colore blu conteneva in sé l'immensità dell'universo aveva navigato fin dall'infanzia sulla barca a vela di suo padre e questo universo acquatico le era familiare il movimento delle onde, le correnti marine, il soffio del vento e la corsa delle nuvole aveva impresso nel suo corpo questa libertà e questa energia che traduceva nella sua pittura".
Kitty Holley ha esposto in diversi musei del mondo: Finlandia (2014), Chile (2008), Cina (2006), Courbevoie (2004), Niort (2003), Brasile (2001), India (1997).
La mostra, ospitata da Giudecca Art Space, inaugura venerdì 9 settembre alle 17.00 e rimarrà aperta con i seguenti orari: ven 17.00 - 21.00, sab e dom 15.30 - 19.00.
Visita il sito di Kitty Holley
10 Settembre 2022 14:00 - 11 Settembre 2022 16:00
Calle della Croce 95, Giudecca 30133 Venezia VE, Italia
Il progetto Riconosciamoci - da Venezia allo spazio e oltre è un progetto di Arte di Comunità.
Al Festival delle Arti verrà esposta un’installazione di un’opera condivisa, un’opera realizzata da tante mani, ideata da tante menti, che rappresenta noi e la nostra comunità.
Tante persone veneziane collaboreranno da luglio a settembre alla realizzazione dell’opera, ognuno con le sue doti artistiche, persone con disabilità, bambini, anziani, da casa o in laboratori di gruppo. Ognuno a modo suo darà il proprio contributo artistico per questa opera di comunità che parlerà di relazioni, Venezia, di come riconoscerci tra di noi e mandare un messaggio condiviso nello spazio.
Al Festival delle Arti sarà il momento di ammirare l’opera di comunità e conoscere le persone che l’hanno realizzata, nei giorni di sabato 10 dalle 14.00 alle 20.00 e domenica 11 dalle 10.00 alle 16.00.
Il progetto artistico è realizzato nell’ambito del progetto di rete sociale“Riconosciamoci” dell’associazione Red Carpet For All ed è cofinanziato dall’Unione Europea - Fondi Strutturali e di Investimento Europei | Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020 | Bando Condominio e reti solidali del Comune di Venezia.
Visita il sito dell'Associazione Red Carpet For All
Al Festival delle Arti verrà esposta un’installazione di un’opera condivisa, un’opera realizzata da tante mani, ideata da tante menti, che rappresenta noi e la nostra comunità.
Tante persone veneziane collaboreranno da luglio a settembre alla realizzazione dell’opera, ognuno con le sue doti artistiche, persone con disabilità, bambini, anziani, da casa o in laboratori di gruppo. Ognuno a modo suo darà il proprio contributo artistico per questa opera di comunità che parlerà di relazioni, Venezia, di come riconoscerci tra di noi e mandare un messaggio condiviso nello spazio.
Al Festival delle Arti sarà il momento di ammirare l’opera di comunità e conoscere le persone che l’hanno realizzata, nei giorni di sabato 10 dalle 14.00 alle 20.00 e domenica 11 dalle 10.00 alle 16.00.
Il progetto artistico è realizzato nell’ambito del progetto di rete sociale“Riconosciamoci” dell’associazione Red Carpet For All ed è cofinanziato dall’Unione Europea - Fondi Strutturali e di Investimento Europei | Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020 | Bando Condominio e reti solidali del Comune di Venezia.
Visita il sito dell'Associazione Red Carpet For All
11 Settembre 2022 10:00 - 19:00
Fondamenta Sant'Eufemia, 30133 Venezia, Italia
Giorgio Nalon incastra bastoncini del gioco Shanghai realizzando opere surreali e di grande impatto, che dialogano con l'ambiente circostante.
Per l'edizione del Festival "108 minuti nello spazio" sarà possibile assistere alla costruzione di un cactus in fiore in Fondamenta Sant'Eufemia, visibile solo domenica 11 settembre, dalle ore 10.00.
Per l'edizione del Festival "108 minuti nello spazio" sarà possibile assistere alla costruzione di un cactus in fiore in Fondamenta Sant'Eufemia, visibile solo domenica 11 settembre, dalle ore 10.00.